La Rete - ufologia

 

La Rete 251

Lunedì 26 giugno 2000

Bollettino informativo in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale
http://web.tiscalinet.it/lareteufo/index.htm

Quota 2000 - Ancora su Marte - Piramidi egizie - Atlantide - Credere agli UFO - Stimmate - Discendiamo da scimmie nane - Sede CICAP - Vita su Alpha - Thriller spaziale -
Conferenza CUN Marche - Siti.



QUOTA 1600!

Comunicazione dell'editore Nicola Guarino. E' un successo clamoroso! Mai un portale di ricerca di frontiera come può essere l'ufologia ha raggiunto tali risultati. In poco meno di dieci giorni 1600 visite. Tutto questo è merito dell'amico Alfredo Lissoni che ha saputo cogliere al volo la mia idea, il mio input cioè quello di svincolare La Rete da bollettino e-mail, e trasformarla in portale ufologico, in breve il portale ufologico più importante d'Italia. Spero che l'impegno ed il sostegno non manchino a questa neonata e gia' forte iniziativa; altre novità ci attendono e se la sorte ci sostiene i libri presenti nello store di "Guarino Editore" potranno essere distribuiti a tutti gli utenti de La Rete a condizione ancora più vantaggiose. Intanto rinnovo i miei migliori auspici ad una ricerca ufologica che sta trovando in Internet la giusta collocazione; ci ò sarà trattato in un articolo molto più ampio sulla storia dei mass-media nei confronti di UFO e altre scienze di frontiera.
Milleseicentocontatti! A volte i numei sono importanti.
L'editore
Nicola Guarino
(Nota della Redazione: nel frattempo le visite han superato le duemila unità).



