ANCORA SUL MANOSCRITTO VOYNICH

Buon Giorno a tutti, mando questa mail a diversi destinatari perchè non so a chi possa interessare e magari non è neppure una mail utile, comunque vorrei contribuire con un mio pensiero a quello che potrebbe essere il sistema più giusto per interpretare il testo di Voinich, mandandolo appunto a chi ha contribuito costruendone una pagina a proposito (in particolare) e ad altri (per conoscenza). Premetto che quel testo non l'ho mai visto ma ne ho solo letto un articolo su Newton (febbraio 2002). Dall'articolo ho rilevato in particolare che: le parole che compongono le frasi sono quasi tutte formate da sei lettere e che nelle immagini che ho visto vi sono dei fiori sconosciuti. Ho visto anche l'articolo riguardante le Api (stesso nr della rivista) e ho collegato le cose (che fantasia). Le Api vedono il mondo da un punto di vista (ovviamente) diverso dal nostro, come del resto ogni altro essere animale... Vedono colori che noi non possiamo vedere ad occhio nudo. Vedono anche qualcos'altro. Vedono l'Energia contenuta nei fiori (ad esempio), l'Energia Vitale dei fiori. Cos'altro vedono? Vedono degli esagoni, e li disegnano costruendo degli alveari a forma di esagono. Le Api vedono e vivono come se fossero un unico Essere. Sono (forse) l'Essere perfetto che vive in armonia con la Natura e producono Energia (il miele). Forse loro vedono qualcosa che Noi non vediamo ossia: la realtà. Probabilmente loro pensano diversamente da Noi "uomini". Noi ragioniamo in tridimensionale, loro probabilmente ragionano in esadimensionale, e riportano negli alveari ciò che vedono, rendendolo tridimensionale. Forse il concetto è sbagliato... forse. Per chiarire meglio il concetto vorrei fare un altro esempio: le coincidenze. Cosa sono? Sono l'incidenza di due fatti nello stesso spazio/tempo, ossia le coincidenze sono fatti realmente accadenti (se non fossero fatti reali, non ci accorgeremmo mai della loro esistenza, no?) in doppia tridimensionalità. Un esempio di coincidenza è il dado. Le facce opposte del dado danno come somma il numero 7. Al casinò questo numero risulta vincente nel gioco dei dadi. Quando ciò accade noi verifichiamo una coincidenza, infatti è proprio una coincidenza che i due dadi nella stessa giocata si trovino sulle due faccie esattamente opposte. Per tornare al testo di Voinich (e scusate se mi sono dilungato in discorsi apparentemente futili e mal descritti), credo che per risolvere il suo enigma basterebbe posizionare le lettere nell'ordine dato sulle varie facce (ipotetiche) di un dado. Se davvero il testo ci è stato inviato da una forma di vita extraterrestre credo che a quei tempi l'unico modo di farlo giungere a noi fosse in forma bidimensionale (il foglio), ora basterebbe invertire il processo... Io credo più all'esistenza degli "omini verdi" che ai vari "santoni", "maghi", ecc... e nel mio immaginario li vedo con occhi simili a quelli delle Api e con 3 dita, dove 3 è meno di 5 in termine di numeri, ma molto più in termine di facilità di ragionamento. Noi utilizziamo il sistema metrico decimale (10 dita), loro (eventualmente) esadecimale (3 dita) quindi pensando in esadimensionale, potrei spiegarmi molte cose a partire dalle Aurore Boreali e molto altro. Non so se quello che dico è già stato pensato comunque questo vuole essere solo un possibile contributo a un qualcosa che potrebbe migliorare il nostro modo di pensare a come spiegarci "il tutto" (o "il creato" se preferite). In fondo, quando ci si pongono alcune domande, del tipo: chi siamo, ecc... le risposte dateci da scenziati o religiosi hanno un'unica verità mostrata con parole diverse, ossia un'unica realtà vista da diversi punti di vista. Avrei molto altro da dire: ipotesi, tesi... potrei parlare di metafisica, religione e altro. Ma a chi può interessare la parola di una persona che non conta nulla? Un nessuno qualsiasi che parla al vento? Magari non ho detto nulla di nuovo o magari non ho capito nulla dalla vita... Ma in fondo: che ci frega, l'universo andrà avanti anche senza l'essere umano, che di umano tra poco avrà ben poco. Fate una distinzione tra ciò che vedete e tra quello che pensate di conoscere. Aprite la mente. Se vi dicessi che nel 1978 mi è passata sopra un'astronave, mi credereste? Non importa che ci crediate o meno, Io l'ho vista, quindi per me è reale. Io credo solo in quello che vedo. E voi, in cosa credete? Continuate a credere in ciò che volete. Continuate a fare quello che avete sempre fatto, ma fatelo meglio.

