La Rete 376 Sabato 2 giugno 2001 Bollettino aperiodico informativo del Centro Ufologico Nazionale http://www.cun-italia.net UFO nel pavese - CUN Lazio - Nazca - La NASA ed E.T. - Sette - Hessdalen - Anos Luz. UFO NEL PAVESE Continua l'ondata pavese, e va registrato uno spiacevole incidente: secondo quanto segnalatoci dall'ARUP, personaggi non meglio identificati starebbero creando finti avvistamenti, grazie all'uso di bengala, nella zona di Ramo Dei Prati (Due Alberi); alle 23.40 del 31 maggio ignoti avrebbero cosi' simulato un finto atterraggio UFO, cercando di depistare gli ufologi ed i curiosi presenti in zona, nella migliore delle ipotesi per uno scherzo di cattivo gusto (o forse per alimentare un po' di psicosi da UFO; qualcosa del genere accadde ai tempi dell'IR-3 di Lirio nell'estate 1993), nella peggiore (ed in tal caso è facile prevedere chi sia l'autore di queste manovre) per inquinare e screditare completamente il miniflap di questi giorni; sarebbero state create anche finte tracce al suolo; cio' nonostante la casistica raccolta dal CUN (che segue il caso da maggio e che di proposito ha aspettato a darne notizia) è più che rilevante; la rete di informatori coordinata dalla studiosa americana Marjorie Tomkins ha rilevato diverse tracce dai primi di maggio; una formazione tondeggiante, di spighe intrecciate, piegatesi più volte nel corso di diversi giorni (con moto rotatorio ora a destra, ora a sinistra) e' stata rilevata nel pavese; a seguito di cio', elicotteri hanno sorvolato i campi tra Remondo' e Garbana tra le ore 21 e le tre di notte (quando un testimone, munito di telecamera, li ha filmati); sempre ai primi del mese diverse tracce (la cui natura è peraltro da stabilire) sarebbero state segnalate nei campi di Milano, Bergamo e Varese; ed anche a S.Donato Milanese e Mediglia (a Pasqua a Piacenza e Reggio Emilia). Non si puo' escludere per alcune di queste tracce, come quella rinvenuta in un campo in zona Gorgonzola (MI) a fine maggio da Alfredo Lissoni, lungo il tratto della metropolitana, la spiegazione naturale (acqua e vento). E se per l'ordigno del 26 sera vi è stato chi ha gia' proposto la tesi del bolide, va altresi' detto che nella notte tra il 28 ed il 29 maggio nel novarese (in una località in linea d'aria non troppo lontano dal "triangolo del Ticino"), un nuovo X-files ha messo in allarme diversi soccorritori autostradali. Secondo quanto riferito da un primo testimone, i fari di un campo sportivo si sarebbero ripetutamente accesi e spenti da soli, al passaggio di un disco volante che proiettava verso terra un fascio di luce tronca e che si è diretto verso Gattinara; nella stessa nottata, all'1.24 in punto, una vicina centrale operativa ha avuto il black out totale degli strumenti ed il riavvio automatico di 4 computer (che non si riavviano mai da soli), come pure la misteriosa messa in funzione di un registratore di linea telefonica per autosoccorso (indagine di Alfredo Lissoni; collaborazione Danilo Tacchino). Nel frattempo, la Provincia Pavese dell'1-6-01 ha dedicato ancora un pezzo agli avvistamenti. Ricordiamo inoltre il sito del CUN Milano e provincia, curato dal nostro Gigi Barone, con gli enigmi di Remondo': http://members.tripod.com/~ufocun/pero.html. da La Provincia Pavese: «Gli Ufo? Sono atterrati a Remondò» - Nei campi compaiono strane forme circolari difficili da spiegare come fenomeni naturali - Dopo gli avvistamenti in tutta la Lomellina ecco le foto scattate alla presunta "pista" per i dischi volanti - di Stefano Romano. Dopo gli avvistamenti, le foto dell'atterraggio: secondo il Centro ufologico nazionale si tratta della prova che qualcosa è davvero sceso dal cielo nei campi attorno a Remondò. Le foto, scattate dagli stessi testimoni che hanno segnalato al Centro l'avvistamento di oggetti volanti non identificati, mostrano tracce regolari e "inspiegabili" lasciate in mezzo al grano dall'atterraggio, dicono, di un Ufo. Le foto arrivano dopo la segnalazione, nei giorni scorsi, di diversi avvistamenti: palle di fuoco nel cielo e bolidi di forma ovale che avrebbero sorvolato tutta la Lomellina. Alfredo Lissoni, il referente regionale lombardo del Centro ufologico nazionale che ha raccolto le segnalazioni e le testimonianze dalla Lomellina, spiega che, in base ad una serie di riscontri e osservazioni, si possono escludere fra le cause degli strani segni nei campi di grano tanto