La Rete - ufologia

 

La Rete 315

Mercoledì 20 dicembre 2000

Bollettino informativo in collaborazione con il
Centro Ufologico Nazionale

Islamic UFO Files: Gog e Magog - Alchimia islamica - Il demonio dentro l'UFO.



GOG E MAGOG

Negli ultimi giorni, nella mailing list Islamitalia, si e' svolto un interessante dibattito riguardante gli UFO, il Corano e gli Islamic UFO files tra Danile Dellerba (webmaster della lista, nonchè di Ansufo), Alfredo Lissoni ed il dott. Abdul Hadi Palazzi, del Cultural Institute of the Italian Islamic Community. Riassumiamo alcuni punti salienti per i nostri lettori. La prima parte riguarda il dibattito tra Dellerba (DD) e Palazzi (ICCII) circa la presenza di riferimenti ufologici nel Corano:

DD: Vai a leggere (sia pure nel testo distorto del Corano della Newton edizioni), nella Sura 89 (Fager) i versetti da 1 a 12, parlano di una supercivilta' prima dell'Egitto dei faraoni.

ICCII: Certamente, le civiltà di 'Ad e Thamud, le cui rovine sono visibile a Mada'in Salih, in Arabia.

DD: Se poi vai alla Sura 18 (Caf , cioe' "La Caverna") c'e' il Bicorne che affronta e sconfigge nei tempi antichi il popolo non umano di Gog e Magog. Se non ricordo male, nel Corano in arabo si parla del Bicorne (antico regnante, da alcuni identificato con Alessandro Magno.

ICCII: Tre sono le ipotesi sull'identità del Bicorne:

1) Sovrano di una civiltà post-noachide e pre-abramide, dotata di tecnologie a noi non note, e di armi definite nel Mahabharata come "brahm-astra-chakra" (cerchi di fuoco spirituale). In realtà, c'è una invocazione del cuore che si trasmette al fornello della mente, ed è in grado di produrre vapori che fondono i metalli; si tratta di una conoscenza segreta, nella quale al giorno d'oggi possono eccellere soltanto Sufi dei gradi elevati.

2) Alessandro il Macedone.

3) Ciro di Persia.

La prima ipotesi è la più accreditata fra i Sunniti.

DD: Ma c'e' qualcosa di strano... Sai a che temperatura fonde la lega menzionata nel Testo? I mantici dovevano essere incredibilmente potenti per fondere con l'aria calda una lega del genere) che viaggia dove il sole non tramonta (cioe' nelle regioni polari).

ICCII: Poli che erano pertanto noti in epoca molto antica... e invece ci raccontano che fino al Medioevo tutti credevano che la terra fosse piatta. Che la terra non è piatta lo dimostrano Ibn Hazm al-Andalusi ed Averroé di Cordova, col solo argomento razionale basato sul verso "Signore degli Orienti e degli Occidenti". Galileo ha dunque scoperto l'acqua calda? E Newton con la gravitazione universale? Per mille anni prima di lui, il Corano ha detto "Ciascuno degli astri ruota nella sua orbita, e l'orbita del sole e quella della luna mai inteferiscono."

DD: Trovato il popolo non umano di Gog e Magog, il campione della razza umana trova dei suoi simili cosi' ridotti male che quasi non riescono a parlare, che gli chiedono di liberarli dai non-umani.
Come ben sai, molte tradizioni dicono che gli Dei del cielo dominavano la Terra, e per essi venivano erette opere monumentali in pietra; per gli Induisti la dimora degli Dei sulla Terra era un luogo ove le stelle giravano come una ruota (le regioni polari).
Costruita la Barriera il Popolo di Gog e Magog rimane prigioniero sottoterra, come se nei pressi della loro dimora (i poli?) ci fosse l'ingresso di un mondo sotterraneo.