Note:

Nel mondo vivono miliardi di persone. Ognuna di esse svolge una funzione particolare, qualunque essa sia, determinando il cambiamento delle cose che la circondano. Ogni persona, giorno per giorno, operando delle scelte influenza, talvolta inconsapevolmente, la vita di migliaia di altre persone. A volte capitano delle incomprensioni che portano l'individuo ad agire in alcune circostanze in modo errato. Probabilmente ci si dovrebbe fermare un attimo per riflettere. Per trovare le soluzioni ai problemi comuni basterebbe un giusto accordo tra le persone. Molti desiderano che le cose vadano bene ma, avendo degli esempi poco chiari, si comportano in modo scorretto. Questo sistema di agire o di pensare può essere esatto per taluni però porta gli altri alla ricerca dei motivi di queste scelte. Per come la vedo io, esistono diverse versioni dei fatti. Precisamente esistono più punti di vista dello stesso evento. A conti fatti, la maggior parte della popolazione vive nella media. Da quando nasciamo ci preponiamo uno scopo che, nell'arco della vita, può subire dei mutamenti in base alle situazioni che ci riguardano personalmente e delle situazioni altrui di cui siamo venuti a conoscenza. Sicuramente non siamo tutti uguali e ognuno di noi si dà da fare per quello che può per ottenere dalla vita quello che crede di meritare. Se partiamo dal presupposto che la nostra vita può migliorare quella di altri, sicuramente possiamo ritenere giusto che chi ne ha beneficiato, in un modo o nell'altro, ripagherà il nostro contributo con qualcosa di buono. Il punto è cosa e quanto siamo disposti a fare per essere in armonia con noi stessi e con gli altri. L'armonia è sicuramente ciò che si possa desiderare di più al mondo. Per ottenerla ognuno segue uno stile di vita; non sempre però è quello desiderato. Credo che molti avrebbero desiderato un tenore di vita diverso ma non gliene è stata data la possibilità. Se avessero vissuto in un ambiente diverso certamente avrebbero potuto operare delle scelte diverse. Talvolta non è possibile da soli. Chi può cerca l'aiuto di qualcuno. Questo aiuto può essere dato in più modi. Tutto sta a chi si trova dall'altra parte. Normalmente si valutano più possibilità per arrivare alle risposte desiderate. Ognuno di noi ha o crede di possedere delle capacità che lo portano ad eseguire un determinato tipo di lavoro in una certa maniera in base a quello che ritiene sufficiente per se stesso o per gli altri. Non tutti però sono in grado di ottenere gli stessi risultati di altri anche dando il massimo di se. Riteniamo giusto che ogni individuo abbia almeno una volta nella vita la possibilità di dimostrare a se stesso e agli altri ciò che vale? A volte forse no. Ma altre darebbero grande soddisfazione a molti. Non è forse questa la vera ragione per cui facciamo ciò che facciamo?

Valle Daniele - per contattare l'autore mail a jonnydanydeep@hotmail.com