La Rete 418 24 settembre 2001 Bollettino aperiodico informativo del Centro Ufologico Nazionale http://www.cun-italia.net Vita su Marte - Corso di esobiologia e ufologia - Il ritorno dei crop circles. TROVATA VITA SU MARTE Da Il Giornale dell'8-9-01. "Ricercatori ungheresi ritengono di avere scoperto segni di vita (ma si tratterebbe solo di licheni) su Marte dopo avere analizzato 60mila foto inviate dalla sonda Mars Global Surveyor. Le ricerche sono sotto il controllo dell'Agenzia Spaziale Europea. Potrebbe essere la prima volta che viene scoperto un organismo vivente fuori dalla Terra. L'Esa prevede di lanciare una sonda nel 2003". CORSO DI ESOBIOLOGIA Durerà 20 ore il corso di esobiologia "Conoscere la Terra per esplorare il cosmo" iniziato il 18 settembre e con fine per il 20 novembre 2001 e condotto, tra gli altri, dal nostro Giorgio Pattera (poliedrico come sempre). La frequenza del Corso è gratuita per i Soci "Galileo"; chiunque può accedervi, iscrivendosi al Centro; le iscrizioni (per motivi di capienza della Sede) si accettano telefonando al n.° 0521 - 805255 (Pattera), lasciando i dati in segreteria Fra i docenti, Stefano Castelluccio, per la Fisica di frontiera, in data 2/10, 16/10, 30/10, 13/11 (per complessive quattro ore); Claudio Dall'Aglio: "Il fenomeno crop circles" (tre ore): 18/9, 2/10, 9/10; Marco La Rosa, "Paleoastronautica & archeologia misteriosa" (ore 4), 25/9, 16/10, 30/10, 20/11; Stefano Panizza: "Ifologia" (va bene per certe persone che conosciamo...), un'ora, il 23/10. Con particolare rilievo, Giorgio Pattera, "Astronomia e Biologia Chimica e Geologia", "Indagini sul campo e in laboratorio", "Sky-watch e tecniche fotografiche" (ore 5): 18/9, 25/9, 9/10, 23/10, 6/11. Gianluca Viappiani: "UFO e Bibbia", (ore 2), 6/11, 13/11; Cristian Vitali, "Le mutilazioni animali", un'ora il 20/11. Al termine del Corso verrà rilasciato un Attestato di Frequenza che, data la diversificazione degli argomenti, dovrà forzatamente tener conto delle presenze di ciascun iscritto. IL RITORNO DEI CROP CIRCLES Da La Stampa del 28-8-01. "Il mistero dei cerchi nel campo di grano - In Gran Bretagna è apparso il disegno più grande del mondo - Paolo Passarini - corrispondente da Londra. La grande meraviglia è apparsa al momento giusto, al culmine di una grande stagione, una stagione da ricordare. La mattina del 13 agosto un agricoltore attraversava distrattamente i suoi campi vicino ad Alton Barnes, nel Wiltshire, quando ha creduto di avere una visione. Il campo di orzo sulla collinetta chiamata Milk Hill appariva interamente ricamato da un enorme disegno regolare, composto da una miriade di cerchi. Più tardi, precipitatosi sul posto, Stuart Dike ne contò a centinaia, all'interno di un ricamo di 450 metri di diametro. Dike, un "crop circles researcher", un ricercatore specializzato in "cerchi sui campi", non esitò a definire quella di Milk Hill "la più grande formazione del mondo intero". Il suo collega Charles Mallet salutò in Milk Hill "il padre e la madre di tutti i crop circle" e, più ispirato, Mark Fussell vi individuò "il pinnacolo, la vera epitome della perfezione, il paragone di tutti i cerchi". L'apparizione di Milk Hill ha creato comprensibile entusiasmo nella vasta e articolata comunità internazionale degli appassionati dei cerchi, che si estende dalla Germania all'Australia, dagli Stati Uniti alla Russia, dalla Cina al Canada. Oltre che studiosi, vi sono veneratori dei cerchi come espressione di entità superiori (spiriti, alieni, dei) che cercano di mettersi in contatto con "noi", e poi ci sono, ovviamente, gli autori dei cerchi. Questi ultimi hanno un sito, "www.circlemakers.org", e si definiscono degli artisti. La loro arte consiste nel riuscire a fare il cerchio più grande e più bello possibile, senza venire scoperti durante l'esecuzione e riuscendo a far credere che non si tratti di una bufala, cioè di un cerchio di autore umano. I "circlemakers" sono molto diversi dai "writers" metropolitani (che coprono di arabeschi carrozze ferroviarie e ponti), anche se, come loro, fanno arrabbiare. Un agricoltore, Russsel Faulds, che ha scoperto un cerchio nel suo campo di grano di mais vicino a Ipswich pochi giorni dopo Milk Hill, ha inveito contro il "danno criminale" subito. Ma, pur essendo degli artisti, quindi in questo caso dei contraffattori, i "circlemakers" credono a loro volta nei cerchi. Fanno una semplice classifica: ci sono i cerchi "genuini" (quelli eseguiti senza essere scoperti e raffiguranti una figura di un qualche valore simbolico); quelli che diventano "folklore" (cioè attorno ai quali si verifica anche qualche strano fenomeno soprannaturale tale da generare il sospetto che abbiano un'origine sacra); e, infine, quelli veramente "portentosi", cioè di chiara origine soprannaturale. Tra questi figura certamente l"Arecibo Replay", la "risposta di Arecibo", una "formazione" apparsa il 19 agosto presso il telescopio di Chibolton, nell'Hampshire, che, per la corrispondenza dei "pattern" (i modelli del disegno), costituiva certamente la replica degli extraterrestri a un messaggio mandato loro dal radio telescopio di Arecibo, Puerto Rico, il 16 novembre del 1974. Purtroppo giardinieri barbari hanno già rasato l"AreCibo Replay", della quale fortunatamente resta documentazione fotografica. Nel complesso, in questa straordinaria estate, solo in Gran Bretagna, i "circlemakers" hanno contato l'apparizione di un quindicina di formazioni significative dal solstizio d'estate, quando comincia la grande stagione dei cerchi. Ma è stata di grande interesse anche la notizia di una notevole formazione vicino a Hessen, in Germania, la prima assoluta in un campo di orzo in quel paese. Per quanto un po' rozzo nel disegno, viene analizzato anche un cerchio apparso a Sombar, nel nord della ex Jugoslavia. E poi grandi notizie dalla Russia, dove funzionari del governo (Dipartimento delle Situazioni di Emergenza) hanno prontamente interpretato alcuni cerchi recenti, in particolare uno fuori Maikop, nella regione di Krasnodar, come "l'opera di alieni scesi per raccogliere campioni di terra russa". Funzionari attenti. Come i "cerealogisti", del resto, coloro che, dotati spesso di apparecchiature molto sofisticate, passano le notti all'addiaccio per sorvegliare i campi, esaminare i cerchi e distinguere le bufale da quelli "veri". La loro fede nei cerchi è assoluta e non ambigua come quella dei "circlemaker", il cui obbiettivo principale è proprio far abboccare un "cerealogista". Ma i due gruppi sono in realtà legati da un rapporto strettissimo, semplicemente perché gli uni non potrebbero esistere senza gli altri. Entrambi i gruppi sanno distinguere bene un buon cerchio. La tecnica è quella dei frattali, cioè di quelle figure geometriche composte da altre figure geometriche e i cui rapporti interni si mantengono costanti per qualunque dimensione. I "pattern" spesso corrispondono a quella che viene chiamata "geometria esagonale sacra". Insomma figure simboliche, esoteriche, spesso basate sulla Tetractys pitagorica, l'esagono che contiene il mistero della natura universale. Per realizzare queste formazioni, spiega diligentemente un manuale fornito dai "circlemaker", serve un lungo nastro, dei picchetti e un tagliaerba di plastica da giardino. Secondo una stima Milk Hill deve essere stato il frutto di almeno cinque ore di lavoro, durante la notte. Ma ne valeva la pena. Tanta gente, tanti "cerealogisti", adesso hanno un sogno in più. Poco importa che l'incremento delle formazioni questa estate sia forse da attribuire all'apertura dei sentieri di campagna dopo l'epidemia di afta. Fattore contingente. Ed è una volgare insinuazione quella che pretende di smascherare Milk Hill come una trovata pubblicitaria per il prossimo film di Night Shyamalan, l'autore del "Sesto senso", il cui prossimo film, "Signs", sarà proprio sui cerchi. Qui, in fondo, è all'opera un'antica tradizione. Non a caso gran parte delle formazioni appaiono nel Wiltshire, la terra di Stonehenge, dove i druidi facevano cerchi con le pietre già tanti secoli fa per parlare con le divinità celtiche". E su Il Mattino del 31-8: "Se gli extraterrestri "scrivono" sul grano - Gianfranco De Turris. Una volta - si diceva - quando d'estate non succedeva nulla di speciale, i giornalisti s'inventavano avvistamenti di serpenti di mare. Nell'estate del 2001, la prima del terzo millennio, succede qualcosa di diverso: non la pesca di calamari giganti lunghi cinque metri e del peso di ottanta chili nell'Atlantico del Nord, come pure si è visto e letto sui quotidiani il 14 agosto, ma la ricomparsa in grande stile dei "Signori degli Anelli", cioè dei fantomatici