La Rete 461 27 settembre 2002 Bollettino aperiodico informativo in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale Avvistamenti in tutta Italia - Meeting a Verona. UFO IN FRIULI Scrive la stampa friulana: "Un disco grigio emetteva luci rosse". Avvistamento insolito di un giovane che ha interessato l'ufologo. Tre luci rosse molto intense sopra la campagna. Non erano fuochi fatui, ma i bagliori provenienti da una grande disco grigio sospeso nel cielo. Che poi è svanito, allontanandosi zigzagando a velocità eccezionale. Allibiti di fronte alla strana visione, Davide Ros e l'amica che viaggiava con lui in motorino sulla strada che da Portogruaro porta a Latisana, all'altezza dello svincolo per Bibione, hanno rallentato e si sono quasi fermati. Per cinque minuti hanno seguito con gli occhi l'oggetto volante non identificato. Finché è partito. Allora hanno tentato di seguirlo. Ma l'hanno perso, vedendolo ancora per qualche istante prima che si dileguasse. Era la sera del 30 agosto, in un orario compreso tra le 21.30 e le 22.00. Ma solo ieri Davide Ros ha deciso di raccontare la sua incredibile avventura. Un avvistamento insolito e strabiliante, su cui ha riflettuto per giorni. Poi la telefonata al noto esperto di ufo Antonio Chiumiento che ha immediatamente invitato il giovane di vent'anni nel suo studio. Seduto al tavolo, fra libri, carte e documenti raccolti in decenni di indagini Davide Ros ha ripercorso le tappe dell'inusitato episodio che l'ha visto protagonista. "Stavo percorrendo con un amica la strada che porta a Latisana. Viaggiavamo a circa 40 km all'ora - ha iniziato - il cielo era stellato. C'era una buona visibilità. A un tratto mi sono accorto che alla mia sinistra a circa un chilometro da me c'era uno strano oggetto volante con la sagoma di un disco ad un altezza di circa 30 metri dal suolo. Era quasi fermo, oscillava leggermente. Aveva luci rosse non intermittenti, ma molto intense". Quindi ha continuato scendendo nei particolari: "Ho notato senza ombra di dubbio le sue dimensioni molto notevoli. Il colore era grigio scuro". Infine, ha detto: "Dopo meno di 5 minuti improvvisamente si è spostato a velocità incredibile verso Latisana, procedendo a zigzag. L'abbiamo perso di vista a causa delle abitazioni e degli alberi. In quel momento eravamo all'altezza di San Michele". I due ragazzi non si sarebbero fermati perché la strada in quel punto è molto trafficata. Nessun altro si sarebbe accorto di ciò che loro hanno visto. In merito alla visione che ha trasformato una serata che si annunciava spensierata in un evento, Davide non ha dubbi: "Ho pensato subito che si trattasse di un disco volante - ha affermato - per la forma, per le luci e perché era molto basso e del tutto silenzioso". Quindi il coraggio di rendere nota la sua esperienza. "Sono stanco di sentire gli scettici. Non si deve nascondere la realtà" ha continuato mostrando il disegno che ha fatto per rappresentare l'anomalo oggetto. "E' stata una esperienza straordinaria - ha concluso Davide - ero molto emozionato. Adesso sono ottimista e sereno, perché so che non siamo soli. Gli alieni possono farci da guida". Accanto a lui Antonio Chiumiento ha affermato: "È una caso meritevole della massima attenzione. Il caratteristico movimento oscillatorio di ciò che i due hanno visto è peculiare degli ufo". Da Il Gazzettino (Friuli) del 24-9-02 - Latisana. Due altri testimoni dell'ufo. Ci sono altri due testimoni delle visioni di ufo segnalate nei giorni scorsi nel Veneto orientale e nel Latisanese. Toni