ACQUA SU MARTE? LA NASA DICE SÌ

Da Repubblica del 21-6-00: "Fonti ufficiose vicine alla Nasa hanno fatto trapelare la notizia che l'ente spaziale americano si prepara ad un annuncio choc: c'è acqua sulla superficie di Marte. Secondo le indiscrezioni, pubblicate nel corso della notte dal quotidiano elettronico Space.com, la sonda spaziale Mars Global Surveyor, che orbita intorno al Pianeta Rosso, avrebbe individuato tracce di depositi stagionali del prezioso liquido, depositi che potrebbero essere associati a sorgenti in superficie. Altre fonti riferiscono che l'acqua si troverebbe soprattutto nell'area centrale della Valles Marineris, il sistema di canyon che si estende per oltre 4.000 km lungo l'equatore di Marte, dove si sarebbe conservata nelle zone più profonde. Se infatti i grandi canali e molte altre formazioni geologiche rendono assai probabile che in un remoto passato il pianeta abbia avuto fiumi, mari e, secondo una teoria particolarmente affascinante, addirittura un immenso oceano marziano, l'attuale scarsità dell'atmosfera rendere impossibile la presenza di acqua in superficie. Tranne appunto in aree particolarmente basse, come il fondo della Valles Marineris, che in alcuni punti si trova alcuni chilometri più in basso del livello medio della superficie marziana. Se verrà confermata, la notizia darà una svolta radicale a tutto il programma di esplorazione di Marte, che negli ultimi mesi ha subito i fieri colpi di una serie di clamorosi insuccessi. Ma la scoperta di acqua in superficie, o molto vicino a essa, cambia completamente le cose. Acqua significa vita, o perlomeno la possibilità della presenza di materiali organici, prebiotici, che una sonda robotizzata potrebbe prelevare con un semplice scavo. Gli scienziati che lavorano al programma del Mars Global Surveyor per adesso hanno rifiutato ogni commento, ma il quotidiano americano indica anche la data in cui sarà diffuso l'annuncio: giovedì 29 giugno, un giorno prima dell'uscita del numero di "Science" in cui sarà pubblicato lo studio che presenta in dettaglio la scoperta. Per saperne di più, insomma, bisognerà attendere ancora. Sempre che la fuga di notizie, casuale o pilotata che sia, non spinga la Nasa a svelare in anticipo i suoi segreti. Riportando (letteralmente) a galla le sorti del suo programma marziano".
Vogliamo ricordare questo pezzo, a firma Matthew P.Golombek , apparso sempre su Repubblica del 30 luglio 1998: "Rocce, rocce, guardate quante rocce" esclamai rivolto ai presenti nella sala di controllo della missione Mars Pathfinder il 4 luglio 1997. Il modulo di atterraggio della sonda stava inviando le prime immagini della superficie di Marte. Le rocce marziane erano ciò che ci interessava, ma prima della discesa del veicolo non potevamo essere certi che le avremmo osservate: Pathfinder avrebbe potuto scendere su una pianura piatta e priva di rocce. Le rocce contengono la storia della propria formazione. Facendo atterrare il veicolo allo sbocco di un gigantesco canyon, dove anticamente fluì per breve tempo un enorme volume d'acqua, speravamo di individuare rocce che offrissero elementi sul clima primordiale di Marte, permettendo di stabilire se anticamente le condizioni ambientali fossero propizie allo sviluppo della vita. La sonda recava a bordo tre strumenti più il veicolo mobile rover, che a sua volta doveva condurre 10 esperimenti. La parte più difficile erano la discesa e l'atterraggio. Via via che Pathfinder si avvicinava alla superficie, l'altimetro radar azionò tre piccoli razzi frenanti. Giganteschi airbag si gonfiarono intorno alle facce del lander, il guinzaglio fu tagliato e il modulo entrò in contatto con la superficie a 50 chilometri all'ora. Il lander rimbalzò almeno 15 volte prima di fermarsi; poi gli airbag vennero sgonfiati e iniziarono le operazioni. Il mosaico costruito con le prime immagini ha rivelato un paesaggio pianeggiante e sassoso che sembra creato e modellato da inondazioni catastrofiche. Ed è quanto avevamo previsto basandoci sui dati ottenuti dall'orbita e sulla posizione del sito di atterraggio. L'analogia con alcune regioni terrestri fa pensare che Ares Vallis si sia formata quando un enorme volume d'acqua, liberato in maniera catastrofica, scavò un canyon in poche settimane. Le rocce sono simili ai depositi creati da inondazioni catastrofiche sulla Terra, inclinate e impilate l'una sull'altra come se fossero state depositate da una veloce corrente d'acqua. Le più grandi hanno la sommità appiattita, un'altra caratteristica coerente con questo tipo di deposizione. E una coppia di alture a sud-ovest ha i fianchi erosi dal flusso. Il rover ha misurato la composizione di otto rocce, rilevando in alcune di esse un contenuto di silicio molto più alto di quello delle meteoriti marziane. Se queste sono rappresentative della costituzione degli altopiani, si dovrebbe concludere che la crosta antica di Marte sia simile alla crosta continentale terrestre. Alcune rocce mostrano strati simili a quelli delle rocce sedimentarie terrestri, e potrebbero essere conglomerati prodotti da acqua corrente. L'acqua avrebbe arrotondato i ciottoli e li avrebbe depositati in una matrice di sabbia e argilla, poi compressa, indurita e trasportata nella sua attuale posizione dalla corrente. Se questa ipotesi è corretta bisogna concludere che un tempo su Marte l'acqua allo stato liquido era stabile. Il cielo ripreso dal Pathfinder aveva un colore giallo ambrato, spiegabile con la presenza di polvere finissima nell'atmosfera, mentre le immagini riprese da Hubble avevano fatto prevedere un'atmosfera molto limpida. Il risultato di Pathfinder fa pensare invece o che l'atmosfera contenga sempre un poco di polvere sollevata da tempeste locali o che l'opacita' atmosferica vari in archi di tempo molto brevi. Nell'insieme, i risultati ottenuti indicano che un tempo Marte era più simile alla Terra di quanto non si fosse ritenuto finora. Alcuni materiali della crosta assomigliano alla crosta continentale terrestre. Inoltre, i ciottoli arrotondati e gli ipotetici conglomerati inducono a supporre che il pianeta un tempo fosse ricco d'acqua. L'antico ambiente di Marte poteva essere più caldo e più umido dell'attuale, forse simile a quello della Terra primitiva. Viceversa, dall'epoca in cui le grandi inondazioni modellarono il punto di atterraggio - fra 3,5 e 1,8 miliardi di anni fa - Marte è un pianeta estremamente diverso dalla Terra. Sebbene non si possa essere certi che in epoca primordiale Marte fosse relativamente simile alla Terra, i dati inviati da Pathfinder sono estremamente suggestivi. Le informazioni che ci fornirà il Mars Global Surveyor, la sonda ora in orbita intorno al Pianeta rosso, dovrebbero aiutarci a rispondere alle domande fondamentali ancora in sospeso".
Sulla recente notizia dell'acqua marziana si visitino i seguenti siti (basta cliccare per accedere direttamente agli articoli): ABC; Il Giorno;ancora Il Giorno; La Nazione; L'Unione Sarda; Times of Oman; Libertà; Ansa; Dallas Morning News; l'intervento di Mr. Wolf sul ng it.discussioni.ufo in Virgilio.



