La Rete 407 Domenica 19 agosto 2001 Bollettino aperiodico informativo del Centro Ufologico Nazionale http://www.cun-italia.net UFO in Svizzera, Triveneto, Torino - Nuovi pianeti. UFO IN SVIZZERA Gianco Scolari dello svizzero CSU (www.csu.ch) ci informa dell'apparizione di "una luce strana vista il 1° agosto ad Ascona da diverse persone", sono poi seguiti altri 4 o 5 fenomeni anomali nelle ultime due settimane. ED ANCHE NEL TRIVENETO La dottoressa Paola ci segnala il seguente articolo apparso su "La Tribuna di Treviso" il 18 agosto: "X-files trevigiano. Un'altra storia di avvistamenti degna dell'omonima serie televisiva. E' accaduto qualche sera fa a Quinto. Cristian Straccia, 21 anni, racconta quel che ha visto la sera di Ferragosto: «Una luce chiara a forma di cerchio si muoveva nel cielo. Non era un aereo». Grandi dischi volanti, luci colorate e omini verdi o grigi: sono questi gli ingredienti tipici degli incontri ravvicinati del terzo tipo. E anche stavolta ci siamo andati molto vicini. Come raccontano i protagonisti di questa storia trevigiana. «Improvvisamente il mio amico ha cacciato un urlo - racconta Cristian - pensavo avesse visto un fantasma o fosse morto qualcuno, così sono sceso in tutta fretta. Il mio amico era sulla strada ed esterrefatto mi indicava il cielo. Ho alzato lo sguardo e ho visto chiaramente e distintamente una luce chiara a forma di cerchio senza aloni che si muoveva a scatti, andava avanti velocemente e poi si fermava di scatto, poi riprendeva repentinamente a muoversi e di nuovo si fermava improvvisamente». «Non avevo mai visto niente del genere - aggiunge-. Lì vicino poi c'era un aereo e così abbiamo potuto confrontare la diversità dei movimenti, delle luci e della forma di questo strano oggetto. Non so cosa fosse, ma sono sicuro non si trattasse di un aereo. Il fenomeno è durato un paio di minuti». E' sbalordito Cristian, scuote la testa, allarga le braccia e probabilmente un pensiero gli attraversa la mente: sarò mica matto? A «confortarlo», il latrato ininterrotto dei cani e il gatto che pareva impazzito per tutta la durata del fenomeno. Pare invece che Cristian non sia per niente impazzito. Lo assicura Roberto Doz, per trent'anni pilota militare aeronautico a Padova ed ora colonnello in riserva, nonché insegnante di navigazione aerea. «Si tratta di uno di quei casi che vengono definiti ad alta probabilità. Le sintomatiche di avvistamento ufo ci sono tutte. Le accelerazioni repentine - ci spiega tecnicamente - come le traiettorie ad angolo retto e le fermate improvvise non sono gravitazionali. Mi spiego meglio: qualsiasi oggetto, qualsiasi mezzo terrestre ha un peso e di conseguenza un'inerzia e deve accelerare uniformemente per raggiungere una determinata velocità. E non è assolutamente possibile che compia accelerazioni repentine, blocchi immediati od angoli retti. Questi fenomeni non appartengono all'ambiente gravitazionale. Non è senz'altro un aereo né un meteorite, in gergo tecnico diciamo che rientra nell'ipotesi di avvistamento Ufo». Naturalmente, precisa il colonnello Doz, si parla solo di ipotesi, non c'è certezza su nulla. Lui però qualche certezza, a dire il vero, ce l'ha. Ha infatti in questo campo un'enorme esperienza tecnica e non solo. «Sono stato protagonista di un avvistamento a terra il 13 dicembre del 1985. Se gli avvistamenti fossero avvenuti in volo, sarebbero stati coperti dal segreto d'ufficio e non avrei potuto parlarne. Solo per questo ho potuto invece rendere pubblico ciò che ho visto. Era un oggetto luminoso rettangolare con una fiamma azzurra che faceva da propulsore e effettuava manovre ad angolo retto in varie direzioni». Lo ricorda con molta precisione e da quel momento, pur restando in servizio come pilota presso l'aeronautica, ha cercato di mettere insieme le sue conoscenze tecniche e la sua esperienza personale tenendo anche conferenze a livello internazionale. «Sono stato spesso sbeffeggiato o deriso - conclude impassibile Roberto Doz - ma è una battaglia che coraggiosamente ho voluto