La Rete - ufologia

 

La Rete 255

Mercoledì 5 luglio 2000

Bollettino informativo in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale
http://web.tiscalinet.it/lareteufo/index.htm

UFO a Ostia Lido e Como - Congresso di Istanbul - UFO a Fatima - Genìa aliena - Scoperta fonte raggi X - Vacanze sulla Mir - Il Cicap contro le stimmate - Luce e ombra.



UFO A OSTIA LIDO

Il lettore Antonio ci scrive:"Scrivo per raccontare quanto visto da me e la mia ragazza quest'oggi (18-6-00). Alle ore 18.30 in punto percorrendo una delle tante stradine di Casal Palocco per raggiungere Ostia Lido abbiamo notato alto nel cielo un oggetto immobile luminosissimo di color bianco, abbastanza grosso, splendente e visibilissimo. Abbiamo pensato ad una stella ma era troppo grosso e troppo luminoso per esserlo oppure al riflesso del sole che poteva emettere un aereo di linea ma non poteva rimanere fermo lì per molto (l'oggetto si trovava molto alto nel cielo in direzione Aeroporto Fiumicino ed rimasto fermo per circa 1 minuto). Abbiamo quindi rallentato la corsa della nostra automobile per seguire meglio eventuali spostamenti ma non è accaduto niente fino a quando un aero di linea (ed in quel momento ne erano presenti molti, chi in decollo chi in atterraggio) non si è avvicinato molto all'oggetto per percorrere la sua normale traiettoria, a quel punto l'oggetto è sparito completamente. Siamo rimasti un attimo perplessi, senza dare una giustificazione precisa all'evento, quindi abbiamo continuato la nostra marcia verso Ostia ma mantenendo lo sguardo rivolto in cielo. Alle 18.33 nuovamente l'oggetto si ripresentava molto più calato verso l'orizzonte ma sempre delle stesse dimensioni, stessa luminosità, colore e sempre immobile a quel punto abbiamo proprio fermato con la macchina esclamando "no! adesso voglio proprio vedere cos' è !" Di nuovo: l'oggetto fermo sempre in direzione Fiumicino rimanere fermo per circa 45 secondi e non appena un altro aereo di linea lo stava per riavvicinare scomparire nel nulla come prima. Preciso nel primo caso e scomparso improvvisamente nel secondo la sua luminosità andava sempre più diminuendo fino a sparire il tutto in pochi secondi 2 o 3. Siamo rimasti poi ad aspettare nuove comparse dell' oggetto ma niente più".
Ed infine, il seguente messaggio e' apparso sul ng di Virgilio, it.discussioni.ufo: "Mar, 04 Lug 2000 22:16:41 - Mi trovavo in giardino sulle colline adiacenti a Forte dei Marmi (LU) col mio telescopio. Con me c'erano la mia ragazza e un mio amico con la moglie.E' stato lui a dirmi: ma quello cos'è? Una luce della grandezza apparente uguale a quella delle stelle si muoveva irregolarmente nel firmamento.Compiva evoluzioni per lo più di forma triangolare con velocità paragonabile a quella di una mosca. Ha cambiato direzione per andare sul monte Corchia e restarvi ferma un paio di secondi e poi via in accelerazione verso est."



ANCORA SUI FASCI COMASCHI

Marco Guarisco del CUN Como ci scrive: "Conclusioni delle indagini dei due avvistamenti di martedì 6 e mercoledì 7 giugno 2000. Sono stati ascoltati i testimoni dei due avvistamenti e dopo un'attento esame sono risultati sinceri sia per l'evidente emozione che ancora traspariva durante il racconto. Nessuno dei testimoni si è mai interessato al fenomeno UFO ma favorevoli all'esistenza di vita extraterrestre proveniente da altri mondi. Il primo oggetto avvistato aveva forma triangolare di luce gialla che ha evoluito sopra di loro. Il secondo oggetto avvistato ha prima lanciato un lampo blu tutt'intorno ad esso prima di lanciare un fascio di luce blu verso terra per poi ritrarlo e accellerare improvvisamente. A detta di uno dei testimoni, il secondo oggetto nel momento di lanciare quel lampo blu, avrebbe creato un forte boato simile ad un forte tuono".