gli eventi naturali, quanto lo scherzo di qualche burlone. E annuncia che le indagini del Centro proseguiranno. «Le foto confermano le prime osservazioni - spiega Lissoni -. In mezzo al campo le spighe sono state schiacciate a formare una sorta di spiazzo ovoidale molto regolare e le spighe, osservate da vicino, sono disidratate e schiacciate a due riprese: prima uno stato e poi il secondo, in maniera sempre molto "ordinata", difficilmente spiegabile facendo ricorso a spiegazioni naturali». Osservando le coltivazioni di frumento in questi giorni di temporali, tuttavia, è normale notare come in molti campi le spighe siano state abbattute e schiacciate da pioggia e vento. «Abbiamo dovuto escludere cause naturali come l'azione combinata di pioggia e vento in campi molto concimato - replica Lissoni -. In effetti questo fenomeno solitamente porta ad una eccessiva crescita delle spighe che si sdraiano, abbattute dai temporali. Ma in diverse zone dei campi, non in una sola area, molto regolare e ben delimitata e dove le spighe sono tutte schiacciate nella stessa direzione. Abbiamo escluso anche l'azione di burloni con rastrelli o di animali che si possono essere rotolati nel campo: non c'erano tracce di passaggio verso un cerchio che si trova proprio nel centro del campo. L'unico sistema per produrre uno spiazzo come quello segnalato e fotografato sarebbe stato quello di planare dall'alto». Lissoni, inoltre, supporta l'ipotesi del possibile "atterraggio" con l'osservazione ravvicinata delle spighe schiacciate. «Osservandole si nota che sono piegate a novanta gradi sui nodi - prosegue -. In casi simili accade spesso, e in Gran Bretagna il fenomeno è noto come "crop circles" (cerchi nel grano N.d.R.). Ma si può notare anche che alcune spighe sono disseccate, altre no. Il che è tipico dell'irraggiamento da parte degli Ufo». Fin qui la testimonianza del responsabile lombardo del Centro ufologico nazionale. Resta da capire se davvero non esiste una spiegazione naturale (o comunque terrestre) al fenomeno". L'ultimo presunto crop è apparso nella notte del 30 maggio vicino alle Ferrovie di Voghera. NUOVA PAGINA CUN LAZIO E' attiva la nuova pagina con le novità, avvistamenti e comunicazioni locali e regionali del CUN Lazio all'indirizzo : http://web.tiscalinet.it/cuntarquinia/com.htm. Collaborazione: Alessandro Sacripanti, CUN Tarquinia. NAZCA IN PERICOLO Dall'Ansa del 2-6-01: "Il complesso delle misteriose 'Linee', disegnate quasi due millenni fa dai membri della civilta' Nazca e scoperte nel Peru' centromeridionale intorno al 1926, soffrono indifese per azioni di varia natura che ne stanno compromettendo la visibilita'. Patrimonio culturale dell'umanita' dall'Unesco dal 1995, si tratta di circa 70 enormi figure, delimitate da un solco profondo 30 centimetri, e visibili solo dal cielo. Fra le piu' famose, il Colibri', il Puma, il Ragno, la Scimmia e il Pellicano (la piu' grande, di 285 metri). L'allarme sul pericolo che corrono e' stato lanciato da Alberto Urbano, direttore regionale dell'Istituto nazionale di cultura del Peru', dopo la pubblicazione sulla stampa di Lima di resoconti riguardanti vere e proprie legioni di 'tombaroli' dilettanti che scavano enormi fosse vicino alle 'Linee' piu' famose, e a quelle piu' antiche nella zona di Palpa. Spinti probabilmente dalla crisi economica, questi cercatori senza scrupoli prendono di mira le tombe della civilta' Nazca (200-600 d.C.) per estrarne oggetti funerari e gioielli da rivendere al mercato nero. I danni cosi' provocati, si aggiungono a numerosi altri di ordine meteorologico (le inondazioni dovute nel 1998 al fenomeno conosciuto come 'El Nino') e materiale (un viavai di autocarri che non esitano ad attraversare le Linee per trasportare il materiale scavato nelle diverse miniere di oro e rame)". LA NASA A CACCIA DI E.T. Dal Giorno del 31-5-01: "La Nasa si prepara a ospitare 'E.T.' Caccia all'alieno che forse non c'è. L'agenzia spaziale americana costruirà un laboratorio da milioni di dollari per analizzare le eventuali forme di vita che saranno raccolte durante la prima missione su Marte. Un compito ingrato, senza nessuna certezza. Creare un laboratorio da milioni di dollari, che nessuno sa come progettare, per ospitare organismi che forse non sopravviveranno, sempre che arrivino sulla Terra da un pianeta dove non c'è certezza che esistano forme di vita... Non è un po' troppo