La Rete 388 Giovedì 19 luglio 2001 Bollettino aperiodico informativo del Centro Ufologico Nazionale http://www.cun-italia.net Enigma - Archeologia cristiana - Gli scettici copiano Bauval - Hessdalen. NASCE ENIGMA, LA ML UFOLOGICO-SCIENTIFICA E' nata ENIGMA, la comunità virtuale che ti mette in contatto con il mondo dell'ufologia e della scienza di frontiera. Nata da una iniziativa della Sezione Fiorentina del CUN (Centro Ufologico Nazionale), ENIGMA è stata ideata per mettere in comunicazione tutti gli appassionati ed i ricercatori ufologici italiani e per affrontare in maniera seria e scientifica una tematica che sfugge ancora alla nostra comprensione. ENIGMA è un organo informativo aperiodico e senza fini di lucro, oltre che un'area di dibattito per tutti gli iscritti. La discussione al suo interno è libera e permette uno scambio di informazioni senza vincoli. ENIGMA vorrebbe diventare uno strumento utile per tutti i ricercatori ufologici impegnati in una seria e sistematica ricerca scientifica sul fenomeno. ENIGMA vi informerà inoltre su: gli incontri, i gossip, l'archeologia misteriosa, il cover up, le verità nascoste. Enrico Baccarini, CUN -Sezione di Firenze-, Casella Postale 4070 - Firenze, 50100 Italia URL : www.ecn.org/cunfi, E-mail : cunfi@ecn.org. enigma@domeus.it. Iscriviti a questa comunità inviando una eMail vuota a enigma-subscribe@domeus.it. Cancellati da questa comunità inviando una eMail vuota a enigma-unsubscribe@domeus.it. URL dell'homepage della comunità http://www.domeus.it/groups/enigma. RESTI CHIESA CRISTIANA IN EGITTO Dall'ANSA del 18-7-01. "I resti di una chiesa cristiana risalente al quarto-quinto secolo dopo Cristo sono stati scoperti sulla costa nord dell'Egitto, non lontano dall'abitato di Marsa Matruh, in località El Sawaqi El Baharia. Il ritrovamento - secondo gli esperti - conferma la notizia di insediamenti sulla costa da parte di cristiani che sfuggivano alle persecuzioni. Le tracce portate alla luce indicano la presenza di dodici ambienti, di dimensioni diverse, e di una grande sala che collegava le dodici entrate. La missione, guidata dall'archeologo egiziano Adel El Saed Yussef, ha anche recuperato vasi in ceramica con incisioni e disegni della 'corona di spine' di Gesù Cristo". TRA ARCHEOLOGIA E ASTRONOMIA Da Tutto Scienze - La Stampa, 18-7-01. "La forma delle piramidi egizie fu ispirata da una meteorite? Giordano Cevolani (*) - I faraoni usavano le loro piramidi come trampolino di lancio per l'aldilà? E' l'ipotesi (non nuova) ventilata da scienziati inglesi che vedono nelle piramidi egizie simboliche scalinate verso le stelle. Ma per gli stessi studiosi - ed è questa la novità - l'ispirazione di questi colossali monumenti potrebbe essere venuta addirittura dallo spazio, più precisamente dalla forma di una meteorite. Toby Wilkinson, egittologo dell'Università di Cambridge, è convinto che dalla forma e orientazione delle piramidi (che puntano a nord), nonché dall'indicazione dei beni utilizzati per finanziare i culti funerari, i faraoni considerassero le loro costruzioni dei veri trampolini di lancio per il loro viaggio tra le stelle dopo la vita terrena. E' un dato di fatto che tutte le piramidi puntano verso le stelle circumpolari. Il loro corridoio d'entrata veniva costruito ad un angolo di 26-27 gradi rispetto al Nord e portava direttamente al sarcofago del faraone in modo da rendergli più agevole l'ascesa alle stelle immortali, che lo avrebbero protetto, incorporato nel loro ciclo eterno, impedendone la dissoluzione nel mondo terreno. Queste stelle sono una metafora ricorrente per chi guarda all'aldilà. Ruotando attorno al polo, sono «immortali» (gli Egizi le definirono "le Indistruttibili"), e sono la destinazione ideale per l'anima del faraone. Ci sono molte testimonianze al riguardo. Una piramide veniva chiamata in modo esplicito "la scintillante" e un'altra "la Piramide che è una stella". Dalla prima dinastia in poi (cioè molto prima che le piramidi venissero costruite), i faraoni impegnavano interi patrimoni per le loro tombe. Uno dei faraoni veniva chiamato «Horus (cioè il re) che sorge come una stella». Per via della precessione degli equinozi, quando il faraone Chufu (più noto come Cheope) fece costruire la sua piramide, questa non era orientata verso la stella Polare ma verso la stella Alfa Draconis (Thuban), un'altra stella circumpolare. Le piramidi della quarta dinastia - la Grande Piramide e quelle dell'altopiano di Giza - sono le più imponenti e sono tutte orientate a nord con grande precisione. Potevano essere state modellate su qualche forma astrale? E in caso affermativo, che cosa può assomigliare a una stella in tre dimensioni? Una meteorite: potrebbe essere la risposta. Del resto abbiamo notizia che una pietra caduta dal cielo e andata persa nel tempo è stata a lungo venerata nel tempio di Eliopoli sotto la quarta dinastia. Era conosciuta come la Pietra di Benben e veniva rappresentata nelle iscrizioni