CONGRESSO DI ISTANBUL

di Alfredo Lissoni. La Turchia apre agli alieni. Per il secondo anno di fila si e' tenuto ad Istanbul l'Istanbul International Symposium (o meglio, il Second International UFO and New Age Symposium of Eastern Europe, Balkans and Middle East), la tre giorni organizzara dal Sirius UFO Space Sciences Research Center (e terminata domenica 25 maggio). Successo scontato; fra i partecipanti internazionali, il colonnello in pensione Donald Ware, direttore dell'International UFO Assembly, che ha dichiarato di avere osservato personalmente gli UFO otto volte (ed in alcuni casi gli ordigni gli avrebbero inviato messaggi telepatici di fratellanza, dicendogli che i terrestri sono una specie autodistruttiva ed invitandoci a distruggere le armi nucleari e a purificare acqua, aria e terra); Robert O. Dean, che ha narrato la sua militanza nello SHAPE ed ha parlato di razze aliene tra noi citando il rapporto "The Assesment"; Budd Hopkins, che ha trattato di giovani addotti, affermando che vi sarebbero almeno 700 casi di bambini rapiti da alieni (compresi i rapiti sequestrati da giovani); Sheldon Nidle, autore di "Galactic Human", che ha toccato tematiche New Age legando vita extraterrestre a cambiamenti planetari e programmi celesti. Era presente anche il fisico Stanton Fiedman, che ha trattato della possibilita' fattiva dei viaggi stellari. Fra gli altri relatori John Mack, Nick Pope, Kelly Cahill.
Fonti: Dennis Stacy , Stig Agermose, Stanton Friedman.



OMBRE SUL TERZO SEGRETO DI FATIMA

Da Il Giorno del 5-7-00: " Non tutta la verità sul terzo segreto di Fatima è stata rivelata dal Vaticano. L'interpretazione ufficiale che vede nel messaggio la previsione dell'attentato di Alì Agca a Giovanni Paolo II è un «camuffamento» di una profezia che in parte deve ancora avverarsi. È quanto sostengono il Centro di Fatima che ha sede in Canadal'Associazione internazionale Madonna di Fatima, con sede in Roma, con un commento rilasciato da padre Paul Kramer.
«La visione descritta nel testo finora segreto riguarda una scena in cui il Papa è colpito a morte da un gruppo di soldati; la stessa sorte tocca poi a vescovi, sacerdoti, e così via, che vengono fucilati uno per uno dopo aver attraversato una città semidistrutta.Tutto questo non ha evidentemente nulla a che fare con Papa Giovanni Paolo II, che non è stato colpito a morte da Alì Agca», ha affermato padre Kramer che ha poi precisato:«se suor Lucia ha detto al Papa, un anno dopo l'attentato alla sua vita, che la profezia del segreto non si era ancora compiuta, e che ci stiamo avvicinando a grandi passi al suo compimento a causa della diffusione del peccato nel mondo, come può il Vaticano ragionevolmente affermare che la visione del segreto descrive l'attentato compiuto un anno prima? Suor Lucia non mette in rapporto le due cose nella lettera inviata al Papa, in cui non si menziona affatto l'attentato». L'interpretazione vaticana non troverebbe, quindi, alcun sostegno nè nel testo della visione, nè nell'interpretazione del segreto fornita da suor Lucia nella sua lettera al Papa del 1982: «In poche parole, stiamo assistendo ad un tentativo di camuffare la verità del terzo segreto» (fine del testo).

Nota della Redazione: E se c'entrassero veramente gli UFO? Vi presento in esclusiva un documento da fonte ecclesiastica, assai poco noto, che incredibilmente così spiegò l'apparizione mariana del 13 settembre 1917, accompagnata da un fenomeno solare: "Si arrivò così al quinto appuntamento. Ormai la voce si era sparsa per tutto il Portogallo e si calcola che la mattina di quel giorno non meno di 25-30.000 persone si trovassero alla Cova da Iria. La Madonna appare nel solito modo e chiede:'Continuate a dire il rosario per la fine della guerra'. In quel 13 settembre migliaia di persone assistettero a fatti inspiegabili. Moltissimi notarono un globo luminoso che apparve all'orizzonte da est poco prima dell'appuntamento, solcò tutto lo spazio del cielo azzurro fino sulla perpendicolare della Cova, quindi, passati alcuni minuti, riprese il volo nella direzione da cui era venuto e scomparve. nel descriverlo i testimoni lo paragonarono ad una 'aeroplano di luce' (a quel tempo nessuno aveva ancora parlato di UFO...). Non basta. Ci fu un altro fenomeno del tutto inedito notato da molti: una pioggia di petali candidi - altri parlano di 'fiocchi di neve rotondi e scintillanti' (la bambagia silicea degli UFO? N.d.A:) che discendevano lentamente al suolo attorno ai tre bambini rapiti nel loro mistico dialogo, dentro un intenso fascio di luce. Il bello si è che questa straordinaria 'nevicata' di petali riuscì anche a impressionare le lastre fotografiche, fra le quali quella dell'apparecchio del signor Antonio Rebelo Martins, viceconsole del Portogallo negli Stati Uniti...". Alfredo Lissoni.