Poles e Lorenzo Rossi, entrambi di Latisana, ci hanno raccontato: "Domenica 8 settembre sera, alle 22.30 circa, percorrendo la strada che collega Grado ad Aquileia attraverso la laguna, abbiamo visto sulla destra, in direzione di Ronchi dei Legionari, una luce gialla rotonda, fissa e molto più grande di una stella e posizionata circa sulla verticale dell'aeroporto. Nello stesso tempo giungeva dalla sinistra un aereo di linea, per cui quell'oggetto non poteva essere un altro aereo. Trascorso circa un minuto e avvicinandosi l'aereo sempre di più all'oggetto luminoso, quest'ultimo ha cominciato a restringersi e ad assumere un colore rosso intenso. Contemporaneamente ha iniziato a muoversi sempre più velocemente in direzione nord, fino a scomparire in un attimo". I due latisanesi hanno segnalato il fenomeno, benché sia passato del tempo, per verificare se vi siano altri testimoni o conferme più autorevoli da enti competenti. CERCHIO SUL CARSO Da Il Piccolo di Trieste, 24-9-02. "Due "rivendicazioni" in seguito al rinvenimento di un cerchio magico durante l'operazione "Carso pulito" degli Amici della Terra. Tracce sotto Monte Grisa, spunta la pista degli Ufo. Potrebbe anche trattarsi dei seguaci di un militare americano che voleva viaggiare nel tempo. Il rito di una congrega che pratica il culto dei dischi volanti. La riunione degli ultimi seguaci di un militare americano morto alcuni anni fa a Trieste, che riteneva possibile viaggiare nel tempo e per questo scopo aveva realizzato una "macchina". Per vie traverse, queste due "rivendicazioni" sono giunte ieri al "Piccolo" per spiegare le tracce rinvenute sotto Monte Grisa. Gli "Amici della terra" durante un'operazione di pulizia del Carso hanno trovato delle pietre disposte in circolo, un masso centrale con la sigla "St" (che Cecilia Gatto Trocchi nota studiosa di esoterismo ha interpretato come "Satana"), mani nere tracciate dappertutto. Poco più in là una grande struttura realizzata con tubi "Innocenti", pietre, rifiuti, carcasse di elettrodomestici e resti di tela utilizzati per la copertura: una sorta di "macchina del tempo". Molti triestini ricorderanno un uomo corpulento, di colore, solito camminare lungo la camionale e fare l'autostop. "Era un soldato americano giunto a Trieste negli anni del Gma - ha ricordato l'autore di una delle rivendicazioni - non era mai tornato a casa e faceva una vita da barbone sul Carso, proprio in quella zona. Era una persona intelligente e un giorno era stato a colloquio con alcuni professori universitari riguardo alla possibilità di costruire una macchina del tempo. Probabilmente quella era la "macchina" ed evidentemente i suoi seguaci che ancora oggi si riuniscono usano il simbolo della "mano nera" come la pelle del loro "guru"". "C'è un gruppo dedito ai culti ufologici che fa i propri riti da quelle parti", ha replicato l'autore della seconda rivendicazione. Esiste infatti da anni in città una setta che ritiene che in occasione di un grande cataclisma che investirà prossimamente la Terra, numerosi terrestri si salveranno salendo su alcuni dischi volanti che partendo da Trieste li porteranno in salvo su un altro pianeta. "Per noi quelli sono soltanto i resti di un picnic, di una festa campestre - hanno replicato i carabinieri di Aurisina ai quali gli Amici della terra hanno presentato un esposto - abbiamo trovato piatti e forchette di plastica. Quello fatto con le pietre non era un cerchio magico, ma la delimitazione di un falò che poi non è stato acceso.". Collaborazione: Gildo Personè. OGGETTO