autori dei crop circles, il termine si traduce di solito come "cerchi nel grano", ma in realtà è più generico perché crop sta per cereali, e infatti i misteriosi cerchi appaiono nei campi di mais, orzo, erba medica, non solo grano. E poi non si tratta solo di cerchi. E dunque il 13 agosto, ma la notizia e la foto sono rimbalzate solo ora sulla stampa e la televisione italiana, è stato scoperto in un campo d'orzo su una collinetta chiamata Milk Hill di Alton Barnes nello Wiltshire (la contea inglese in cui si trova anche Stonehenge), una complessa figura di 450 metri di diametro formata da centinaia di cerchi. Che significano? Chi li ha fatti? Intanto, come si è potuto vedere nelle immagini televisive a livello del suolo, in apparenza, da questo punto di vista quei cerchi non paiono avere alcun senso; assumono un senso, invece, se si muta ottica e ci si sposta in alto: le foto in prospettiva mostrano una bellissima ruota solare a sei raggi, formata da cerchi via via più grandi o più piccoli, molto regolare e proporzionata nei singoli cerchi e nella forma complessiva. L'enorme figura, la più grande mai realizzata, sarebbe stata eseguita in appena cinque ore nella notte fra il 12 e il 13 agosto da un gruppo di artisti, i Circlemakers, come hanno scritto i giornali? Non prendetemi per credulone, ma mi sia consentito dubitarne, almeno per due motivi: effettuare un'opera così complessa e soprattutto così regolare e proporzionata al buio, è assolutamente impossibile; ci sarebbe voluto un vasto parco di fotoelettriche. E poi, questi "creatori di cerchi" hanno un loro bel sito Internet (www.circlemakers.org), come quasi tutti ormai, in cui spiegano il metodo per realizzare i loro capolavori: picchetti, nastri di collegamento, tagliaerba. Bene, ma la differenza fra i cerchi falsi-ritenuti-veri creati dai Circlemakers, e i cerchi-veri cui anch'essi peraltro credono, è evidente e documentata: i primi hanno le spighe tagliate; gli altri, quelli che nessuna argomentazione scientifica riesce ancora compiutamente a spiegare, hanno le spighe piegate, semplicemente piegate in varie direzioni, spesso intrecciate, generalmente in modo da dare la sensazione di un vortice centrale che le ha abbassate in tondo. Le foto dettagliate si possono vedere in uno dei libri più documentati sull'argomento con centinaia d'immagini a colori e in bianconero: Il mistero dei cerchi nel grano del ricercatore tedesco Michael Hesemann (Ed. Mediterranee. 1994). In più, se vogliamo rimanere sul piano scientifico, l'esame del terreno all'interno dei "cerchi" ha rivelato una certa radioattività, e le analisi biochimiche in laboratorio delle spighe ha dato risultati sorprendenti: i chicchi erano deformati, i nodi degli steli ingrossati, le fibre interne "allungate". Insomma, come se le piante fossero state sottoposte ad una irradiazione di microonde. I crop circles sono stati segnalati in Gran Bretagna per la prima volta nel 1972, sono balzati all'onore delle cronache dal 1985 a causa del loro crescente numero e complessità: non semplici cerchi, ma figure sempre più complesse, tanto che per essi viene usato il termine di "pittogrammi". Un campionario pressoché infinito visibile nel libro di Hesemann, e che spesso ricorda qualcosa: antichi simboli, figurazioni arcaiche, mandala indiani, archetipi junghiani, addirittura i frattali di Mandelbrott. Sono spesso concentrati nelle contee inglesi intorno alla zona di Stonehenge, Silbury Hill, Averbury, ma lo stesso si è verificato in molte altre parti del mondo: Germania e Australia, Russia e Canada, Stati Uniti e Cina. Chi li fa? Tutti burloni o "artisti" che come i writers invece di imbrattare le carrozze ferroviarie deturpano i campi di arrabbiati agricoltori? Certamente, ci sono gli uni e gli altri: la differenza sta nella qualità del pittogramma: i falsi si riconoscono a colpo d'occhio, i quasi-veri pur migliori hanno la caratteristica del cereale tagliato e non piegato. E tutti gli altri? Gli scienziati e gli indagatori scettici hanno dato una lunga serie di risposte "naturali": turbini di vento, terremoti, vortici aerei, turbolenze atmosferiche, fulmini globulari, movimenti di animali o uccelli, atterraggio di elicotteri, e così via. Spiegazioni senz'altro vere, ma solo per i disegni più semplici, non certo per quelli estremamente