E.T. 101

Con questo titolo e' stato pubblicato un manuale ufologico a cura di una non meglio precisata 'Mission Control', un club di contattisti che insegnano "le istruzioni cosmiche per l'evoluzione planetaria". L'autore del volume spiega in tutta serieta' (?) come comportarsi per potere ascendere al pianeta degli extraterrestri e, alla fine dello scritto, acclude una tabella da restituire al mittente, in cui i lettori debbono contrassegnarsi come appartenenti ad una delle seguenti categorie: essere umano, Maestro Extraterrestre, membro della corte angelica, Adepto Interdimensionale, di sesso maschile, femminile, androgino. "Si prega di precisare se forma androide, avanguardia aliena, alieno della seconda ondata o generazione, nuovo extraterrestre". Il tutto con tono molto serio.



SCOPERTA LA PIÙ POTENTE SORGENTE DI RAGGI X

La sorgente di raggi X più potente che sia mai stata scoperta si trova nella nebulosa di Orione, ad una distanza relativamente breve da noi: 'appena' 1.500 anni luce. La sua individuazione si deve all'osservatorio spaziale Chandra (lanciato in orbita lo scorso luglio dalla Nasa e specializzato in oggetti celesti fonte di raggi X), ed è stata annunciata al convegno annuale della American Astronomical Association, in corso di svolgimento ad Atlanta. La regione di Orione è un gruppo di duemila stelle ravvicinate e giovani (la loro nascita non risale oltre qualche milione di anni fa). La scoperta della poderosa sorgente di raggi X al suo interno, secondo Gordon Garmine, l'astronomo dell'Università di Pennsylvania che l'ha potuta studiare grazie ai dati trasmessi dall'osservatorio Chandra, avrà notevoli conseguenze sulla nostra comprensione della formazione ed evoluzione delle stelle. Il Chandra, la cui missione è l'esplorazione dello spazio profondo alla ricerca di informazioni che contribuiscano a spiegare l'origine dell'universo, ha rilevato anche un altro fenomeno insolito, quando è stato puntato in direzione di una stella di grandissima massa. In quella regione del cielo, l'osservatorio orbitante ha rilevato un fenomeno strano, che coincide con i modelli vigenti della formazione di un sistema solare come quello della nostra Terra. Si tratta di un anello in espansione, costituito dai gas ossigeno e neon, emanato da una stella denominata EO102-72 : era una stella esplosa circa mille anni fa generando una Super-Nova, dalla quale era stata generata la dispersione del materiale gassoso nello spazio circostante.
L'anello attorno a EO102-72 è tutto ciò che rimane di quella stella, localizzata nella piccola galassia delle Nubi di Magellano, a 200.000 anni luce da noi. Il Chandra ha potuto individuare le sue emissioni di raggi X grazie alle onde d'urto dell'esplosione della stella, che hanno riscaldato i gas circostanti fino a temperature di dieci milioni di gradi centigradi circa.



