La Rete 377 Martedi' 5 giugno 2001 Bollettino aperiodico informativo del Centro Ufologico Nazionale http://www.cun-italia.net UFO a Treviso e Bergamo - Ondata pavese - Siti - Cuasso al Monte. ANCORA UFO IN ITALIA Nuovi avvistamenti UFO. Giorgia ci scrive: "Abito in provincia di Treviso. Il 31-5-01, sera, mi trovavo in macchina davanti casa quando improvvisamente sullo sfondo di un cielo molto coperto ho visto una luce piccola come una stella cominciare a muoversi velocissima verso la mia sinistra, ha fatto una inversione a "U" ed e' sparita .Ho forse visto un UFO, oppure ero ubriaca senza bere?". Collaborazione: Vladimiro Bibolotti. ...ED IN TV, A TREVIGLIO E si parlerà di avvistamenti ufo nella bergamasca giovedi' 7 giugno, nel corso della trasmissione "Affabilmente con...", in onda su Studio TV1 Treviglio. Ospiti della trasmissione, che andra' in onda alle 16.30 ed in replica all'1.40 della notte e condotta dalla signora Sanna, saranno Alfredo Lissoni, addetto stampa del CUN e Stefania Genovese, la prima studentessa ad essersi laureata in filosofia alla statale di Milano con una tesi sugli ufo, di approccio sociopsicologico e dal titolo "la costruzione del mito ufo". Credente lui, piu' scettica lei, i due ufologi si daranno battaglia, dati alla mano, nel corso della trasmissione, durante la quale verranno presentati foto e filmati, ed i piu' recenti casi bergamaschi. Secondo gli ufologi CUN, 78 sono i casi meglio registrati nella bergamasca dal 1942 ad oggi (il primo caso tra Bergamo e Seriate); gli ufo sono apparsi come luci nel cielo 55 volte; 14 come dischi metallici; 2 volte come sigari; 2 ovali; 2 con cupola; 1 volta a piramide, 1 a tenaglia, 1 a disco con doppia gobba; una volta in formazione ed una volta emananti un fascio di luce. Sono stati fotografati una volta e filmati due: il 10 gennaio 1998 su Cerete, da un cameraman di Antenna 2 di Clusone, allertato telefonicamente da un ragazzo; ed in seguito il 13 febbraio. La luce, notata da Clusone da diverse persone alle ore 18.30, venne segnalata da una ragazza che dall'agro di Rovetta pote' osservarla con un cannocchiale, descrivendola a forma di diamante. In un caso gli ufo apparvero in formazione, in due zigzagavano; due volte si mosse la forza pubblica e due volte furono segnalati dal controllo radar di Linate; per tre volte lasciarono tracce a terra: il 22 ottobre 1973 a Chignolo d'isola, in un campo di mais (accorsero anche i carabinieri). In un solo episodio vi fu chi segnalò un umanoide: il 30 dicembre 1954 venne visto uno strano essere in tuta a Sommaprada di Clusone. I casi più eclatanti? Il 3 dicembre 1954 diversi avieri e la torre di controllo di Orio Al Serio notarono un "cappello allungato" che sorvolava l'aeroporto; e nel settembre del 1973, di sera, un disco volante sorvolò la Città Alta, sopra il seminario. Intervenne la questura. L'ONDATA PAVESE TRA LE POLEMICHE Una miriade di polemiche ha sollevato il caso del Ticino, dopo che il Cicap, come da copione, è intervenuto (ma solo sulla stampa, sul campo - in tutti i sensi - non s'e' visto nessuno) per ridimensionare a proprio modo il caso. Daniele Dellerba, webmaster ARUP, ha commentato: "Su La Provincia Pavese Garlaschelli sostiene che basta un bastone e una corda per fare un cerchio. Potrebbe essere, peccato che i cerchi a Remondo' che abbiamo visto ieri siano secchi per non dire quasi combusti, hanno usato una corda di fuoco?". Ed in data 3 giugno Javelina commenta: "Come da file allegato oggi 3 giugno 2001 su La Provincia Pavese è apparsa la risposta del CICAP riguardo l'articolo di ieri su alcuni cerchi nel GRANO apparsi in Lomellina. Per la prima volta devo prendere le difese del sig. Lissoni. Credo che qualcuno parli senza essere stato sul posto