ICCII: C'è di più; secondo la mitologia del mondo classico gli dei dell'epoca eroica sono coloro che hanno spodestato la antica monarchia cronice dei Titani. In India i "demoni" (asura = non luminosi) sono "le divinità del ciclo precedente", ma declassate, dopo essere stati sconfitti dai "divini" (deva = luminosi). La tradizione indoeuropea primordiale è comune sia agli Indù che agli Iranici, ma il rapporto fra demoni e dei è capovolto; se nei Veda i deva sono dei e gli asura demoni, nell'Avesta devan significa "demone", mentre il supremo Asura (Ahura Mazda) diviene il dio unico del bene. Secondo Daroh Shika (principe moghul autore di "Majma'-e Bahrayn", "La confluenza dei due mari") Gog e Magog sono appunto i "luminosi" ed i tenebrosi di cui si parla nei Veda, ed i Veda stessi sono i Suhuf di Ibrahim-Abrahamo-Brahma

DD: Come ben saprai esistono diversi reperti di apparenti umanoidi che probabilmente vivevano nel sottosuolo; in una vecchia copia di "Notiziario Ufo" c'e' una foto di uno di questi, e assomiglia molto ad un Grigio.
In alternativa possiamo considerare i ritrovamenti di Bayan Kara Ula (fra Cina e Tibet); nei pressi della zona (in Pakistan) ci sono ancora oggi i Khailash, che dicono di essere i discendenti dei soldati di Alessandro Magno, e hanno una religione simile a quella greca di Dionisio.
Gli alieni antichi di Bayan Kara Ula sono stati cacciati nella grande cavita' che c'e' sotto il Tibet (diventando la leggendaria Agharti?) da un Alessandro Magno piu' "tecnologico" di cio' che sappiamo (ma lo stesso ritrovamento del meccanismo di Antyhera puo' sottintendere che nella Grecia classica puo' esserci stata una scintilla di meccanica sofisticata, almeno fino alla conquista macedone)?
Oppure in tempi piu' antichi un misterioso Bicorne ha debellato il dominio di schiavisti giunti dallo spazio, che abitavano nella regione del polo, usando una tecnologia sorprendente? Ricordi quella leggenda Navajo, a
rrivati dalla Siberia nel nordamerica, pubblicata su "I Misteri", di un popolo che fu cacciato sottoterra? Se cosi' fosse, si spiegherebbero gli avvistamenti di ominidi sotterranei; se il popolo sotterraneo e' stato cacciato dagli umani sotto la superficie terrestre, devono avere un odio atavico per noi (anche se anche loro non erano santi...) e sarebbero imparentati con i Grigi...?
Gli alieni dei Grigi sarebbero quindi Gog e Magog nel Corano?
Se cosi' fosse, le profezie islamiche parlano di una guerra tra l'umanita' tutta unita contro Gog e Magog.

ICCII: L'umanità attuale non ha ancora visto Gog e Magog, e la loro venuta sarà incomparabilmente più grave di ogni catastrofe apparsa in precedenza. In quei giorni chi avrà la fede se la terrà occultata, e gli brucerà in mano come un carbone incandescente.

DD: Gog e Magog erano nei pressi della zona dove il sole non scendeva, o mi hanno tradotto male (non che importi, anzi se il "luogo" fosse in asia centrale e' vero che si scontentano coloro che credono nelle "aperture polari", ma la cavita' sotto il Tibet potrebbe essere veramente un ottimo candidato per una civilta' sotterranea tipo quella di Agharti)?

ICCII: Interrogato in materia, lo Shaykh Husayn ash-Shadhili al-Khalwati, che Allah ne abbia misericordia, ha detto: "E' probabile, ma Allah è più sapiente, che Gog e Magog siano ancora imprigionati nella barriera forgiata dal Bicorne, che è in parte psichica, in parte mercuriale, ed in parte in solido metallo."



...E L'ALCHIMIA ISLAMICA

La discussione tra Dellerba e Palazzi e' poi cosi' proseguita:

DD: Vi faccio i miei complimenti se sapete di questi poteri "alchemici" che gli esseri umani portano dentro di se'. E' vero, ci sono musulmani che possono costruire la "Barriera psitica" di cui voi sottintendete. I Sufi possono anche trasmettere i loro poteri a delle persone che non li possiedono, o interromperli. La "cura per i rapiti" di cui parlo con Lissoni e' appunto una "barriera" che blocca i rapimenti".