VACANZE ESOTICHE SULLA MIR

Nuova vita per la Mir, la vecchia stazione spaziale russa, che potrebbe venire utilizzata addirittura come 'hotel' per chi vuole provare l'emozione di una vacanza stellare. A credere nel progetto è Walt Anderson, un miliardario americano di 46 anni che si è arricchito con la divisione della At&t e che sta investendo oltre 20 milioni di dollari nell'idea. La Mir ha compiuto 14 anni a febbraio: mostra non pochi segni di cedimento, e non è certo un alloggio superlusso. I principali problemi sono sorti nel 1997, quando un incendio e uno scontro hanno quasi distrutto una sezione della stazione, e che hanno seriamente compromesso la 'vivibilità' di tutta la Mir. Gli ultimi astronauti l'hanno abbandonata alla fine dell'agosto 1999. Eppure, il progetto di riutilizzo turistico può funzionare, sostengono gli esperti, perché è già 'sul luogo', cioè non deve essere costruita da zero, ma solo 'ristrutturata'. Anderson dovrebbe firmare un accordo per l'utilizzo della stazione orbitante, con la societa' spaziale russa Energiya, proprietaria della Mir. Anderson, Energiya e altri investitori daranno vita alla 'Mir Corporation', con sede alle Bermuda, la prima società che spera di guadagnare coi viaggi 'privati' nello spazio. Anderson è convinto che sia la più grande impresa di riconversione mai tentata: "La stazione stava per essere smantellata, ed era una grande opportunità - sostiene il miliardario in un'intervista - E' vero, è vecchia e ha dei problemi, ma non si distruggono i vecchi edifici perché non hanno l'aria condizionata, li si ristrutturano". Anderson e il suo consulente spaziale, Rick Tumlinson, presidente della Fondazione no-profit Space Frontier, hanno contattato lo scorso anno i russi sulla possibilità di riconvertire la Mir, dopo che l'agenzia spaziale russa aveva annunciato l'intenzione di affondare la stazione nell'oceano entro il 2000. Invece, la rotta della Mir e' stata resa stabile attorno alle Terra e verranno effettuati periodici sopralluoghi per verificare se la stazione può essere resuscitata.
Ma Anderson e i suoi soci non pensano solo di aggiustare l'esistente, ma anche di aggiungere nuove 'camere', rendendo la Mir anche più grande della International Space Station progettata dalla Nasa, che dovrebbe avere le dimensioni di un campo di calcio, e la cui realizzazione viene continuamente posticipata. Detto così, sembra semplicissimo, ma sono gli stessi finanziatori a buttare acqua sul fuoco dell'entusiasmo, ammettendo che i problemi tecnici saranno notevoli: corrosione delle strutture e contaminazione chimica, tanto per citare i principali. E oltretutto peggioreranno con il passare del tempo, come avverte il noto UFOscettico James Oberg, ingegnere che ha studiato a lungo il programma spaziale della Mir e che aveva preavvertito la Nasa dei problemi ben prima del disastro del 1997.
I precedenti di recupero però ci sono: nel 1980 proprio i russi resuscitarono una Soyutz completamente morta e congelata. Diverso il parere di chi il disastro della Mir l'ha vissuto in prima persona, l'astronauta americano Jerry Linenger (che ha anche scritto un libro sulla terribile esperienza), e che sostiene che la stazione sia ormai irrecuperabile : "E' già molto se riescono a riscuotere l'assicurazione - dice Linenger - Io non ci tornerei". Smentito però da un suo collega, il terzo americano ad avere abitato nella Mir, John Blaha (e noto UFO testimone): "A tutti coloro che vogliono provare, direi senz'altro la cosa più importante che uno possa fare nella propria vita". Un viaggetto che comunque non sarà proprio alla portata di tutte le tasche. Il primo turista spaziale pagherà la bella cifra di 40 milioni di dollari, mentre quelli che verranno dopo di lui spenderanno dai 20 ai 25 milioni di dollari, secondo il piano di Anderson. Oltre ai problemi tecnici, c'è anche quello d'immagine, rovinata dal disastro del 1997. E per convincere l'opinione pubblica della bontà del suo progetto, Anderson dice che comprerà egli stesso un biglietto per la Mir.