visto che il cerchio NON E' IN UN CAMPO DI GRANO quindi non parliamo sempre senza nozione di causa. Il sottoscritto ha potuto vedere delle spighe di grano prelevate da uno dei famosi crop circles piegate in 2 punti con angoli di 90 gradi e vorrei sapere come si fa ad ottenere questo camminandoci sopra. Per metterla sul ridicolo mi viene da dire al sig. che parla nell'articolo CHE NE SAI TU DI UN CAMPO DI GRANO? Vorrei che questi personaggi si occupassero solo di maghi e stregoni veggenti e fantasmi e lasciassero l'UFOLOGIA a chi come ad esempio il sig. Lissoni fa da molto tempo; non che io lo voglia difendere visto che ci siamo scontrati qualche tempo fa sempre sul caso del Ticino. ma quando ci vuole ci vuole. E' strano che all'interno di questo campo ad esempio le piante esterne siano verdi e quelle all'interno siano bruciacchiate. Mi auguro che i signori del CICAP non abbiano pagato il biglietto aereo a i famosi vecchietti inglesi per venire a Vigevano a farci i cerchi nel grano!!!!!!! E mi auguro sempre che i signori sopra citati non abbiano speso capitali x fornire sempre ai 2 vecchietti 1 zaino jet x non lasciare tracce nel terreno. Sarà mia preoccupazione informarmi presso le concessionarie di automobili di Vigevano se qualcuno di loro abbia pagato i soliti 2 vecchietti x fare 1 scampagnata pubblicitaria. Gradirei sempre se i sig. del CICAP sono disposti a visionare le spighe calpestate dal loro esperto se sono piegate in 2 punti a 90 gradi e senza rotture. Attendo vostra risposta sempre se non siete in giro a fare qualche scampagnata nella mia zona con i 2 vecchietti. Distinti saluti al CICAP e ai 2 vecchietti". E l'articolo su La Provincia Pavese del 3-6-01 (http://www.laprovinciapavese.kataweb.it/provinciapavese/arch_03/vigevano/lomellina/pv401.htm): "Vi spiego come si fa atterrare un Ufo - Luigi Garlaschelli racconta come costruire un "cerchio nel grano" - I DISCHI VOLANTI A REMONDO' - di Stefano Romano - Il fenomeno dei "cerchi nel grano" esiste e non è il risultato di eventi naturali. Ma Luigi Garlaschelli, docente e componente del Cicap, il centro di controllo sui fenomeni paranormali, è sicuro che a Remondò sia andato in scena soltanto lo scherzo di qualche bontempone. Il centro ufologico nazionale nei giorni scorsi aveva segnalato diversi avvistamenti di oggetti volanti non identificati nei cieli della Lomellina, e l'altro giorno aveva fornito anche quelle che ritiene prove di un presunto atterraggio in un campo di grano: le foto di impronte ovoidali tra le spighe, di forma estremamente regolare, isolate senza che siano visibili tracce di ingresso, e con le spighe schiacciate a terra in modo da escludere l'effetto di un temporale. «Gli addetti ai lavori le chiamano "crop circles" - spiega Garlaschelli -. Sono state segnalate la prima volta circa 15 anni fa in una zona ben delimitata della Gran Bretagna, nel sud dell'Inghilterra. Effettivamente hanno un aspetto e presentano caratteristiche difficilmente spiegabili con fenomeni naturali». Possono essere davvero il segno dell'atterraggio di un Ufo, allora? «Ma per carità - sorride Garlaschelli -. Poco tempo dopo le prime segnalazioni, due pensionati inglesi avevano confessato di essere stati gli autori dei cerchi nel grano: volevano fare uno scherzo ad un amico. Ma gli ufologi non se ne sono mai fatti una ragione: sostengono ancora oggi che i cerchi "umani" sono meno belli di quelli extraterrestri. Differenze, in realtà, non esistono». Lo stesso Garlaschelli, un paio d'anni fa, ha condotto un esperimento in un campo di grano nei pressi di Pavia riproducendo un "crop circle". Ma davvero è così facile farne uno? «Difficile non è - spiega Garlaschelli -. Basta fissare un paletto nel terreno, legarci una fune e poi