PIRAMIDI E SANGUE

di Giuseppe Colamine' - Rispondo al signor Giuseppe, scettico sulla teoria avanzata circa l'edificazione delle piramidi. Cos'e' che vogliamo ad ogni costo dimostrare: che le piramidi furono costruite da Cheope, Chefren e Micerino? E va bene! Riproduciamo allora l'esperimento in laboratorio. E' cosi' che si fa nell'ambiente scientifico. Alla fine, anche ammettendo di arrivare ad un buon risultato, cosa avremo dimostrato? Che questi faraoni dedicarono il 100% delle energie del loro impero per farsi costruire delle tombe MONUMENTALI, tennero sotto perenne tensione l'intera manovalanza che poteva essere utilizzata per altre opere, piu' utili ad l'ottimizzare lo sfruttamento del Nilo, a rafforzare l'esercito, a garantire un supporto all'apparato politico! No.... loro erano capricciosi, vanesi, paranoicamente presi dal progetto di costruire un edificio che li avvicinasse al mondo dei morti e per questo rinunciarono a far politica, a regnare, ad essere sovrani per trasformarsi in psicopatici imprenditori, costruttori delle loro tombe. Ed i sacerdoti cosa fecero? Nulla...assolutamente nulla! In fin dei conti a loro cosa interessava se il sovrano sperperasse energie per la cappella gentilizia di famiglia? Mica si occupavano di politica i sacerdoti; mica esercitavano poteri da eminenze grigie! Caro signor Giuseppe, gli egittologi mi risponderebbero che io ignoro lo spirito del popolo Egizio per il quale edificare la piramide non era uno spreco di energie, bensi' un modo per garantirsi il contatto con la divinita'. Conosco gia' le scappatoie della scienza ufficiale; quando si vuole mantenere all'impiedi una teoria perche' questa fa comodo, perche' rappresenta un buon sedativo, un buon oppio dei popoli, non si bada a spese e nemmeno a panzane. Personalmente rispetto la sua opinione, ma non condivido l'aggressivita' con cui lei la esprime. Ognuno di noi rimanga giustamente convinto di cio' che in buona fede ed in buona logica crede......tanto parliamo di storia antica e non di politica contemporanea. Non e' vero? Peccato, pero'........se la tecnologia ingegneristica fosse andata avanti costantemente dal 2500 a.C. ad oggi, se gli Egizi avessero tramandato i segreti della loro abilita' architettonica, oggi sicuramente i problemi dell'edilizia sarebbero stati risolti e l'Empire State Building di New York sarebbe una palazzina in un quartiere popolare. Invece questi geniali maghi dell'ingegneria se ne sono andati portandosi il segreto di come si edifica un grattacielo con schiavi, rampe di legno, buoi....tutto senza malta, senza cemento, senza sostegni metallici. Noi abbiamo bisogno di strumenti complessi per orientare una struttura; loro con occhio di falco riuscirono ad orientare le piramidi precisamente secondo i 4 punti cardinali ed ebbero anche il vezzo di allinearle a terra in maniera somigliante a quella tanto chiacchierata CINTURA DI ORIONE; cosa che poi non significava assolutamente nulla, come nulla significavano i 4 pozzi puntati verso specifiche stelle. Che simpatici; un po' burloni forse, comunque molto intelligenti. I nostri maggiori registi dovrebbero studiare Egittologia e non scenografia; imparerebbero sicuramente molto di più. E gli alieni? Ah ah ah.....sciocchezze! Siamo soli nell'Universo; Dio ha creato l'Infinito per mettervi noi al centro; il cosmo e' nostro, possiamo farne cio' che vogliamo, e' una frontiera sterminata in cui i n nostri discendenti potranno fondare un giorno gli STATI UNITI DELLA GALASSIA, magari andando in esplorazione vestiti da cow boys. Loro pero' non incontreranno gli Indiani.....tanto e' tutto deserto! Per me puo' andar bene anche cosi'; in fin dei conti e' piu' comodo. La saluto e la ringrazio di averci espresso la sua opinione Giuseppe Colamine', coordinatore CUN Campania.