IL CICAP VERSUS LE STIMMATE

Da Ilgiorno.it del 9-2-00. Quando il mistico è solo un malato - Stimmate, visioni, contatti con l'Ente Supremo. A volte, sostiene uno psicologo, si tratta di fenomeni spiegabili dai medici - Rapimenti estatici, stimmate, esperienze pre-morte. Sono solo alcune delle manifestazioni mistiche che da secoli si segnalano nella tradizione cristiana ed alle quali lo psicologo Armando De Vincentiis tenta di dare una spiegazione "naturale".
Lo fa nel libro "Estasi, stimmate e altri fenomeni mistici" (Avverbi Edizioni, pag. 118, lire 12.000). Scopo della ricerca, scrive l'autore nell'introduzione, "è quello di avvicinarsi il più possibile se non alla verità, a un tentativo di spiegare i fenomeni naturali legati al misticismo nelle sue manifestazioni più evidenti". Ma attenzione, avverte, "l'indagine psicologica non vuole interferire con la fede nella sua essenza, quanto occuparsi di quella dimensione del paranormale religioso direttamente osservabile, ricercando i meccanismi che possono esserne la causa". Il tentativo è quello di offrire ai lettori una visione razionale di questi fenomeni, a partire dalle stimmate che, afferma l'autore, possono essere ricondotte ad una spiegazione psicopatologica. Ripercorrendo la storia dei santi mistici, da Padre Pio e Santa Caterina e Santa Teresa, e riportando i pareri di psichiatri e studiosi, il testo accompagna il lettore in un' analisi razionale dei fenomeni mistici, considerando anche le influenze ambientali e sociali ed evidenziando una possibile relazione tra atteggiamenti mistici e disturbi nevrotici. I grandi mistici della storia, rileva De Vincentiis, "hanno sempre vissuto in condizioni di povertà e solitudine. L'esasperata ricerca dell'ascetismo, le astinenze sessuali forzate e le penitenze autoinflitte al fine di liberare la carne dai piaceri terreni ed eguagliare le sofferenze di Cristo, hanno certo contribuito all'instaurarsi di uno stato psicologico tutto particolare, non esente da elementi di vero e proprio squilibrio". Così, i rapimenti improvvisi sperimentati dai mistici non avrebbero nulla di diverso, afferma l'autore, dagli attacchi di stupore isterico ben noti in psichiatria, mentre le famose apparizioni mariane non si discostano molto dalla fisiologia delle allucinazioni. Inoltre, il fatto che nelle estasi ci sia quasi sempre la figura della Madonna "potrebbe ricollegarsi ad una carenza dell'affetto materno e, in questo caso, la visione della Vergine compenserebbe tale frustazione". I digiuni dei martiri, poi, non si allontanano dal noto quadro sintomatologico dell'anoressia e "non c'è mistico o stimmatizzato le cui alterazioni somatiche non siano facilmente inquadrabili nei disturbi di natura psicofisica di carattere isterico". Tanti gli esempi portati dall'autore. Due su tutti: "Santa Francesca Romana vomitava sangue ed era preda di bruciore in tutto il corpo, mentre Padre Pio accusava febbri elevatissime, dolori di varia natura, svenimenti e visioni di ogni genere".



LUCE E OMBRA

Dagli atti del convegno "La fenomenologia paranormale spontanea", per i cento anni di Luce e Ombra: Bologna, 3 giugno 2000.
Articolo sul contributo: "Luce e Ombra Storia ed evoluzione di una rivista"
Massimo Biondi, Silvio Ravaldini

