La Rete - ufologia

 

La Rete 306

Martedì 5 dicembre 2000

Bollettino informativo in collaborazione con il
Centro Ufologico Nazionale

UFO crash nel milanese - In edicola - Trovata Mu! -
Mutilazioni a Mantova - Terra, tempo scaduto.




UFO CRASH NEL MILANESE

Una rivista cattolica locale ha recentemente pubblicato la notizia di un UFO-crash nel milanese. Secondo quanto riportato dal periodico, un ragazzo a nome Antonio avrebbe rinvenuto in una cava strani reperti di natura insolita ed avrebbe allertato i vigili locali. Rapide perizie di un ingegnere del Dipartimento di Chimica di Milano avrebbero stabilito la natura non terrestre dei reperti; nella zona - prontamente recintata dalle autorita' - si attende adesso l'arrivo di una commissione di
tecnici ed ufologi provenienti da Oxford.
Sebbene la storia abbia tutti i crismi per apparire una bufala colossale, per scrupolo il CUN Milano si sta attivando per verificarne tutti gli estremi. Vi faremo sapere.
Collaborazione: Valentino Rocchi.



IN EDICOLA

TeleSette in edicola questa settimana (n.49 del 3-12-00) pubblica un'interessante intervista a Roberto Giacobbo, conduttore della trasmissione Stargate, in onda
la domenica in prima serata su TeleMonteCarlo.
Come già annunziato, chiude "X-factor": nell'ultimo numero enciclopedico, il 96, i misteri del tempo, i piu' famosi incontri ravvicinati in Brasile. La DeAgostini ci ha confermato che intende riproporre a breve la pubblicazione in edicola. Su Stargate (di Baiata) di novembre la sfinge di Marte, i crops ed un'intervista a Carlos Diaz sugli esseri di luce; e con grande gioia annunziamo la nascita di una nuova pubblicazione: si chiama "Magiko Mondo" e tratta di leggende e folclore, UFO, parapsicologia. Nel numero 1 (gennaio 2001), i fantasmi, le presenze aliene, la mitologia su Apollo dio del sole, le terapie naturali, i fantasmi di Borley Rectory e molto altro ancora.



...E LA SCOPERTA DI MU

Ma la notizia piu' clamorosa riguarda il numero di "Newton" questo mese in edicola: gli scettici si danno battaglia; alcune domeniche addietro Viviano Domenici, il noto articolista scettico della pagina scientifica del Corriere della Sera aveva firmato sul Corriere Scienza, assieme al noto UFOscettico Luigi Bignami, un paginone interamente dedicato al "ridimensionamento" del fenomeno UFO e della fantarcheologia, contestando in particolare i reperti di Yonaguni (che recentemente la trasmissione Stargate ha mostrato assai dettagliatamente in tv), per l'occasione liquidati come naturali, generati per effetto dell'erosione sottomarina (ricordate? Si tratta di un'immensa struttura a forma di tempio rettangolare trovata nel 1985 da una guida subacquea, Kikachiro Aratake, durante un'immersione al largo del Giappone; la notizia del ritrovamento fu divulgata alla comunita' scientifica nel 1986 e solo dal 1990 la zona fu dichiarata sito archeologico; nel 1998-9 se ne comincio' a parlare anche in Italia, grazie alle notizie postate via Internet dall'americana Laura Lee; la datazione di Yonaguni mette in crisi l'archeologia ufficiale; secondo alcuni si tratterebbe nientemeno che di una costruzione atlantidea. L'immenso blocco litico, dettagliatamente filmato e misurato da un team scientifico giapponese, presenta due terrazze, delle pietre tonde forse usate come un sistema di drenaggio, diverse scalinate palesemente artificiali, una vasca rituale e delle pietre disposte come altari, secondo canoni di costruzione tipici degli antichi templi nipponici).
Con un'esplosiva intervista all'oceanografo giapponese Maasaki Kimura - il più profondo conoscitore del tempio di Yonaguni, la cui equipe ha dettagliatamente misurato il sito - "Newton "svela che in quella che è stata definita una struttura naturale sono stati invece rinvenuti, incisi nella roccia, alcuni paleoideogrammi, identici a quelli rinvenuti in una roccia nipponica nota come "stele di Okinawa". "Non so se sia la prova decisiva dell'esistenza del mitico continente Mu", dichiara prudentemente Kimura, "di certo su questa roccia è incisa una pagina importante di storia. Dobbiamo solo imparare a leggerla". Uno smacco terrificante per gli scettici della fantarcheologia!
La rivista presenta poi un servizio sulla ricerca esobiologica di forme di vita extraterrestri
(con tanto di strillo in copertina).


