FILES FASCISTI

La stampa torna ad occuparsi di noi. Un grazie a Giorgio Medail, per la trasmissione andata in onda domenica 17 su Radio Rtl alle 22 ed interamente dedicata agli UFO (decine le testimonianze giunteci subito dopo!), nel corso del programma "Totem" (in onda ogni domenica e dedicato espressamente a tematiche misteriose). Ed un grazie al giornalista Gabriele Moroni che sul Giorno, inserto Le Tentazioni, ha dedicato a Lissoni, al CUN e alla vicenda dei files fascisti un'intera pagina, conferendo al tema il rilievo che spettava. Nell'intervista Lissoni ha spiegato nuovi retroscena e le ultime novità in merito alla faccenda, che si dimostra sempre più articolata e complessa, giungendo persino all'identificazione presunta dell'hangar ove venne occultato il disco e all'identificazione del misterioso Moretti, dirigente della Siai Marchetti, che passato alla resistenza partigiana ebbe come prima cura quella di incendiare proprio il capannone incriminato (ecco perché nei carteggi fascisti di diceva che "del caso Moretti era meglio non parlare...". Ma le ricerche proseguono, anche se Lissoni, ligio alla promessa fatta sulle colonne di questa webzine, non ne ha più parlato pubblicamente. Ma e' giunto all'individuazione di "Mister X", come pure ha rintracciato, con l'aiuto di Roberto Pinotti, una testimonianza riferita al misterioso "caso conclusosi con un ricovero in manicomio": un testimone che vide l'interno del disco e lo riprodusse in una serie di disegni, tutti anteriori alla nascita ufficiale dell'ufologia! Infine, la ricerca d'archivio ha portato ad individuare altri personaggi finiti tra le lame del cover up (non ultimo, il Federale di Milano) e a trovare una possibile spiegazione degli eventi misteriosi legati al Ticino, Ma di tutto cio' si parlerà più diffusamente in uno dei prossimi numeri di "UFO Notiziario", dati e foto alla mano.
Dicevamo che dei files fascisti avevamo deciso di non trattare più, su La Rete, in quanto amareggiati dalle polemiche esplose sulla paternità della scoperta: una volta che i files sono stati riconosciuti dagli esperti interpellati dal CUN come autentici tutti ne hanno rivendicato il merito, dimenticando che se non fosse stato per Lissoni l'intero dossier sarebbe rimasto "liquidato" come un falso. Ciò che aveva acceso gli animi era stata la partecipazione di Lissoni e Pinotti a "I fatti vostri"; in essa, trattando dei files, Pinotti aveva rivendicato al CUN la scoperta dell'autenticità (come effettivamente è stato). In tempi più recenti elementi del sottobosco cialtrufologico nostrano sono persino arrivati a proporre una sorta di ridicolo codice morale contro Lissoni, accusandolo di avere "rubato" all'ufologo Umberto Telarico la scoperta dei files fascisti. Questi cialtroni non sanno o fingono di non sapere che Lissoni non ha sottratto un bel nulla a nessuno; che Telarico aveva prudentemente optato per un falso (tesi ribaltata da Lissoni); che la redazione di Nonsiamosoli, su richiesta di Lissoni, ha fornito all'ufologo CUN copia dei documenti per uno studio ed in cambio ha avuto il diritto di prelazione sulla pubblicazione delle scoperte. Il tutto con la massima correttezza. Ma evidentemente per i cialtrufologi che attaccano Lissoni - e che mai nulla di utile hanno prodotto nell'ambito della ricerca, salvo chiacchiere piene di sussiego - l'invidia è una molla assai potente.