portare avanti e continuerò a farlo, perché ci credo». E sulla ml chucara2000: "Mi chiamo Daniel Tenze, ho 17 anni, abito in una villetta in mezzo al bosco, indirizzo Contovello 458, paese che dista circa 10 Km da Trieste, non so se conoscete l'altipiano carsico, comunque Trieste è al livello del mare mentre io abito sull'altipiano, la quale altitudine è 450-500 metri. Non è mia intenzione farvi un ripasso di geografia, voglio soltanto spiegarvi a grandi linee la situazione. I fatti si sono svolti così: io e mio padre eravamo in garage a riparare la mia moto, mio nonno era in casa a guardare la tv mentre mia mamma e la nonna erano sedute sulla sdraio in giardino a chiacchierare con gli occhi al cielo (serata stupenda, il cielo era limpido senza una nuvola, era visibile l'intera volta celeste). Sono all'incirca le 9.30, mentre sono indaffarato sulla moto sento mia mamma e la nonna alzare la voce ma non distinguo le parole, ci bado poco. Finché mia mamma viene a chiamarci e ci dice di correre fuori a vedere una cosa, intanto la nonna era andata a chiamare mio nonno. Ci ritroviamo tutti a guardare una luce del tutto simile ad una stella piuttosto luminosa, sennonché questo oggetto ha attraversato tutto il cielo in meno di un minuto con moto uniforme ma.....udite, udite.....NON RETTILINEO!! andava a zig-zag!!!....mi spiego meglio e un po' più tecnicamente: dunque, l'oggetto in questione aveva forma, dimensione e luminosità paragonabili ad una stella "media"; non saprei calcolarvi velocità ed altitudine, fidatevi che andava molto veloce...faccio questa affermazione perché cerco di rapportarlo ad uno dei tanti aerei che vedo passare...non c'è paragone. Dire che andava a zig zag non è corretto: l'oggetto seguiva una traiettoria lineare (da ovest verso est) ma guardandolo attentamente e seguendo il suo moto tenendo conto di un qualsiasi riferimento si notava chiaramente che aveva dei veloci movimenti trasversali irregolari, nel senso che non seguivano un ritmo o una cadenza regolare. Era privo di scia. Se tutto questo mi ha messo in agitazione...il finale non è stato da meno, infatti la luce si è affievolita sino a scomparire del tutto, questa fase è accaduta fra i 30 ed i 40 gradi sull'orizzonte, la luce da tonda che era (di colore bianco) ha iniziato a schiacciarsi orizzontalmente(virando all'azzurrino) per poi accorciarsi (diventando un puntino quasi rosso) e quindi sparire". Articolo apparso sul "Mattino di Padova": "Incontri ravvicinati a Monselice - Il racconto di due donne «Un Ufo sulle nostre teste» - Incontri ravvicinati nel cielo di Monselice. La testimonianza di due donne, che hanno raccontato di essersi trovate improvvisamente a contatto con un Ufo, è scritta, nero su bianco, in un rapporto dei carabinieri e sarà al centro di una indagine dell'Aeronautica militare. Erano le 23.15 di un tranquillo venerdì sera. Lucia Quitadamo e Udilla Savoldelli, 50 anni la prima, 53 la seconda, entrambe residenti a Monselice, se ne stavano sedute sulla panchina di un piccolo parco del quartiere Marco Polo. Le due donne hanno raccontato di aver visto un'enorme piattaforma metallica avvicinarsi sempre di più, fino a fermarsi a circa 5 metri dalle loro teste. Nessun rumore, forma rettangolare, lati arrotondati, un cerchio di luce in centro con una lucetta rossa nel mezzo. Ieri mattina si sono recati sul luogo dell'avvistamento per un primo sopralluogo i carabinieri della Stazione di Monselice. Ma nei prossimi giorni l'indagine verrà portata avanti dai militari dell'Aeronautica di Padova. Dopo giorni e giorni sotto choc senza riuscire a chiudere occhio durante la notte una di loro si è decisa a parlare, a raccontare quell'incredibile esperienza vissuta nei giardinetti di via Pigafetta, a pochi passi da un capitello con la statua della Madonna. «A un certo punto - racconta Lucia - abbiamo notato in alto un oggetto volante, metallico. All'inizio pensavamo fosse un aereo e aspettavamo che in ogni momento effettuasse una virata e se ne andasse. Invece veniva sempre più verso