Angelo Marzorati, letterato, e Achille Brioschi, proprietario di un'industria chimico-farmaceutica, frequentavono lo stesso circolo spiritico milanese. Sembra che fu un'entità ad affidare ai due il progetto di una nuova rivista che nacque nel 1900 con lo stesso nome di una rivista letteraria edita da Marzorati: Luce e Ombra. Motore trainante della rivista fu il notiziario della società fondata dai due pionieri, la Società di Studi Psichici, che indagò sulla medianità e la psiche umana, con una sorta di 'spiritualismo laico' che si contrapponeva alle tendenze materialiste e scientiste dell'epoca. Fu merito di Luce e Ombra se all'epoca si parlò nei quotidiani dei temi spiritici, traendo sostanza dalle conferenze, dalle inchieste e dagli articoli proposti dalla rivista. Dopo alcuni anni ad essa aderì Ernesto Bozzano, che vi scrisse fino al 1939, dimostrando tutta la sua prolificità e profondità d'indagine, così da divenire, insieme al successivo Emilio Servadio, uno dei pilastri della metapsichica. Dal 1911 la sede della rivista fu spostata da Milano a Roma, ove rimase fino al 1939, cosicché Marzorati poté porre termine ad un certo isolamento culturale, proponendo anche una rivista più culturalmente varia. Le vicende della Prima Guerra Mondiale e periodo successivo videro, comunque, anche la rivista in difficoltà. Intorno agli anni Venti, l'amicizia di Brioschi con Rocco Santoliquido, autorità della Sanità italiana, portò questo ad iniziare una breve collaborazione con Luce e Ombra, e questo scenario vede la comparsa della prima collaborazione di Emilio Servadio, futuro redattore e collaboratore della rivista. Servadio parlerà di psicoanalisi pubblicando un'opera di Freud imperniata sulla telepatia. Già nel 1905 Luce e Ombra si occupò di Carl Gustav Jung e della sua tesi di laurea, risultando il primo periodico in Italia ad occuparsi di determinate tematiche psicoanalitiche. Il regime fascista aveva in animo di costituire una cattedra universitaria di materie metapsichiche, ma alcune riviste concorrenti aprirono un'aspra polemica con il periodico di Brioschi e Bruers (Marzorati era morto nel 1931) senza che però poi se ne fece nulla. Nel 1939 il periodico aveva già il nome di 'La Ricerca Psichica' e le autorità ne imposero la chiusura che, comunque, non impedì a uomini come Bozzano, Brioschi, Brues e al giovane Gastone De Boni (Servadio era morto da un anno) di proseguire sotto altre forme il loro lavoro nel campo degli studi spiritici avanzati. La storia della cultura è fatta spesso di amicizie prolifiche e tale fu quella fra Bozzano e De Boni, di professione medico, tanto che Ernesto lasciò, alla sua morte, tutto il suo vasto materiale a Gastone. Incoraggiato dall'ambiente ed, in particolare, dal Brues, De Boni si decise a riaprire Luce e Ombra che vide nuova vita nel 1946, come bimestrale. De Boni, al pari di Marzorati parlò di spiritismo ancorandolo alle varie tematiche culturali, trovando interessanti agganci fra vita e quella che dal 1953 si chiamerà parapsicologia. L'interesse delle tematiche spiritiche andò spostandosi verso gli studi quantitativi dei coniugi Rhine, in America, ed il poltergeist, la rabdomanzia, la guarigione psichica ed il loro inquadramento storico sostituirono i racconti molto romantici di fantasmi e castelli infestati. Dopo alterne vicende, nel 1957, De Boni strinse un accordo con Eileen Garrett, medium americana fondatrice della rivista Tomorrow e della Fondazione per la parapsicologia, in modo che molti degli articoli proposti in America trovarono luce e seguito anche in Italia. L'incidente stradale del 1971 impedì Gastone De Boni nel suo lavoro e Luce e Ombra sospese le pubblicazioni, finché l'incontro con Silvio Ravaldini, studioso attento che per anni aveva portato avanti un discorso di spiritismo domestico, riaperse le prospettive per la riapertura. Luce e Ombra divenne trimestrale e fu ancora diretta da De Boni fino alla sua morte avvenuta nel 1986, e poi, dal Ravaldini stesso. Si cominciò a parlare di medianità e si dedicò spazio alla riflessione filosofica e spirituale; si integrò l'argomento puro parapsicologico con altri vari quali la fisica, la psicologia, l'antropologia e la filosofia; si affrontò lo scetticismo critico di certi nuovi ambienti che sembravano dilagare grazie ai media, in Italia; si raccontò di Roberto Setti e della sua avvincente vicenda medianica. Tutto ciò ed altro ancora, finché Luce e Ombra divenne la rivista ufficiale della Fondazione Biblioteca Bozzano-De Boni che possiede tutt'ora la biblioteca più importante d'Europa sull'argomento.
Chi volesse avere la copia di Luce e Ombra numero 2, anno 100, dalla pregevole copertina dorata, con gli altri atti del convegno, tutti contributi di primo piano, di Silvio Ravaldini (La medianità: excursus storico ed evoluzione), Paola Giovetti (La fenomenologia paranormale spontanea), Massimo Biondi (Poltergeist e infestazioni nella storia di "Luce e Ombra"), Giulio Caratelli e Silvio Ravaldini (La Fondazione Biblioteca Bozzano-De Boni: il catalogo generale e le classificazioni analitiche), Gianni Monduzzi (Bologna e i suoi misteri), Enrico Marabini (Il sogno paranormale), Giorgio Cozzi (Precognizione e attese millenarie), Paolo Presi (Transcomunicazione: evoluzione di un fenomeno discusso), può scrivere a Luce e Ombra, Piazza Azzarita 5, 40122 Bologna, oppure può inviare una e-mail al sravald@tin.it o anche telefonare al numero 051/554033. Roma, 19 giugno 2000. Aurelio Nicolazzo, C.U.N. Roma



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La Rete - periodico telematico trisettimanale (esce lunedi', mercoledi' e venerdi') realizzato da Guarino Editore e Alfredo Lissoni in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale; anno 3 n. 255 5-7-2000.

Pubblicazione anche parziale vietata alle riviste italiane cartacee specializzate in misteri ed ufologia, salvo diversa indicazione dell'editore.