NELLA STORIA DI VIVIANA IL DORMIVEGLIA DELLA VITA

E' appena uscito, per i tipi di Campanotto, il nono romanzo (nonché tredicesimo libro) di Fabia Peschitz Amodio, triestina, da più di trent'anni residente a Latisana, vincitrice di numerosi premi letterari. Prima che finisca la giovinezza è la vicenda di Viviana, una donna splendida e corteggiatissima, che si sforza di recuperare la propria normalità, gravemente compromessa da un trauma subito nell'adolescenza. Scrive Renata L. Cargnelli nella prefazione: "Viviana è descritta nelle più intime e nascoste fibre di una personalità solitaria e suo malgrado contorta, un caso che la coraggiosa auto-analisi riesca a risolvere dopo molti travagli, in un finale a sorpresa e dopo non pochi e stimolanti colpi di scena. Intorno a lei altri personaggi per nulla comprimari e una situazione a metà tra la fantascienza ufologica e una terribile realtà che investe già l'intero pianeta". Aperto a molte interpretazioni, alcuni lati di questo complesso racconto rimangono volutamente enigmatici. Forse gli Ufo sono una metafora del terrorismo mondiale. Certa è, invece, la critica di un troppo diffuso e insistente veteropacifismo, che alla fine ingenera nella protagonista un rifiuto che l'aiuterà nella sua rigenerazione. "È una fitta problematica lascia molti spunti di meditazione e d'interpretazione al lettore. Oltre al piacere di una buona lettura - annota ancora Cargnelli - è questo uno dei molti meriti diPrima che finisca la giovinezza, come dei precedenti romanzi di una narratrice di razza e di talento, che non cessa d'interessare".

Collaborazione: Gildo Persone'; da Il Gazzettino ed. Pordenone, 17-3-02.