E... NON DI QUESTA TERRA

Riproponiamo alcune considerazioni, sempre attuali, del dott. Ennio La Malfa, scrittore ed esploratore che nel 1991 fu consigliere nazionale presso il Ministero dell'Ambiente, accanito sostenitore dell'esistenza di Atlantide (autore dell'introvabile "Viaggiando alla ricerca di civilta' perdute"): "Secondo le tradizioni esoteriche dell'India e dell'Egitto gli individui componenti l'umanita' avrebbero cominciato la loro esistenza in uno stato quasi vaporoso su altri pianeti, dove la materia e' molto meno densa che sul nostro, ultimo gradino della discesa nella materia. Incarnandosi su pianeti sempre piu' densi, l'uomo, materializzandosi, ha perduto il suo senso spirituale, ma ha sviluppato prepotentemente invece la ragione, l'intelligenza e la volonta' gia' avute allo stato embrionale in altri pianeti... Purtroppo la scienza ufficiale oltre a non volere sapere di Atlantide, combatte chi, invece, cerca di saperne di piu'. Insigni studiosi e scienziati che hanno provato a fornire una prova su questa terra scomparsa e su altre, sono stati isolati e ridicolizzati, Allo scienziato oggi e' data la possibilita' di lavorare su Atlantide ma solo per dimostrare al genere umano che non e' mai esistita, guai il contrario! Ma la scienza non e' solo patrimonio degli scienziati; la scienza, quella per la Conoscenza, e' di tutti, appartiene all'uomo. L'archeologo Mellaart aveva raccolto un'infinita' di materiale fotografico (sui misteri della Turchia, N.d.A.) che solo trent'anni dopo ha mostrato al mondo accademico e al pubblico. Perche' l'archeologo aveva tenuto per tanti anni solo per se' la scoperta? Questo e' un altro giallo su cui bisognerebbe indagare".



CI CREDI? ALLORA LO VEDI

Il lettore "N.A.", che recentemente ci ha segnalato un suo avvistamento UFO, ci racconta l'inquietante retroscena: "Per prima cosa ringrazio Alfredo di aver pubblicato sulla Rete l'avvistamento. Ne ho parlato con la mia psicologa la quale ha detto che siccome volevo vederlo (l'UFO), visti i miei interessi me lo sono immaginato. E così pure mia sorella. Quando è apparso nello spicchio di cielo fra due palazzi l'UFO era ben materiale tanto da eclissarsi dietro il secondo palazzo verso cui si dirigeva. Poi ho dovuto correre per rivederlo continuare il suo viaggio fin dentro una nuvola. Ma si sa, se non sei uno scienziato non se ne parla. E mutismo generale di fronte a questo che è un avvistamento pieno di significati. Chissà cos'era e cosa faceva lì. Però, per fortuna, c'ero io a vederlo!".

Gentile amico, un po' riduttivo risolvere cosi' gli avvistamenti UFO. So che molti psicologi (e sostenitori di teorie sociopsicologioche) la pensano come la sua amica dottoressa (e mi viene in mente quella celebre vignetta di Condon portato via dagli alieni...). Ma se fosse cosi' semplice. E' una vita che mi sogno Claudia Schiffer, eppure non si e' mai materializzata...:-))). Proprio sicuri che valga l'assunto 'se ci credi poi lo vedi'?



STIMMATE? UN FENOMENO PSICOSOMATICO

Ci pare un po' contraddittoria la seguente dichiarazione - apparsa sull'Adn Kronos - del dottor Umani Ronchi, che nel 1995 si era detto scettico sulle guarigioni miracolose ma che durante la trasmissione 'Miracoli' (giugno 2000, su Rete4) aveva fatto marcia indietro, ammettendo di non avere una spiegazione per certi eventi soprannaturali (nello specifico, sulla mummificazione miracolosa di un santo cinquecentesco): "I casi di stigmate, piaghe che compaiono sul corpo di soggetti mistici, sono triplicati negli ultimi 40 anni rispetto ai secoli passati. Dai 30 casi sottoposti agli esperti dal 1200 al 1900 si e' passati ai 90 casi di questo secolo. E la causa sembra unica: fenomeno psicosomatico. Lo riferisce un'indagine del professor Giancarlo Umani Ronchi, ordinario di medicina legale dell'universita' ''La Sapienza'' di Roma. ''Gia' nel 1750 - ha spiegato Umani Ronchi - il papa Benedetto XIV aveva stabilito i criteri per distinguere le stigmate vere da quelle false: 1) assenza di infezione; 2) comparsa improvvisa; 3) senza cattivi odori; 4) chiusura spontanea; 5) assenza di pus; 6) rimanere sempre 'fresche' cioe' assenza di cronicizzazione. Uno dei motivi per cui questo fenomeno e' cosi' diffuso sembra essere il maggior benessere per cui la gente puo' dedicare piu' tempo allo spirito''. ''Le stigmate - sottolinea il medico legale - sono un fenomeno psicosomatico determinato da una meccanismo di conversione mente-corpo la cui base non e' ancora conosciuta. Per alcuni sarebbero il momento piu' perfetto del meccanismo di conversione. E' un fenomeno prodotto inconsciamente dalla mente umana, ma non possiamo dire se tra i casi segnalati non ci siano vere situazioni metafisiche''.