ICCII: "L'alchimia è una scienza islamica, persino nel nome al-kimiyyah (in latino durante il Medioevo si pronunciava ancora alchìmia, proprio come in arabo). Il Profeta, sall-Allahu 'alayhi wa sallam, l'ha insegnata all'Imam 'Ali, questi a suo figlio l'Imam Husayn, questi a suo figlio l'Imam Zayn al-Abidin, questi a suo figlio l'Imam Muhammad al-Baqir, e questi a suo figlio l'Imam Ja'far as-Sadiq. L'Imam Ja'far (che tra l'altro ha insegnato il Sufismo al caposcuola dei giuristi sunniti, l'Imam Abu Hanifah) ha trasmesso l'insegnamento alchemico al suo discepolo Jabir Ibn Hayyan, che i Latini chiameranno Geber Philosophus. Al tempo dell'Imam Ja'far questa scienza non si chiamava ancora al-kimiyyah, ma era detta al-jabr, ed il nome Jabir significa appunto "colui che pratica il-jabr". Ecco da dove vengono parole come alchimia ed algebra! I positivisti dei primi del novecento, che non vedevano di là dal loro naso, si sono illusi che l'alchimia fosse una "chimica allo stato rudimentale", mentre in realtà si trattava di una "psicofisica degli elementi". Probabilmente nella cavità soto il Tibet risiedono quelle entità che erano le "divinità" dell'antica religione Bon, poi trasformate in "demoni sotterranei" con l'arrivo di Padmasambhava e la diffusione del Buddhismo. Ben informato a questo riguardo dovrebbe essere il lama Nimkhai Norbu, che insegna lingua tibetana all'Orientale di Napoli".


IL ROBINISMO

Su Gog e Magog cosi' si era espresso in passato il musulmano Jean Robin (tratto dal libro di Lissoni "L'altra faccia degli UFO"):

Quanto a Jean Robin, citato dal Centro Islamico di Milano, ho letto la versione francese della sua opera ("Les Object Volants Non Identifiés ou la Grande Parodie"), pubblicata nel 1979 dalla prestigiosa casa editrice Trédaniel. Nel testo Robin non si dichiara mai musulmano, sebbene lo tradisca la sua profonda conoscenza degli autori arabi; cita peraltro ripetutamente la Bibbia ed in particolare il libro dell'Apocalisse, ed anche il filosofo esoterista francese René Guénon (convertitosi poi all'Islam e ritiratosi a vivere al Cairo, e sul quale nel 1978 Robin aveva realizzato un primo libro; Guénon peraltro credeva nell'abitabilità dei mondi esterni, ma ne aveva una visione fosca; parlava di strappi nella rete celeste e di ingerenze negative sulla Terra); Robin dava di volta in volta l'impressione di essere un integralista cristiano, un occultista o un antisemita (prendeva spunto dalle cialtronesche esibizioni del preteso sensitivo israeliano Uri Geller per denunciare l'esistenza di una "Grande Parodia" satanica, orchestrata dal demonio, per ingannare l'umanità; criticava anche aspramente la nascita dello Stato di Israele, destinato a distruggersi). Certamente Robin conosce profondamente le tradizioni islamiche, gli scritti di El Bokhari sulle cosiddette "autentiche tradizioni musulmane" e le cronache di Tabari, uno storico islamico del IXº secolo, custode della curiosa storia di Gog e Magog, due personaggi misteriosi di cui si parla anche nella Bibbia (in Ezechiele e Genesi). Secondo Tabari, Gog e Magog erano due nanerottoli dalle immense orecchie, discendenti di Adamo, profondamente ostili al genere umano tanto da distruggere tutto ciò che si trovava sulla Terra e si frapponeva al loro passaggio; contro di essi Dsoùl-Qarnain (Djulau Karnaini secondo la tradizione africana nera, Alessandro il Grande secondo alcune interpretazioni) costruì una resistentissima muraglia per impedire loro di nuocere all'umanità. Secondo Robin, Gog e Magog altro non sarebbero stati che due alieni (oggi diremmo Grigi), "due umanoidi extraterrestri o intraterrestri (abitanti cioè al centro della Terra, secondo alcune discutibili tradizioni esoteriche, N.d.A.); essi suscitavano spavento e repulsione, e adesso sono stati investiti dagli ignoranti e dai pedanti di una missione salvifica. A certi scienziati (ufologi compresi, N.d.A.) che credono di allargare il loro orizzonte culturale alle dimensioni del Cosmo", scriveva Robin, "vengono offerti dei miraggi ridicoli che altro non sono che fuggitive visioni di abissi infernali". Questo sono gli UFO, secondo Robin: i diavoli che tornano sulla Terra per contrastare il Secondo Avvento (Seyidna Aissa) di Cristo, preparando la vittoria dell'Anticristo e la fine del mondo. La Grande Parodia consisterebbe in questo, in una gigantesca menzogna, quella che vuol farci credere che il cosmo sia abitato da umanoidi fraterni e simili a noi; del resto, sottolinea Robin, l'Anticristo è sempre stato definito "il Messia Mentitore" (al-Masih ad-dajjal). In quest'ottica non stupisce il disgusto dello scrittore francese nel rapportarsi agli ufologi, visti come gli inconsapevoli sacerdoti del demonio; ai contattisti, che dell'alieno-diavolo fanno un culto; agli scienziati dell'esobiologia (quella particolare branca della scienza che cerca la vita extraterrestre) "i cui radiotelescopi, gigantesche orecchie in ferro tese verso la notte cosmica, producono illusioni derisorie di questi dei che l'uomo moderno ha inventato a propria immagine, rimpiazzando il vascello di Isaia. Essi non sono gli angeli, che ridono di questa bestialità umana, ma i demoni che si fan passare per essi".