di noi. Aveva una forma rettangolare, era grandissimo, saranno stati circa 40 metri quadrati. I lati erano arrotondati e aveva numerose luci, una grandissima e luminosa, mentre in mezzo a questa ce n'era una più piccola rossa. La paura è esplosa quando l'oggetto si è fermato sopra le nostre teste, a quattro o cinque metri di altezza. Io sono scappata, mi sono rifugiata dietro la statuetta della Madonna. L'ho abbracciata e allo stesso tempo urlavo, chiamavo Udilla che invece era rimasta come paralizzata sulla panchina. Continuava a fissare quella cosa. Ad un tratto si è alzata, ha fatto qualche passo, fino a portarsi sotto quella piattaforma. La chiamavo ma lei non mi sentiva. Faceva movimenti strani con le braccia e emetteva dei suoni. Io ho insistito nel chiamarla e finalmente è venuta da me, anche lei dietro la Madonna». L'avvistamento è avvenuto alle 23.15 e tutto è durato solamente pochi secondi. «Dopo essersi fermato quell'oggetto enorme si è come moltiplicato - riprende Lucia - Alla fine due cerchi luminosi se ne sono andati in una direzione e un altro di tutti i colori se n'è andato dalla parte opposta. Questione di secondi, non so quanti, mi è impossibile quantificare. Rumore nemmeno uno però, di quello sono sicura. L'unico suono era quello delle mie urla». Nei giorni successivi sembra che evidenti segni fossero stati lasciati sulla cime dei due alberi vicini alla panchina. Foglie bruciate, abbassate e ingiallite. Per le due donne da quel momento è iniziato un vero e proprio calvario. «Ho passato un'intera settimana senza riuscire a dormire lo notte - testimonia ancora Lucia - E ora quando mi trovo a casa da sola, ho paura. Mio marito questa storia non la vuole nemmeno sentire». Alla stessa ora (erano le 23.15) l'oggetto volante è stato visto anche da una terza donna, che stava ad almeno cinquecento metri di distanza dal parco. Era in via Cantarella. «Ero andata a salutare mio figlio - ha raccontato Dorina Cerati - Ho guardato un attimo in cielo e ho visto questo oggetto quadrato. Era stupendo, coloratissimo. Mi sono fermata ad ammirarlo perché aveva dei colori bellissimi: bianco, rosso, giallo, verde...» Mentre ricorda quel momento la donna alza ancora il braccio verso il cielo, con lo sguardo quasi assente, a metà tra lo stupito e l'estasiato. Nel giro di poco tempo il racconto dell'avvistamento è diventato l'argomento più discusso dai residenti di Marco Polo. «Quella sera io era in giardino - ricorda Estelina Pistore, la cui casa si affaccia proprio sul parco in questione - Ho sentito Lucia e poi Udilla urlare. Pensavo fosse un cane o qualcuno che le stava spaventando. Quando ho girato lo sguardo erano tutte e due dietro la statuetta della Madonna». «Sfortunatamente quella sera non c'ero - si rimprovera Remo Natali, che abita poco distante - Penso che se le signore hanno avuto una simile reazione, un motivo ci sia». Segnaliamo in calce il nuovo sito CUN Veneto: http://www.cun-veneto.com E A TORINO Da it.discussioni.ufo: "A Torino nei giorni 13 e 14 agosto io ed un paio di amici abbiamo notato due distinte luci rosse che si muovevano in cielo a distanza l'una dall'altra. Avevano traiettorie alquanto strane...avanti, poi indietro...poi di nuovo avanti...a volte incrociandosi... Questo per circa 10 minuti...e poi si allontanavano abbastanza velocemente scomparendo. Questa cosa si è verificata per due giorni consecutivi...appunto il 13 ed il 14. So che sicuramente si tratterà di satelliti, sonde o quant'altro...ho solo voluto segnalare la cosa che sul momento ci ha molto insospettiti...tutto qua. Saluti. Edward". TROVATI DUE NUOVI PIANETI Dalla stampa Monrif: "Siamo soli nell'Universo? Una delle domande cruciali dell'umanità non ha ancora trovato risposta, ma ci si avvicina sempre di più. Un team di scienziati americani, ha rivelato di avere scoperto un sistema solare "gemello" al nostro. Dall'osservatorio di San Jose, in California, attorno alla stella 47 della costellazione Orsa Maggiore ruotano due grandi pianeti gassosi e altri corpi celesti