STUDIARE GLI UFO AIUTA…

Nel 1998 e' apparso questo articolo su Repubblica


Gli avvistamenti meritano più attenzione
secondo un comitato di ricercatori Usa

Studiare gli Ufo
aiuta la scienza

di CLAUDIA DI GIORGIO

Gli Ufo vanno studiati, non derisi. Secondo il rapporto diffuso oggi
da un comitato scientifico internazionale, infatti, non tutti gli
avvistamenti di "unidentified flying objects" sono il risultato di
inganni o di allucinazioni. Alcuni di essi, anzi, meritano indagini
scientifiche più accurate, effettuate "con uno spirito di obiettività
e una disponibilità a valutare ipotesi alternative" che fino ad oggi
sono mancati.

A giungere a questa conclusione, destinata a suscitare accalorate
discussioni, è il primo rapporto indipendente condotto negli ultimi
trent'anni sul fenomeno Ufo, realizzato da un gruppo di nove
ricercatori guidati da Peter Sturrock, un fisico della Stanford
University. Lo studio, basato sulle relazioni di otto
importanti "ufologi", non accredita l'esistenza di tecnologie aliene
o di altre manifestazioni di origine extraterrestre. Sottolinea però
che, dalla massa di rapporti sugli Ufo accumulatisi da 50 anni a
questa parte, emerge un certo numero di osservazioni inspiegabili che
potrebbero collegarsi a fenomeni "attualmente sconosciuti alla
scienza".

Gli scienziati hanno concentrato la loro attenzione sulle
segnalazioni accompagnate da prove fisiche, come interferenze nel
funzionamento di automobili o aerei, tracce di radiazioni, danni alla
vegetazione o alle persone, segni sul terreno o detriti. Spesso, ad
esempio, i testimoni parlano di sensazioni di calore, bruciature o
problemi agli occhi che, suggerisce il rapporto, potrebbero a volte
indicare la presenza di alte dosi di radiazioni ionizzanti, come i
raggi X o i raggi gamma, mentre la presenza di segni sul terreno,
rilevata in alcuni casi, sarebbe riconducibile a forti emissioni di
fasci di microonde.

Tuttavia, afferma il rapporto, non è studiando la documentazione
esistente che si troveranno delle risposte. Malgrado la buona volontà
e la buona fede degli appassionati, infatti, oggi la maggioranza
delle indagini sugli Ufo manca del rigore richiesto dalla comunità
scientifica. La strada da seguire consiste dunque, secondo il
comitato, nell'avere nuovi dati, acquisiti scientificamente. Gli
scienziati, dal canto loro, dovrebbero superare la paura del ridicolo
che spesso si abbatte su chi si occupa di Ufo, cercare finanziamenti
per condurre indagini serie e applicare gli strumenti della scienza e
dell'innovazione tecnologica ad un "problema che oggi si trova in uno
stato molto insoddisfacente di ignoranza e confusione".

Il rapporto afferma inoltre che il problema degli Ufo è troppo
complesso per avere un'unica, semplice risposta, sia essa gli alieni
o la truffa, con cui spiegare contemporaneamente tutti i fenomeni che
ricadono sotto la sigla di "unidentified flying objects". Uno studio
serio e approfondito delle osservazioni inspiegabili potrebbe invece
condurre gli scienziati a scoprire qualcosa di nuovo, anche se non
necessariamente di origine extraterrestre. E per ottenere risultati
produttivi, dice il comitato, sarà meglio abbattere lo steccato che
separa gli ufologi e i fisici. La sfida, ha dichiarato Sturrock alla
stampa, è fare della "buona scienza" in un settore che, malgrado il
grande interesse del pubblico, per i ricercatori è stato soprattutto
una cosa da ridere.

(29 giugno 1998)



Invita un'amico ad iscriversi alla lista andando alla URL
http://groups.yahoo.com/group/chucara2000 e cliccando su "Join"
L'utilizzo, da parte tua, di Yahoo! Gruppi è soggetto alle
http://it.docs.yahoo.com/info/utos.html


Torna all'Home Page


FastCounter by bCentral