DISCENDIAMO DA SCIMMIE NANE

Da Il Giorno del 16.3.00 - "L'antenata dell'uomo? E' una scimmia di soli tre centimetri" Clamorosa scoperta di paleontologi americani e inglesi in Asia pubblicata su Nature. Ma il mondo scientifico ha qualche dubbio - Tra gli strani, misteriosi antenati dell'uomo spunta a sorpresa una scimmietta preistorica di dimensioni davvero mini, alta meno di tre centimetri e pesante una quindicina di grammi. Resti fossili della creatura supertascabile sono stati trovati in un'antichissima caverna di calcare vicino a Shangai e in un altro sito lungo il Fiume Giallo da un team di paleontologi americani e cinesi con a capo il prof. Dan Gebo. Una scoperta di portata eccezionale, a quanto ha segnalato Nature sull'ultimo numero: la protoscimietta - risalente a 42 milioni di anni fa - è infatti un cruciale "anello mancante" nell'evoluzione dei primati. Fa da bisnonna a tutto il gruppo in cui rientrano scimpanzè, gorilla, mandrilli ed esseri umani. "Questi fossili - spiega Gebo, docente all'università del Nord Illinois - gettano per la prima volta un ponte anatomico tra i primati degli ordini più bassi e quelli più alti". I resti, una cinquantina, molti non più grandi di un chicco di riso, sono stati rinvenuti in una caverna dell'eta triassica a 160 chilometri a ovest di Shangai e in un sito lungo il Fiume Giallo a 560 chilometri da Pechino, e rilanciano tra l'altro la teoria che la primordiale culla dell'uomo sia stata l'Asia e non l'Africa. "Pochi - sottolinea Gebo - avrebbero immaginato delle creature così piccole in uno snodo così cruciale dell'evoluzione. Si tratta dei più minuscoli primati vivi o estinti che siano mai stati scoperti. Alcuni di questi fossili sono un terzo dei lemuri del Madagascar che con un peso di 30 grammi sono i più piccoli primati finora noti". A giudizio dei paleontologi, la protoscimmietta (ancora senza nome) faceva vita "notturna e solitaria" sugli alberi delle foreste pluviali, si nutriva di insetti, frutta e nettare e ha abitato la Terra nel periodo chiamato Eocene medio. Secondo Gebo, gli esami fatti a Pechino all'istituto di palentologia vertebrale e paleoantologia indicano che la creatura va inserita nella famiglia dei cosidetti 'eosimii': risulta nata per evoluzione da un sottordine di primati inferiori chiamati 'prosimii' (comprendente lemuri, adapidi e tarsi) che non è in grado di camminare a due o quattro zampe ma saltella e sta abbracciata agli alberi. "È metà antropoide e metà prosimio", dice il docente dell'Illinois University. Non tutto il mondo scientifico ha preso automaticamente per buono l'annuncio della scoperta fatto tramite Nature: i fossili ritrovati riguardano soltanto gli arti. Non ci sono ossa facciali o denti. Diventa quindi più difficile concludere con matematica certezza che si tratta proprio di un primate".