abbattere le spighe: è come usare un compasso per fare un cerchio perfetto. Certo, i "crop circle" che ho fatto io non sono belli e perfetti come quelli dei "professionisti". Con un po' di pratica, però...». Scusi, come sarebbe a dire "professionisti"? Vuol dire che c'è gente che passa il tempo a progettare e realizzare dei disegni che fanno pensare ad atterraggi extraterrestri? «In Inghilterra ne fanno di bellissimi - aggiunge Garlaschelli -. Ultimamente una casa automobilistica ne ha perfino ordinato uno a forma di auto per una campagna pubblicitaria». E gli ufologi che dicono? «Continuano a dire che i cerchi fatti dagli uomini sono diversi rispetto a quelli risultato degli atterraggi. Non si sono fermati nemmeno quando una rivista inglese ha chiamato un ufologo a certificare un "crop circle" che, in realtà, era stato fatto poche ore prima. L'ufologo non si è arreso nemmeno di fronte alle foto dei ragazzi che lavoravano di filo e rastrelli». Un ultimo dubbio: gli ufologi sostengono che attorno ai cerchi nel grano non si trovano tracce. Come si fa a raggiungere il centro di un campo di grano senza lasciare tracce? «Non mi pare difficile: chiunque abbia provato a farlo si è reso conto che basta mettere i pedi nei solchi tra le spighe, che naturalmente oggi sono seminate a macchina e in quindi in maniera assai regolare". E la replica di Lissoni al giornalista Romano (a mo' di articolo): "Seguo da anni il fenomeno dei cerchi inglesi, raccogliendo campioni (spighe piegate, terra e sassi irraggiati) e documentazione videofotografica; indubbiamente è vero che una parte delle figure nei campi inglesi possano essere create artificialmente (pur se in maniera relativamente rozza) con corde e bastoni o con altre tecniche (gli ufologi ritengono che un buon 90 per cento di quelle formazioni siano fasulle), ma c'e una profonda differenza tra i campi italiani e quelli inglesi. Questi ultimi sono seminati in maniera tale da lasciare dei camminamenti tra le file di spighe; in quelli italiani grano e frumento sono compatti e chiunque entrasse in un campo, lascerebbe tracce evidenti di spighe abbattute e calpestate. A Remondò ciò non è successo; come si vede anche dalla foto precedentemente pubblicata da La Provincia Pavese, la traccia ovoidale si trovava perfettamente al centro di un campo intatto; non vi era segno del passaggio di alcuno; è stato proprio questo che ha spinto il CUN a considerare con attenzione il caso, rispetto a tutta una serie di altre tracce apparse tra Milano (Gorgonzola, 24 maggio, accanto ai binari della metropolitana) e Pavia e presumibilmente attribuibili all'azione combinata del vento e dei violenti scrosci temporaleschi delle ultime settimane. Nel frattempo le segnalazioni continuano ad arrivare al Centro Ufologico Nazionale, che sta progettando una serie di appostamenti notturni sul Ticino. Nella notte del 30 maggio un altro "segno" nell'erba è stato rinvenuto accanto alla Ferrovia di Voghera. A detta del testimone, eventi di questo genere si erano già verificati tra il 1997 ed il 1998. E sempre gli UFO sono stati visti da Pavia nella notte tra il 28 ed il 29 maggio. Provenivano da Gattinara nel novarese, secondo quanto ha potuto ricostruire il CUN, che ha raccolto la testimonianza di un soccorritore autostradale che ha visto spegnersi e riaccendersi improvvisamente i riflettori di un campo sportivo, sorvolato da "un disco luminoso che proiettava verso terra un fascio di luce tronca" (lo stesso fascio con cui si disegnano i crop circles?); nella stessa nottata, all'1.24 in punto, una vicina centrale operativa ha registrato, al passaggio dell'UFO, il black out totale degli strumenti ed il riavvio automatico dei computer e dei registratori telefonici. "Ma su tutto ciò non