In realtà nel suo libro Robin ci propone una visione religiosa assai sincretica, attingendo alla Bibbia come al Corano, citando il ritorno di Gesù (che per l'Islam non è Dio ma solo un grande profeta che precedette Maometto) e le tradizioni esoteriche occidentali ed ebraiche; nell'ammettere il dualismo alieni-demoni Robin finisce involontariamente con l'accreditare comunque l'esistenza degli extraterrestri, pur se ritenuti cattivi; continuando a negarne l'esistenza, come illusioni prodotte dal demonio, non può peraltro non concedere alla scienza che "certo, noi non siamo soli nell'universo". Per poi aggiungere: "Ma che banalità credere che gli esseri che lo popolano dividano con noi i cinque sensi..."

Posizioni così rigide hanno provocato, disgraziatamente, reazioni altrettanto dure. Così, nel 1976, il giornalista Saulla Dello Strologo aveva criticato gli astronomi scettici americani (che tendevano a spiegare ogni avvistamento UFO con eventi astronomici misinterpretati), paragonandoli ai loro colleghi musulmani: "Sino al 1967", scriveva Dello Strologo, "in alcuni circoli islamici di Medina si insegnava ancora con grande serietà che le stelle, i pianeti e la luna ruotano intorno alla Terra". Questo infelice (ed ingiusto) paragone, riportato in un libro sugli UFO, sottintendeva che l'Islam avesse una visione ristretta del cosmo. In realtà non è così. Non solo le basi dell'astronomia sono state gettate nel Medioriente antico, ma quanto agli scettici, cosa dovremmo dire allora di quelli nostrani, che sono forse in numero maggiore dei loro colleghi dei Paesi arabi?