IL CICAP HA ORA UNA SEDE

Comunicato CICAP: "Il CICAP ha finalmente trovato la sua sede! Si trova a Padova, e' un ufficio di 140 mq su due piani e ospitera' il quartier generale del CICAP, la redazione di Scienza & Paranormale, la biblioteca/archivio e una sala riunioni/seminari. Quest'estate cominceranno i lavori di ristrutturazione ed organizzazione: prevediamo di rendere gli uffici pienamente operativi per ottobre/novembre. Ora si tratta di raccogliere il capitale che manca per coprire il costo della sede, i lavori e le spese per arredamenti e macchinari. La somma totale stimata che puntiamo a raggiungere entro ottobre e' di 160 milioni (attualmente ne abbiamo gia' raccolti circa 90). Chi volesse saperne di piu', e desiderasse contribuire a questo importante progetto in difesa della scienza e della Ragione, trovera' tutti i dettagli nel messaggio che segue - Cari amici, vi avevamo promesso delle sorprese. Ecco la prima: a differenza di quanto anticipato, la possibilita' di avere una sede su Milano e' sfumata. L'occasione che avevamo trovato si e' rivelata non praticabile, così come tutte le altre proposte milanesi che abbiamo ricevuto: se andavano bene per metratura e dimensioni non andavano bene per il costo; se questo diventava accessibile calava la qualita' dell'immobile. Abbiamo invece trovato un interessante spazio a Padova, che ci e' subito piaciuto. E' un ufficio su due piani (piano terra e seminterrato) di circa 140 mq, con vetrine su strada, impianti in regola e restauri da fare ridotti al minimo; e' in un palazzo nuovo di un quartiere residenziale e tranquillo a sud di Padova il cui inquilino precedente era un'importante compagnia di assicurazioni. Prezzo netto: 110 milioni! Questa scelta presentava una serie di vantaggi rispetto agli spazi visti a Milano: 1) uno spazio piu' grande a un costo inferiore per mq, dove potremo ospitare comodamente tutto quello che ci serve: ufficio, redazione, biblioteca, archivio, sala riunioni/seminari, postazione per riprese video, magazzino; 2) pochi lavori di ristrutturazione necessari; 3) la possibilita' di disporre, oltre a una grande parte seminterrata, anche di una comoda sala a piano terra; 4) la possibilita' di disporre di vetrine - particolarmente utili se decidessimo di aprire (per esempio) una... libreria scettica; 5) l'ubicazione in un quartiere residenziale, verde e tranquillo; 6) la facilita' con cui è raggiungibile anche per chi viene da fuori Padova (il posto si trova di fronte al capolinea del piu' frequente autobus di Padova, l'8 - che parte ogni dieci minuti dalla stazione - ed e' a 300 metri dall'uscita della tangenziale); 7) la vicinanza con la tipografia che stampa tutte le nostre pubblicazioni; 8) il fatto che a Padova abbiamo gia' da anni amministrazione, commercialista, tipografia, notaio, banca, c/c e casella postale... 9) la possibilita' di contare su un gruppo di persone competenti, affiatate e gia' allenate come gli amici del Gruppo Veneto; 10) per quanto mi riguarda, infine, la possibilita' di operare quotidianamente all'interno della sede e seguire minuto per minuto tutti i lavori e i progetti che vorremo intraprendere. Verificate con commercialista e notaio tutte le caratteristiche dell'immobile e dell'offerta tutto quanto si e' dimostrato all'altezza delle aspettative. Abbiamo cosi' firmato l'accordo preliminare per l'acquisto. L'accordo prevede che entro agosto il CICAP entri in possesso della sede, in modo che si possa utilizzare l'estate per i vari lavori di pulizia, adattamento e arredamento. Il pagamento (110 mln piu' tasse varie, IVA, agenzia, spese notarili... arriviamo sui 140 circa) avverra' in quattro rate. Con l'ultima rata (a novembre) anche la proprieta' della sede passera' al CICAP, che restera' proprietario dell'immobile a tutti gli effetti. Quando avevo lanciato l'idea della sede sembrava un progetto lontano e difficile da raggiungere e adesso... e' qui! Personalmente, sono davvero entusiasta, non vedo l'ora di cominciare: ho decine di idee in mente per rendere sempre piu' forte e presente la voce del CICAP in Italia e credo che lavorandoci tutti insieme otterremo grandi risultati e visibilita'. Ma ogni cosa a suo tempo. Ora, cio' che piu' conta e' sicuramente raccogliere i soldi che mancano per coprire tutte le spese e per mettere la sede in condizioni di operare adeguatamente a partire da ottobre/novembre. C'e' bisogno dell'aiuto di tutti. Economico innanzitutto: se ancora non lo avete fatto, vi chiediamo di dare il vostro contributo, effettuando cosi' quello che si tradurra' in un vero e proprio investimento per il futuro della Ragione in Italia. Se avete gia' contribuito, vi invitiamo a valutare la possibilita' di un secondo versamento: dobbiamo puntare a raggiungere almeno 160 milioni entro ottobre (oggi siamo a poco piu' di 90 mln), per evitare di accendere un mutuo con la banca che ci costringerebbe a pagare dei dispendiosi interessi. Potete effettuare il vostro versamento con una delle seguenti modalita' (ricordate di indicare nella causale: Contributo Sede CICAP): - Bonifico bancario all'ordine di: CICAP - c/o CARIPLO - Ag. n. 950; c/c n. 11770/1; CAB 56400, ABI 6070. - Versamento sul c/c postale n. 14908206 intestato a: CICAP - Casella postale 1117, 35100 Padova. - Invio di assegno non trasferibile intestato a CICAP a: CICAP - Casella postale 1117, 35100 Padova. In questi giorni, poi, anche i Gruppi Locali valuteranno varie iniziative per aumentare la raccolta fondi. Chiediamo anche a tutti voi idee e suggerimenti per ottenere eventuali contributi e finanziamenti da parte di Fondazioni o altri enti che potrebbero ritenere importante il lavoro del CICAP. Vogliamo anche cominciare a fare un censimento di tutte le cose (apparecchiature elettroniche, computer, telefoni, fotocopiatrici, stampanti, scanner, monitor, TV, videoregistratori e macchinari vari, libri, riviste e altro) che possiamo gia' mettere a disposizione della sede: vi chiediamo dunque di farci sapere se, oltre a un contributo economico, potete aiutarci anche in altri modi: dandoci una mano con i lavori (tinteggiatura, impianto elettrico, traslochi di materiale, pulizie...), donando collezioni di riviste e libri da mettere a disposizione di tutti nella biblioteca, fornendo attrezzature e macchine (magari anche suggerendo rivenditori amici che possono praticarci prezzi di favore - non c'e' per esempio qualcuno in lista che lavora all'Ikea ;-)... Mandate pure a me ( polidoro@cicap.org) tutte le proposte di collaborazione e i suggerimenti. E' arrivato il momento per mostrare che pur senza avere appoggi statali o sponsorizzazioni di nessun tipo, ma solo con le nostre forze, stiamo riuscendo a rendere sempre piu' forte la voce della scienza e della Ragione nel nostro Paese. Mandate oggi stesso il vostro contributo: abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per poter finalmente essere messi nelle condizioni di operare al meglio e di raggiungere obiettivi che sono importanti per tutti. Rendetevi partecipi di questa impresa davvero unica: all'interno della sede verranno indicati i nomi di tutti coloro che avranno contribuito al progetto, e quando la sede sara' operativa, e ci verrete a trovare, siamo certi che vi sentirete orgogliosi del risultato che ci avrete aiutato a raggiungere. Grazie fin d'ora. Massimo Polidoro Segretario nazionale CICAP; CICAP Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale, P.O. Box 1117, 35100 Padova, tel. 0426-22013, e-mail: info@cicap.org, m-list: forum@cicap.org, http://www.cicap.org.