possiamo ancora esprimere un parere", tende a precisare Lissoni, "in quanto le indagini sono ancora in corso". Il mistero dunque continua". Intanto l'USAC ha annunziato la preparazione di una spedizione investigativa; il Cicap si dice disponibile a fare altrettanto (meglio tardi che mai). Collaborazione: Daniele Dellerba; Javelina; Sebastiano Di Gennaro; Arup forum. IN RETE E SITI Nuove immagini dalla Nasa (http://www.msss.com/mars_images/moc/extended_may2001/face/index.html ) ancora diverse, sulla presunta "faccia" nella piana di Cydonia; il S.I.C.I.S. ha pubblicato una rubrica in collaborazione con La Rete, dedicata alle notizie più interessanti. Le potete trovare sotto il canale "disinformazione" nella home page, www.disinformazione.it. Cambia URL il sito CUN Milano e provincia: http://web.tiscali.it/lareteufo/111pero.htm. LE HESSDALEN ITALIANE Da "La Prealpina" del 30 maggio 2001: "Quando gli Ufo apparivano e volteggiavano nel cielo di Cuasso al Monte - Gruppo di esperti sta studiano a Hessdalen in Norvegia un fenomeno analogo a quello registratosi in Valceresio - Sul finire degli anni 70 e all'inizio degli anni 80, gli Ufo avevano privilegiato con le loro apparizioni Cuasso al Monte, tanto da richiamarvi l'attenzione della stampa nazionale. Esauritosi l'interesse per il fenomeno da parte dei media e non attivandosi quello delle istituzioni, quegli oggetti volanti non identificati hanno pensato bene di trasferirsi in Norvegia, nella località di Hessdalen, dove ' era il dicembre 1981 - hanno avuto miglior fortuna. Là infatti, per studiare il fenomeno, si sono recate nel tempo varie spedizioni scientifiche provenienti da diverse parti del mondo e, lo scorso anno, anche esperti italiani del Consiglio nazionale delle ricerche. A raccontare quanto avviene ad Hessdalen è il numero di giugno del mensile "La macchina del tempo" (di cui è direttore editoriale Alessandro Cecchi Paone) che non trascura altre località teatro degli stessi fenomeni, sottolineando come Cuasso al Monte sia "già da anni" nota per gli avvistamenti ufologici. A Hessdalen, un borgo di 200 abitanti a sud-est di Trondheim, i globi luminosi e colorati che appaiono in continuazione da un ventennio, fanno evoluzioni, si bloccano, rimangono immobili, ripartono: come successe appunto a Cuasso al Monte il 13 dicembre 1983. Con la differenza che a Hessdalen, nel 1984, si diede vita a una prima campagna di osservazione, durata 40 giorni, che permise di constatare la realta' del fenomeno, rilevato dagli strumenti e sensibile all'invio di raggi laser. Ma anche a Cuasso al Monte gli avvistamenti furono registrati, seppure tra l'indifferenza generale: a riprenderne le immagini fu il professor Giuseppe Ambrosini, perito di tribunale ed esperto in fotografia scientifica. Le foto riprese, guarda caso, sono simili a quelle scattate in Norvegia. Nemo propheta in patria, verrebbe da commentare. Se gli esperti del Cnr considerano i globi luminosi di Hessdalen un fenomeno fisico tutto da studiare (si recheranno nuovamente sul posto nei prossimi mesi con altre attrezzature), gli ufologi mettono in conto anche altre possibili spiegazioni, alieni provenienti dall'iperspazio compresi. Si dà comunque il caso che quando si cominciò a parlare di Hessdalen, si disse anche che gli oggetti luminosi interagivano con soggetti telepatici. Proprio come era avvenuto a Cuasso al Monte, dove più di una volta gli Ufo apparvero su richiesta di una medium e furono fotografati. Articolo di Antonio Di Gaetano. Per contattare il CUN o segnalare avvistamenti UFO: vladimiro@cun-italia.net, retecun@tiscalinet.it La Rete - aperiodico telematico realizzato da Alfredo Lissoni in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale; anno 4 n. 377 5-6-2001.