a forma conica o piramidale. Non è un caso che il termine usato dagli egizi per indicare la pietra di testa di una piramide fosse "benbenet" o "piccolo benben" e che l'alto sacerdote a Eliopoli veniva citato come "il sommo osservatore", un titolo di chiara assonanza astronomica. La Pietra di Benben era quindi una meteorite? Bauval, Gilbert e Hancock la pensano così. In molti testi leggiamo che spesso le meteoriti raccolte al suolo hanno un orientamento più o meno pronunciato che richiama la forma della piramide o del cono (per questo vengono definite meteoriti "orientate"). La loro parte terminale è resa acuminata dall'attraversamento dell'atmosfera: per l'attrito aerodinamico, la punta conica che perfora più facilmente l'atmosfera. Anche il ferro di origine extraterrestre fu il primo conosciuto e venerato dall'uomo. Nella «Guida sulle meteoriti metalliche» di Vagn Buchwald, è riportato un elenco di 26 meteoriti ferrose venerate dai popoli primitivi. Il ferro meteoritico ricorre spesso nelle testimonianze di alcuni popoli indoeuropei dove la parola ferro è equivalente a cielo. Nell'antichità, il ferro è "metallo dal cielo" presso gli Egizi, "sideros" (oggetto celeste) presso i Greci, "sidus" (stella) presso i Romani, a riprova della grande considerazione dei popoli antichi per questi corpi cosmici. Ancor oggi la meteorite ferrosa si chiama in linguaggio tecnico "siderite". In alcuni geroglifici dell'antico Egitto, si parla di un "ferro celeste" e altre testimonianze riferiscono di meteoriti rinvenute in tombe egizie e precolombiane, avvolte in bende, come se fossero imbalsamate. (*)CNR-ISAO, Bologna. Nota della Redazione: toh, le riviste scientifiche ora fanno proprie le tesi di scrittori "eretici" come Bauval? Collaborazione: Gildo Persone'. MISSIONE HESSDALEN Riceviamo e pubblichiamo: "A pochi giorno dalla partenza della Missione 2001 ad Hessdalen, capita di leggere un po' ovunque delle auto-assunzioni di coinvolgimento. Per evitare la diffusione di notizie non esatte, esagerate, strumentali ed altro, il Comitato Italiano per il Progetto Hessdalen precisa: a) la raccolta di fondi non ha conosciuto confini di sorta. Abbiamo accettato liberi contributi da privati ed associazioni, anche ufologiche. b) Il Comitato non percepisce alcuna differenza tra il contributo del singolo e quello di associazioni, tra quello della struttura istituzionale e quello di una struttura commerciale, pubblica o privata. Poiche' cio' che muove lo spirito del Comitato e' FARE ricerca, pur avendo deciso di rendere noto l'elenco dei contributori, non rivelera' l'entita' dei contributi per ogni singolo partecipante alla raccolta di fondi. c) Ringraziamo chiunque abbia partecipato all'impresa, sia concretamente che moralmente, ma riteniamo NON vincolante alcun contributo, da qualsiasi parte esso provenga e di qualsiasi genere esso sia stato. d) Il Comitato e' programmaticamente ed economicamente una entita' autonoma ed indipendente. Composto da 9 promotori (R.Cabassi, N.Conti, R.Labanti, M.Morini, M.Orlandi, M.iraccini, R.Raffaelli, M.Silvestri e A.Zabini) ha come direttore scientifico Massimo Teodorani. La Missione di quest'anno ha come obiettivo principale il rilevamento ottico dei Fenomeni Luminosi in Atmosfera. Come l'anno scorso, il Comitato collabora a pieno titolo con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto di Radioastronomia - Østfold University College, Progetto EMBLA. Fanno parte della Missione 2001 Massimo Teodorani (P.I.), Simona Righini, Andrea Cremonini e Flavio Gori. La missione si congiungera', nel corso delle quattro settimane di durata, con Stelio Montebugnoli e Jader Monari, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, IRA. In Norvegia, ad attendere il Team Italiano, Erling Strand e Bjørn G. Hauge, dell'Østfold University College. Gli sponsorizzatori ufficiali appaiono nella Home Page http://www.itacomm.net/PH mentre l'elenco di chi ha voluto partecipare con contributi economici, sara' comunicato al momento della partenza della missione. Con preghiera di girarlo eventualmente su ML che stanno trattando l'argomento Cordiali saluti, Renzo Cabassi info@itacomm.net, tel/fax 051 239088 - 051 222808 - mobile 348 4015147 - GSM/FAX 348 4057216. Commissione Fenomeni Luminosi in Atmosfera http://www.itacomm.net Comitato Italiano per il 'Project Hessdalen' http://www.itacomm.net/PH. Per contattare il CUN o segnalare avvistamenti UFO: vladimiro@cun-italia.net, retecun@tiscalinet.it La Rete è una webzine in collaborazione con "Area 51", il programma radiofonico in onda su Radio K ogni lunedì e martedì alle ore 22.30. Conducono Costantino Lamberti e Marco Guarisco (CUN Como). FM 91.950 Svizzera, Piemonte, milanese; 92.00, 89.400. 100.100 e 100.400 comasco, 92.100 e 100.700 lecchese, 91.150, 101.700 Bergamo e Brianza. La Rete - aperiodico telematico realizzato da Alfredo Lissoni in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale; anno 4 n. 388 19-7-2001.