per una manciata di rocce e polvere da Marte? "E' soltanto una questione di prudenza". Così commenta l'ingrato compito John Rummel, responsabile per la Nasa della "difesa planetaria" - un vero "man in black" senza i Ray-Bans e le pistole - incaricato di sistemare nel laboratorio una quarantina di eventuali "forme aliene". Una necessità sempre più impellente, ora che l'Agenzia spaziale considera di portare sulla Terra entro i prossimi dieci anni alcuni campioni prelevati da Marte. Il laboratorio da realizzare dovrà essere a tenuta perfetta, come ogni altra struttura predisposta per contenere microbi che possano essere pericolosi per la Terra, e altrettanto organizzata di ogni centro informatico. Ma bisogna anche decidere quando e come rilasciare i campioni ad altri istituti di ricerca, facendo del futuro laboratorio una sorta di Ellis Island - dove venivano riuniti gli immigrati negli States prima di essere smistati - per gli scienziati interplanetari del microscopio. Servono dunque tante ricerche per mettere a punto la struttura a prova di sicurezza secondo le indicazioni della National Academy of Science, tanto che la Nasa deve cominciare da subito a lavorare perché altrimenti il laboratorio rischia di non essere pronto fino al 2014. "Lo studio dettagliato di questi campioni è indispensabile per rispondere a una delle domande fondamentali sul pianeta rosso: può aver ospitato o no forme primitive di vita?", spiega John Wood, ricercatore dell'Harvard Smithsonians Center for Astrophysics di Cambridge. "E anche se le possibilità di trovare organismi viventi è estremamente ridotta, tuttavia non è pari a zero". Il laboratorio per mettere in quarantena questi campioni dovrà essere diverso da qualsiasi altro mai costruito. E' necessario che sia in grado di isolare la Terra da ogni possibile contaminazione, e nel contempo di mantenere i campioni il più possibile inalterati per non rendere inefficaci gli studi. Ma c'è anche un altro problema da risolvere: di solito nei laboratori che trattano organismi biologici la pressione è mantenuta più bassa che nell'ambiente esterno. Se così non fosse, entrerebbe aria da fuori a portare pericolosi microbi. Ma per mantenere integri i campioni da Marte, nelle stanze dove verranno esaminati la pressione dovrà essere leggermente più alta rispetto a quella normale, per prevenire l'ingresso di polvere o batteri. Coniugare entrambi gli approcci non è mai stato fatto prima d'ora in alcuna struttura. Inoltre il progetto indica regole precise per cedere i campioni ad altri scienziati. Se si tratta di elementi privi di ogni traccia o forma di vita passata o presente, possono essere spediti velocemente ad altri centri di ricerca. Se invece i campioni presentano anche solo ambigui segni di vita, bisognerà sterilizzarli prima di inviarli ad altri laboratori di massima sicurezza. E quando venissero trovate prove certe di forme di vita, allora andrebbe organizzato un livello superiore di ricerca nel laboratorio per stoccarli, maneggiarli e studiarli. Ma bisognerà anche stabilire se i reperti che non rechino segni di vita ne siano davvero privi, oppure se il test risultato negativo non sia stato in grado di riconoscere organismi diversi da quelli che gli umani abbiano mai conosciuto sulla Terra. Per evitare sommosse popolari quando si comincerà a selezionare il luogo dove erigere il laboratorio, la Nasa considera di sistemarlo vicino al Center for Disease Control di Atlanta, alle strutture di ricerca dell'Università del Texas a Galveston oppure al Centro per lo studio delle malattie infettive dell'Esercito americano. Tra due settimane si cominceranno a stendere le linee guida della ricerca scientifica per testare, conservare e distribuire i campioni. Il piano completo dovrebbe essere pronto entro il 2004". LA FRANCIA CONTRO LE SETTE Dal Giorno del 31-5-01: "Giro di vite del governo francese contro la dilagante piaga delle sette. Il parlamento ha adottato una legge che reprime pesantemente tali organizzazioni e i loro guru, e che - secondo i promotori - è la prima in Europa se non nel mondo. Per le chiese cattolica e protestante, che hanno espresso forti riserve, può essere però un'arma a doppio taglio. La legge, approvata all'unanimità meno un voto contrario di un deputato di Democrazia Liberale, permette lo scioglimento delle sette condannate da un tribunale per attentato alle persone, esercizio