complessi, regolari e geometricamente corretti. I riferimenti umani, naturali e animali, non spiegano dunque tutto il fenomeno: lo spiegassero quasi tutto ad eccezione di un solo caso, il problema rimarrebbe: un piccolo-grande mistero di un mondo scettico e prosaico. I ricercatori più radicali pensano si tratti di "messaggi" extraterrestri: gli alieni cercano di entrare in contatto con noi, oppure inviano dei simboli per aprire le nostre coscienze. Da parte mia, sino a che una dimostrazione razionale non darà una spiegazione scientifica di tutti, dico tutti, i "cerchi nel grano" del mondo, da inguaribile amante del mistero penserò che si tratti di "segni dei tempi", adatti alla nostra mentalità da Terzo Millennio, così come vi furono intorno all'anno 1000 i "segni dei tempi" adatti a quel periodo storico. Il loro non-senso complessivo sta solo a indicare che c'è qualcosa d'altro". E su TiscaliNews http://canali.tiscali.it/scienza/200108/31/cerchi_grano.html: "Solo un bluff i "Crop circles" di Mosca. Scherzi da giornalista - Il 24 agosto scorso nel villaggio di Spas-Vilki, a un centinaio di chilometri da Mosca, era apparso un grande "cerchio di grano" dal diametro di 30 metri. Immediatamente ufologi e appassionati si erano riversati alla volta della cittadina russa, nell'intenzione di sondare personalmente l'evento. Persino il ministero della protezione civile aveva deciso di scomodarsi. Ma, ad una settimana da questa misteriosa comparsa, l'inesorabile smentita da parte del quotidiano "Komsomolskaia Prava" è arrivata come una doccia fredda. I "Cerchi di grano" (in inglese "Crop circles") erano in realtà un elaborato scherzo frutto degli stessi giornalisti che ne avevano dato notizia Applicato secondo un modello geometrico, il grande cerchio era stato realizzato facendo uso di nitrato di ammonio, un prodotto chimico che provoca una particolare crescita delle spighe di grano. Il quotidiano racconta che il "Cerchio di grano" venne realizzato nell'ottobre scorso, ma senza riuscire a dare alle spighe quella particolare inclinazione oraria che le contraddistingue. Allora gli autori sono tornati nel posto in agosto e, trascinando un cavo di acciaio legato ad un palo al centro del cerchi, hanno dato la "giusta inclinazione" alle spighe. Un deltaplanista amico degli "artisti", conclude il giornale russo, ha quindi avvisato le autorità e i mass media dell'esistenza del cerchio. Nonostante il piccolo inconveniente, gli ufologi sono sempre più convinti che esistono "crop circles" autentici. Apparso per la prima volta agli inizi degli anni ottanta, il fenomeno dei "Cerchi di grano" è, infatti, un evento che molti associano a qualcosa di sovrannaturale e di extraterrestre. Grandi fino a venticinque metri di diametro oppure piccoli come una ruota, questi misteriosi cerchi sono soliti comparire durante la notte, soprattutto durante l'estate. Ci si accorse della loro presenza solo a partire dal 1980. Poi non appena i giornali cominciarono a parlarne in modo più persistente, i cerchi aumentarono progressivamente di numero (dai 3 nel 1980 si passò ai 700 del 1990) e cominciarono a presentare forme sempre più complesse. Non più semplici cerchi, ma cerchi collegati tra di loro, con tratti rettilinei, corone e appendici varie; triangoli, rettangoli e speroni combinati in modo da creare degli elaborati e spettacolari "pittogrammi", come vennero definiti. Da allora, si creò persino una piccola branca di studiosi, che per l'occasione furono definiti "cereaologi". Vennero formulate le ipotesi più variegate, i "Crop circles" vennero definiti come "campi di forza", "vortici di plasma" e "tracce di UFO", insomma, tutto e il contrario di tutto, come spesso avviene in materie così misteriose. Eugenio Sabatini". Per contattare il CUN o segnalare avvistamenti UFO: vladimiro@cun-italia.net, retecun@tiscalinet.it La Rete è una webzine in collaborazione con "Area 51", il programma radiofonico in onda su Radio K ogni lunedì e martedì alle ore 22.30. Conducono Costantino Lamberti e Marco Guarisco (CUN Como). FM 91.950 Svizzera, Piemonte, milanese; 92.00, 89.400. 100.100 e 100.400 comasco, 92.100 e 100.700 lecchese, 91.150, 101.700 Bergamo e Brianza. La Rete - aperiodico telematico realizzato da Alfredo Lissoni in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale; anno 4 n. 418 24-9-2001.