potrebbero orbitare al loro interno. Il fatto strabiliante che non si era mai incontrato in precedenza è che le orbite di queste due masse sono circolari, proprio come nel nostro sistema. "Di tutte le stelle con attorno dei pianeti che sono state scoperte, questa è quella che si avvicina di più al Sole. Niente è più simile", ha dichiarato Debra Fischer, un astronomo dell'Università di Berkeley che ha preso parte alle ricerche. L'importanza dell'osservazione è incredibile. Ora la scommessa è quella di scoprire se c'è una "Terra bis". Il presupposto dal quale si parte per una simile affermazione è lo studio del sistema solare nel quale viviamo. Giove e Saturno sono i due pianeti di grandi dimensioni che regolano e contengono gli altri più piccoli, come Marte, Venere e la Terra. Proprio su uno di questi si è sviluppata la vita, come potrebbe essersi evoluta su un pianeta gemello in un sistema solare simile. Una delle due masse celesti scoperte ha una grandezza stimata di ¾ quella di Giove, il che rafforza l'ipotesi che ci troviamo davanti a un duplicato del sistema solare. La stella gemella dista "solo" 45 anni luce dalla Terra, che in termini astronomici è una distanza brevissima. Per avere la certezza che altri corpi, uguali alla Terra e contenuti in quella che gli astronomi chiamano "l'orbita della vita", siano presenti nel sistema dell'Orsa Maggiore occorreranno comunque molti altri studi e alcuni anni di osservazioni. Il problema, infatti, deriva dalle ridotte dimensioni dei Pianeti sui quali ci potrebbe essere la vita. L'esplorazione viene condotta in modo indiretto, analizzando la stella di riferimento e gli intervalli di luce che trasmette all'osservatore. Se il pianeta è grande riesce ad oscurarla, se invece è piccolo è assai difficile accorgersi della sua presenza. Per scoprire se esistono altri corpi che ruotano attorno alla stella 47 dell'Orsa Maggiore il gruppo di ricercatori ha proposto di utilizzare un sistema di telescopi spaziali che dovrebbero essere lanciato appositamente al di fuori dell'atmosfera terrestre. "Questa è la sola stella che sembra avere un grosso vuoto nella fascia orbitale dove si suppone che possa esistere l'acqua, l'elemento basilare per la formazione di qualsiasi forma vivente. Occorre andare a fondo della questione", sottolinea Debra Fischer. La ricerca dei sistemi solari in una zona relativamente vicina alla Terra - nell'ordine dei 50 anni luce - è cominciata nel '95. Da allora sono stati scoperti ben 70 sistemi che presentano dei pianeti gravitanti attorno a una stella, ma le loro orbite erano sempre ellittiche. Il forte riscaldamento della superficie accompagnato da un raffreddamento elevato, a seconda della loro distanza, sempre variabile, dalla stella, ne ha escluso fino ad ora qualsiasi possibilità di sviluppo della vita. Il pianeta identificato nell'Orsa Maggiore è diverso. Se qualcuno abitasse il pianeta gemello della Terra e fosse abbastanza evoluto da captare i segnali radio, avrebbe già dovuto ricevere le nostre onde lanciate nello spazio, che si stima abbiano raggiunto un raggio proprio nell'ordine dei 50 anni luce. Per avere un messaggio di risposta, comunque, occorre aspettare altri 45 anni, se l'eventuale alieno ha la possibilità di inviarlo. Nota della Redazione: la notizia è stata data assai fugacemente da alcuni Tg RAI di mezzogiorno, poi più nulla; ripresa dalla stampa cartacea, con l'eccezione del... cattolico L'Avvenire! Per contattare il CUN o segnalare avvistamenti UFO: vladimiro@cun-italia.net, retecun@tiscalinet.it La Rete è una webzine in collaborazione con "Area 51", il programma radiofonico in onda su Radio K ogni lunedì e martedì alle ore 22.30. Conducono Costantino Lamberti e Marco Guarisco (CUN Como). FM 91.950 Svizzera, Piemonte, milanese; 92.00, 89.400. 100.100 e 100.400 comasco, 92.100 e 100.700 lecchese, 91.150, 101.700 Bergamo e Brianza. La Rete - aperiodico telematico realizzato da Alfredo Lissoni in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale; anno 4 n. 407 19-8-2001.