illegale della medicina e della farmacia, pubblicità menzognera e frode. La prima 'vittima' potrebbe essere la chiesa di Scientologia (parecchi responsabili sono stati già condannati) che ha già gridato allo scandalo «dell'ateismo di stato». Il punto più delicato, e contestato da esponenti cattolici e protestanti, riguarda il delitto «di abuso fraudolento dello stato di ignoranza o debolezza di persone vulnerabili, inferme, in stato di sudditanza psicologica o fisica, al punto di indurle ad un'azione o ad un'astensione che le danneggi gravemente». Una pena di tre anni di carcere e circa 800 milioni di lire di multa è prevista per tale delitto, che nella formulazione del testo definitivo ha sostituito quello di 'manipolazione mentale' contro il quale c'era stata una levata di scudi. «Rischiava di danneggiare le libertà fondamentali», ha detto il ministro della giustizia Marylise Lebranchu. Ma per le Chiese non basta. La definizione del colpevole resta troppo vaga, secondo Mons. Jean Vernette, rappresentante della Conferenza episcopale in Francia. «Il giudice non avrà a disposizione criteri obiettivi, dovrà valutare le scelte di vita delle persone secondo criteri che possono variare», ha detto. Il rischio di interpretazioni personali dei giudici era stato sottolineato anche nei giorni scorsi in una preoccupata lettera scritta in comune al premier Lionel Jospin dal presidente dei vescovi di Francia, il cardinale Billè, e quello della Federazione protestante, il pastore Clermont. Una singolare alleanza. La preoccupazione principale della chiesa cattolica riguarda le vocazioni, cioè chi sceglie di vivere in un'ordine religioso, con il voto d'obbedienza, castità, digiuno. «La persona che farà una scelta del genere, potrà essere considerata manipolata, il suo consenso non avrà valore», dice Vernette. La Chiesa, che ha ammesso recentemente «derive settarie» al suo interno, è nel mirino di associazioni di famiglie cattoliche che hanno scritto ai vescovi per denunciare le «forti pressioni morali» esercitate in certi «ritiri» o durante le «confessioni». Le modalità usate da alcune comunità cattoliche emergenti, come quella delle «Soeurs mariales d'Israel et de Saint-Jean» per avvicinare i giovani alla religione sono state spesso denunciate dalle famiglie. SPEDIZIONE ITALIANA AD HESSDALEN Dall'Ansa del 31-5-01: "Per tre settimane una spedizione del Cnr di Bologna studiera' il mistero di Hessdalen, una valle a 80 chilometri a sud di Trondheim, nella parte centrale della Norvegia meridionale, nella quale da anni si registrano fenomeni luminosi anomali, tuttora inspiegati. Le 'luci' avvistate appaiono come plasmi a struttura prevalentemente sferoidale e dalle caratteristiche di grande potenza luminosa e, al contempo, di grande durata. Il primo monitoraggio strumentale fu effettuato nel 1984 utilizzando un osservatorio automatico dotato in particolare di una avanzata videocamera e di un sofisticato radar. Oltre a ripetere le misure radio fatte gia' lo scorso anno, il progetto 'Embla'' tentera' anche di acquisire dati ottici. Dal dicembre del 1981 nelle zone attorno alla valle di Hessdalen vennero anche segnalate centinaia di osservazioni Ufo e l' esercito norvegese mando' addirittura due ufficiali a indagare. Ma i risultati delle prime analisi suggerirono anche altre spiegazioni di un fenomeno luminoso che si verifica con una considerevole periodicita' giornaliera e che tende ad apparire in concomitanza con perturbazioni magnetiche. Al momento viene avanzata l' ipotesi - da confermare - che il fenomeno luminoso di Hessdalen sia dovuto alla ionizzazione atmosferica innescata dall'attivita' solare, con conseguente formazione di plasmoidi radianti in un'ampia finestra di lunghezza d'onda con caratteristiche autonome di emissione radio e di campo magnetico". Collaborazione: Massimo S. ANOS LUZ E' nato un nuovo sito Internet, dedicato alle scienze di frontiera ed a cura di Años Luz; all'URL http://aluz.es.fm troverete notizie, articoli, foto, chat e molto altro materiale su UFO, scienza, parascienze, esoterismo, mondo alternativo. Collaborazione: José Antonio Roldán, noterrestre@eresmas.com. Per contattare il CUN o segnalare avvistamenti UFO: vladimiro@cun-italia.net, retecun@tiscalinet.it La Rete - aperiodico telematico realizzato da Alfredo Lissoni in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale; anno 4 n. 376 2-6-2001.