Circa Guénon, principale fonte ispiratrice di Robin, questi pubblicò presso Trédaniel diverse opere ove si accennava a sette terre, chiaro riferimento alle "sette terre e ai sette cieli" del Corano, interpretate però come sette stati dell'essere; in queste terre vi erano esseri diversi da noi, il che getta le basi per un'apertura verso l'ammissione dell'esistenza degli extraterrestri. Guénon riteneva esistessero delle "gerarchie spirituali" ('Tartîb at-tasawwuf'), cioè tipologie di "esseri diversi dall'uomo e diversi tra loro, come se ciascun grado fosse occupato da particolari esseri, limitati rispettivamente agli stati corrispondenti"; diceva che poco importava che fossero extra-umani o sovra-umani, in quanto potevano appartenere ad un numero indefinito di generi; "abbiamo tutte le ragioni per ammetterne l'esistenza, non fosse altro perché nel mondo che ci circonda vediamo anche esseri non-umani; negli altri stati devono quindi esistere esseri che non passano attraverso la manifestazione umana", sosteneva. Affermava anche che esistevano delle creature infra-umane, di scarso interesse. Un universo dunque assai ben popolato, e non vuoto e demoniaco, come nella visione di Robin. L'esistenza di tutti costoro, "esseri che esistono in altri mondi, cioè che esistono in altri stati" faceva parte di un'unica "manifestazione universale". Guénon, da islamico devoto, era sì profondamente contrario allo spiritismo (al quale il suo discepolo Robin assimilò arbitrariamente l'ufologia) e pertanto alle varie forme di "comunicazione" paranormali da esso derivate e che sarebbero il channeling ed il contattismo. Guénon si rifaceva, oltre alla tradizione giudaico-cristiana che metteva all'indice le comunicazioni medianiche, probabilmente anche agli scritti di Ahmad ibn 'Abdul-Haleem ibn Taymeeyah, un mistico sufi nato in Irak nel 1263 d.C. e morto a Damasco nel 1328, nella prigione ove era stato rinchiuso per le sue idee religiose. 'Abdul-Haleem ibn Taymeeyah sosteneva che le comunicazioni medianiche fossero "illusioni create dai jinn, i demoni, che sono soliti comunicare attraverso voci e visioni". Continuatore delle idee di ibn Taymeeyah è oggidì il demonologo Abu Ameenah Bilal Phillips, feroce negatore delle apparizioni mariane e nemico giurato di medianità e chiaroveggenza. Ed inevitabilmente anche dell'ufologia, assimilata allo spiritismo.
Scettici e credenti, dunque, nel campo della fede e delle opinioni. Non tutti la pensano allo stesso modo, e molti pensatori di spicco sono assai possibilisti. Nel mezzo troviamo i non interessati. Ho scritto a moltissime associazioni islamiche, per conoscere il loro parere, ma non ho ottenuto alcuna risposta, pur essendo certo che i miei messaggi fossero arrivati: al Muslim Global Network (un'associazione musulmana in Rete); ad al-Basheer, un ente del Colorado che realizza siti Internet islamici; ad al-Hidaya, un ente che cerca di mediare fra islam, cristianesimo ed ebraismo; ad Ibrahim Bakal, webmaster del sito coranico "The wonders of Creation"; al Centro Musulmano di Buffalo (USA). Non ho ricevuto alcun cenno, segno che il discorso non interessava. Altri hanno risposto, permettendomi di tirare alcune conclusioni. Da un punto di vista prettamente scientifico, e dopo avere interpellato molti dotti islamici, mi pare che la posizione del dottor Mohammad Shawkat Odeh della Jordanian Astronomical Society possa efficacemente riassumere tutti i pareri da noi raccolti: "Ritengo che l'atteggiamento verso gli UFO o verso la vita nell'universo in Giordania e presso gli islamici sia lo stesso in ogni altra nazione, cioè che vi sia chi vi crede e chi no. Dipende dalle convinzioni personali. I musulmani non hanno alcuna prova evidente che avvalori o neghi l'esistenza degli UFO. Per quanto mi riguarda, sono incline a non credere agli UFO; non ho mai visto nulla né ho sentito alcunché in merito da persone o fonti attendibili. Tuttavia, ciò non significa che io respinga una simile idea. Gli UFO potrebbero esistere!".



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La Rete - aperiodico telematico realizzato da Guarino Editore e Alfredo Lissoni in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale; anno 3 n. 315 21-12-2000.



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