VOLANTE SU RIMINI Da ANSAweb del 21-9-02: "Riminesi con il naso all'insu' per guardare un oggetto volante non identificato, che nelle prime ore della mattinata ha solcato i cieli romagnoli. Erano le 7,30 circa quando i centralini di Questura, carabinieri e vigili del fuoco di Rimini hanno iniziato a suonare. Sono tanti infatti i cittadini che hanno affermato con certezza di aver visto un 'Ufo', anche se l'origine dovrebbe essere normale e terrestre. L'oggetto non ancora identificato, che volava ad un'altezza di circa 24mila piedi, dalla forma di una mongolfiera rovesciata e con luci di segnalazione, dovrebbe essere un pallone sonda per rilevazioni meteo. Ma il giallo e' stato alimentato dalla mancanza di certezze, anche perche' nessuna delle autorita' che vigilano sugli spazi aerei - dall'Enac all'Aeronautica militare - e' riuscita a stabilire da dove abbia preso il volo. L'oggetto non identificato si e' poi diretto verso le Marche dove e' stato avvistato e fotografato su piu' localita' della costa". Successive indagini hanno stabilito trattarsi però di un pallone sonda francese. E LUCE SU LA SPEZIA Numerosi spezzini hanno osservato il 20 settembre, verso le 19.15 - 19.30 uno strano fenomeno luminoso, una fonte luminosa di notevole intensità in direzione Ovest Nord Ovest, praticamente sopra il monte Parodi. I giornalisti del quotidiano La Nazione hanno interpellato gli astrofili dell'osservatorio del monte Viseggi, sulle alture della città, che hanno affermato trattarsi del pianeta Venere che in questo periodo dell'anno al tramonto diventa particolarmente luminoso. Tuttavia un testimone che con la famiglia, moglie e figlia, ha osservato il fenomeno dal quartiere di Fossiterme usando un binocolo, anche se non molto potente, afferma che la luce aveva la forma di un triangolo rovesciato, ovvero con la punta rivolta verso il basso e la luce che metteva era variava dal colore bianco al colore verde con sfumature azzurre. Sono in corso indagini da parte del CUN. Ha scritto la Nazione, 21-09-02. "Bagliore in cielo, psicosi Ufo - Spezzini ieri sera, con il naso all'insù per osservare un insolito spettacolo nel cielo: una fonte di luce eccezionalmente intensa in direzione Ovest Nord-Ovest. Non è mancato, ovviamente, chi ha ipotizzato potesse trattarsi di un Ufo. Sono venuti i brividi, quando, alle 19,15 un aereo è sembrato porsi in rotta di collisione con l'"oggetto". Ma era solo un effetto ottico. A svelare il mistero sull'identità della fonte luminosa sono gli operatori dell'Osservatorio astronomico di Monte Viseggi: "Si tratta di Venere che, in questo periodo dell'anno, in caso di particolari condizioni dell'atmosfera, a cavallo del tramonto del sole e grazie alla luce di questo, diventa eccezionalmente brillante". Collaborazione: Maurizio Briganti, CUN La Spezia. UFO SU CARCARE riporta la stampa di Cengio: "Atmosfera degna di "X-File", il telefilm cult su Ufo e fenomeni paranormali, ieri sera, in Val Bormida, dove, per circa due ore, decine di persone hanno creduto di avvistare un disco volante. Convinzione più che legittima, visto che non sono mancate addirittura sollecite segnalazioni alle varie stazioni dei carabinieri. Poco importa se, alla fine, proprio dai controlli, si è appurato che non si trattava altro di un pallone aerostatico meteorologico che, sfuggito al controllo, si è poi incendiato ai margini dell'atmosfera. Per molti, ieri sera, dalle 18 alle 20, "ET" si è perso sopra i boschi dei Pastoni E forse proprio la zona dell'avvistamento, quei Pastoni, già