MUTILAZIONI ANIMALI NEL MANTOVANO

Dal 24 novembre è caccia aperta a una leonessa che, secondo alcune testimonianze, si aggirerebbe nelle campagne tra Volta Mantovana e Cavriana, sulle colline moreniche. Una coppia di coniugi avrebbe segnalato l'avvistamento mentre in auto si stavano recando a casa; secondo il loro racconto un grosso felino ("una leonessa con tanto di coda lunga e ciuffo sulla punta, l'abbiamo vista bene") avrebbe attraversato la strada scomparendo tra la vegetazione. Il 25, sino al tardo pomeriggio, sono proseguite le battute in zona da parte dei carabinieri, polizia e volontari ma dell'animale nessuna traccia. O meglio, altri abitanti della zona hanno detto di averlo visto ancora intorno ai loro casolari e poi scomparire non appena qualcuno gli si avvicinava. Orme che sembrano quelle di un leone sono state trovate nella zona del primo avvistamento, a Tezzo, tra Volta mantovana e Cavriana. I carabinieri hanno ispezionato alcuni circhi accampati vicino, tra cui quello di Nando Orfei che si trova a Castiglione delle Stiviere, ma nessun leone o altro felino manca all'appello. Le ricerche sono state estese anche in parchi e giardini privati alla ricerca di qualche incauto amatore di belve, ma anche in questo caso non sono stati trovati riscontri.



IL PIANETA NON PUO' ATTENDERE

Da un'ANSA di novembre

Il pianeta non puo' attendere i tempi lenti dell'eco-politica. Dopo il fallimento del summit dell'Aja gli esperti di clima rilanciano gli allarmi: senza misure ed impegni la crescita dei gas serra sara' del 20% tra 10 anni con un rafforzarsi di uragani, tifoni, alluvioni da una parte e siccita' desertificazione dall'altra. ''Su questo scenario poi -dice Vincenzo Ferrara, climatologo dell'Enea- pende anche la 'spada di Damocle' dei Paesi in via di sviluppo, per cui non sono previste riduzioni di gas serra e che potrebbero fare arrivare il bilancio in crescita delle emissioni a un piu' 30% sempre nel 2010''.
Non prendere decisioni significa quindi arrivare ad aumenti della temperatura nei prossimi 100 anni fino a 6 gradi, un incremento senza precedenti negli ultimi 10.000 anni, e a una crescita del mare fino ad 60 centimetri, un livello che significa la scomparsa di gran parte di atolli, piccole isole, terre lagunari e la creazione di centinaia di migliaia di profughi ambientali che emigreranno in cerca di terra su cui vivere. ''E' da 10 anni che diciamo che i cambiamenti climatici avrebbero causato sconvolgimenti. Tutto si e' verificato -dice Domenico Gaudioso responsabile clima dell' Anpa, l' Agenzia per l' ambiente- per il futuro e' quindi necessario agire''.
E il Mediterraneo in generale e l' Italia in particolare sono regioni, secondo gli esperti di clima dell' Onu dell' Ipcc, che a causa dell' uso del territorio costiero e delle caratteristiche delle coste presentano, fra quelle mondiali, un' alta vulnerabilita' per perdita di ecosistemi e della biodiversita' marino-costiera (altre zone ad alto rischio sono anche i Caraibi, le coste del Mar Baltico e quelle dell' America centro-settentrionale). ''In Italia in particolare -dice Corrado Clini, direttore generale del ministero dell' ambiente- per ridurre i gas serra, secondo gli obiettivi di Kyoto, dovremmo ridurre nei prossimi 10 anni una quantita' di emissioni pari a 100 milioni di tonnellate circa''. Gli scenari italiani in mancanza di impegni di riduzione (le emissioni stanno invece aumentando in media annua di circa l'1%) sono stati elaborati dall' Enea e da un consorzio Ue di Istituti di ricerca. Da una parte c'e' la variazione del clima, presa in considerazione dagli esperti europei, dall' altra la mappa delle terre basse italiane a rischio inondazione e le previsioni particolare su Venezia, sommersa sempre di piu' spesso dall'acqua alta (un giorno su tre).
Secondo gli esperti europei tra 80 anni nel nord Italia le piogge aumenteranno del 30-50%, del 10-20% al centro e si ritireranno invece dal sud, dove e' prevista una diminuzione delle precipitazioni del 10-20% con conseguente rischio siccita' e desertificazione.
L' Enea ha invece aggiornato la mappa dell' Italia destinata a sparire sommersa dal mare. Non solo Venezia e la costa dell' Alto Adriatico, tra Rimini e Monfalcone, rischia di andare sott' acqua a causa dei cambiamenti climatici che fanno crescere il livello del mare, ma anche altre 18 localita' italiane, molte turistiche, come le coste intorno a Trapani o Catania, la costa laziale a nord di Sperlonga e a nord di Terracina, la costa est di Piombino tra S.Vincenzo e Follonica, la costa ed il golfo di Oristano in Sardegna, quella della piana di Sibari e addirittura la laguna di Orbetello. Inoltre a rischio inondazione anche le spiagge intorno alle foci del Magra, dell' Arno, del Tevere, dell' Ombrone, del Volturno e del Sele.



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Guarino Edizioni
Centro Ufologico Nazionale



La Rete - aperiodico telematico realizzato da Guarino Editore e Alfredo Lissoni in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale; anno 3 n. 306 05-12-2000.

Pubblicazione anche parziale vietata alle riviste italiane cartacee specializzate in misteri ed ufologia, salvo diversa indicazione dell'editore.



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