LA VITA SU ALPHA DAL WEB

da IlGiorno.it - "Se lo sogni, puoi farlo diventare reale" diceva un vecchio slogan della NASA (e qui ci vorrebbe la psicologa del nostro amico N.A.). Di sogni gli americani ne hanno avuti tanti e altrettanti ne hanno realizzati con la conquista della Luna e l'esplorazione dello Spazio. a Dreamtime ha raccolto lo slogan e ha stretto un'alleanza con l'ente spaziale americano: "Vogliamo aiutare a realizzare i sogni delle generazioni di domani" dicono con orgoglio dal loro sito. Qual è il primo passo per arrivare a tutto questo? Far vivere a tutti, in diretta, minuto per minuto, quello che accade sulla Stazione spaziale internazionale (recentemente riparata e ampliata dall'equipaggio dell'Atlantis). L'accordo è stato annunciato venerdì 2: in ballo ci sono cento milioni di dollari (un granello di polvere per i bilanci della NASA) e per cinque anni la Dreamtime potrà utilizzare telecamere ad alta definizione sulla Stazione Alpha e mostrare a tutto il mondo quello che accade. Per cinque anni (questa la durata del contratto) la società della California proporrà le immagini e i video raccolti sul proprio portale. Le fotografie ad alta definizione (anche quelle della Terra, sempre molto appetite) verranno vendute: quelle a bassa definizione saranno a disposizione di tutti gratis. Con il lancio della televisione interattiva, le foto saranno disponibili anche attraverso la normale Tv. Immagini ad alta definizione scattate nello spazio già esistono: la NASA dal suo sito offre banche dati enormi e molte foto sono ad alta definizione, ma forse quello che manca è un sistema che consenta di uniformare tutti gli archivi in maniera rapida e razionale. Quanto proporrà la Dreamtime (che ha vinto la commessa contro altre undici concorrenti) sarà di qualità ancora superiore a quella attuale e in questa grande operazione verrà anche riordinato l'archivio dell'Ente spaziale americano, che contiene reperti straordinari (registrazioni audio, filmati e foto) relativi a decenni di conquiste spaziali. Indubbiamente con questa operazione dovrebbe aumentare l'efficienza del servizio, soprattutto a favore di scuole e università: "Per i ragazzi è un modo per aprire una finestra sulla Stazione spaziale e sulla vita degli astronauti" ha spiegato Peggy Wilhide, della NASA. Ma soprattutto sarà facile accedere alle sale di controllo delle missioni in corso, provare modelli virtuali dei veicoli utilizzati, navigare sulla superficie di Marte riprodotta in tre dimensioni.