teatro di leggende e dicerie su pratiche esoteriche, messe nere, case infestate, ma anche fenomeni paranormali ed altri avvistamenti - per le forze dell'ordine semplicemente zona appartata, sebbene facilmente raggiungibile, meta di coppiette, relativi guardoni e, in passato, anche di piccolo spaccio di stupefacenti - ha contribuito a rendere il "contatto di terzo tipo" più convincente. Spiegano, alcuni testimoni: "Abbiamo visto una strana luce, prima fioca, poi sempre più evidente, filtrare tra le nuvole, fino a che, anche se solo per un attimo, si è trasformata in una sorta di palla di fuoco che lasciava una piccola scia, come una cometa". Altri - l'avvistamento non si è limitato alla zona dei Pastoni, ma l'allarme è stato lanciato anche da Rocchetta di Cengio, Cairo e Millesimo - parlano semplicemente di un bagliore che si muoveva a forte velocità, con strane traiettorie. Per tutti, quindi, un po' di delusione: niente marziani, ma solo un anonimo pallone aerostatico che, per una sera, ha avuto il suo momento di gloria". Segnalazioni UFO sono giunte dal nordovest dell'Italia e dalle Marche la sera del 20 e la mattina del 21 settembre, circa un UFO triangolare o affusolato, immobile nel cielo, poi identificato in un pallone sonda (persino filmato). Collaborazione: Gildo Persone'; chucara 2000. MEETING INTERNAZIONALE SULLE SCIENZE DI FRONTIERA L'Associazione Culturale il Giardino delle Stelle organizza presso il prestigioso Centro Congressi "Boscolo Hotel Leon d'Oro" di Verona, dal 27 al 29 settembre, il 1° Convegno Internazionale sulle scienze di frontiera. Coordinato dal dott. Nicola Cutolo e da Antonia Scaini, il meeting, che tratterà di parapsicologia, medianità, ufologia ed archeologia misteriosa, autoguarigione e New Age, prevede la partecipazione di esperti internazionali. Venerdì 27, dalle 15.30: M. Parodi, G. Cerquetti, Padre Magni, G. Pulitanò, F. Liverziani, N. Cutolo (con esperimenti in sala di sensitività); sabato 28, dalle 9 alle 23.30: A. Schittekatte, I. Sibaldi, R. Frigiola, M. Pompas, A. Stuttle, L. Beni, N. Cutolo, A. Scaini, E. Cheli, A. Giachetti, F. Marchesi; il nostro A. Lissoni relazionerà alle ore 15, sui Vatican X-files. Domenica: S. Schivendar Nath, A. Meluzzi, G. Dembeck, A. Sartori, C. Kolosimo e molti altri ancora. Per il programma completo tel. 0442/320818. Per contattare il CUN o segnalare avvistamenti UFO: vladimiro@cun-italia.net, retecun@tiscalinet.it La Rete è una webzine in collaborazione con "Area 51", il programma radiofonico in onda su Radio K ogni lunedì e martedì alle ore 22.30. Conducono Costantino Lamberti e Marco Guarisco (CUN Como). FM 91.950 Svizzera, Piemonte, milanese; 92.00, 89.400. 100.100 e 100.400 comasco, 92.100 e 100.700 lecchese, 91.150, 101.700 Bergamo e Brianza. La Rete - aperiodico telematico realizzato da Alfredo Lissoni in collaborazione con il Centro Ufologico Nazionale; anno 4 n. 461 27-09-2002. Vi ricordiamo le nostre mailing lists: Chucara 2000 (chucara2000-subscribe@yahoogroups.com, per le discussioni ufologiche; moderata da Carmelo Scuderi); Enigma (enigma-subscribe@domeus.it, divulgazione di news scientifiche; a cura di Enrico Baccarini). Tutti i testi qui presenti sono copyright dell'editore (Alfredo Lissoni) e dei rispettivi autori, quando indicato; riproduzione vietata. L'utilizzo del materiale è consentito unicamente agli iscritti CUN, ai collaboratori, ai colleghi stranieri ed alla stampa non specializzata (in quest'ultimo caso, a condizione che indichino come fonte la testata, il numero, l'editore).