THRILLER SPAZIALE

Si chiama 'Forza di gravità' il nuovo romanzo di Tess Gerritsen, da poche settimane edito anche in Italia per i tipi di Longanesi (http://www.longanesi.it). Thriller spaziale dell'autrice preferita di Stephen King, 'Forza di gravità' racconta dell'allucinante esperienza dell'astronauta alle prese con una "cosa" in forma acquatica (che ha addirittura la sfortuna di bere, salvo accorgersi che 'l'acqua' inizia a risalirgli da dentro il corpo, sebbene egli si trovi in condizioni di microgravita'). Inizia cosi' la battaglia con un 'qualcosa' evolutosi da una coltura di apparentemente innocui microrganismi marini, prelevati dalle dorsali oceaniche (ove la nostra scienza, per inciso, afferma esistano inimmaginabili forme di vita) e portati sulla Stazione Spaziale Internazionale per una serie di esperimenti altrettanto innocui. Ma quegli esperimenti, condotti in assenza di gravita', hanno dato il via a 'qualcosa' che prima saccheggia il DNA del suo ospite e poi ne provoca la morte. Non c'e' scampo, va annientato prima che il contagio si diffonda. Ma come si puo' evitare che cio' avvenga quando si e' imprigionati in una stazione orbitante a 350 km dalla Terra? meta' strada tra 'Alien' e le atmosfere claustrofobiche di King, il volume e' un sapiente mix di suspence e science-fiction. L'autrice, laureata in medicina ed ex-internista, ha scoperto nella scrittura la sua vera vocazione e si e' cosi' consacrata al medical-thriller. Nel 1996 e' divenuta nota anche al pubblico italiano con il romanzo 'Il prezzo'. Il suo sito Internet e' http://www.tessgerritsen.com. Il volume e' di 409 pagg. e costa 32.000.
Fonti: Hollywood Reporter e, Daily variety 19-3-99; Kirkus review 1-7-99; Publishers Weekly 5-7-99; Mademoiselle 10-8-99; Lexis-Nexis; Lirary Journal 20-7-99; Ufficio stampa Longanesi.



CONFERENZA CUN MARCHE

Il CUN Marche organizza, ogni secondo e quarto mercoledi' del mese alle ore 21, degli incontri a tema ufologico e clipeologico presso la neonata sede ubicata nella scuola Marinelli di via Ascoli Piceno ad Ancona. Il prossimo appuntamento e' per il 28 giugno con "Alieni, noi o loro?" (non ci sono stati comunicati altri incontri dopo questa data). Gli incontri sono aperti al pubblico e coordinati da Fabiana Fiatti, responsabile divulgazione del CUN Marche. Collaborazione: Giorgio Pattera, CUN Parma.



SETE DI SITI

L'astrofisico del Vaticano: "Gli extraterrestri esistono e sono nostri fratelli" in http://www.cun-italia.net/news/newvatican.htm. La descrizione di un curioso 'avvistamento UFO (o IFO?) effettuato il 04/03/1997 a Nizza è disponibile nel portale di SuperEva all'indirizzo http://guide.supereva.it/scienze/ufologia/interventi/2000/05/4767.shtml. Nell'ambito del progetto SalvArticoli segnaliamo un pezzo sul superamento della velocita' della luce (dal Sunday Times): http://www.sunday-times.co.uk/news/pages/sti/2000/06/04/stifgnusa01007.html; Erich von Daeniken presenta il suo nuovo libro "Odyssey of the Gods" http://www.destinationspace.net/ancient/evdlecture2000.asp; l'aggiornamento di Kelebek: http://www.kelebekler.com/reska/; il sito del russo Gufoa (con le foto di un preteso alieno morto ed altre bufale, tipo i TNT files): www.gufoa.kheta.ge; la storia di Reska, http://www.osgf.ge/webcontest/vote4.htm.



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La Rete - periodico telematico trisettimanale (esce lunedi', mercoledi' e venerdi') realizzato da Guarino Editore e Alfredo Lissoni in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale; anno 3 n. 251 26-6-2000.

Pubblicazione anche parziale vietata alle riviste italiane cartacee specializzate in misteri ed ufologia, salvo diversa indicazione dell'editore.