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di A. Arpen |
Guayaquil: La perla del Pacifico
Guayaquil ha alle spalle una storia
millenaria. Sulla sua origine vi sono diverse ipotesi che
comunque si collocano tutte intorno al 1530, epoca in cui
gli spagnoli fecero vela verso il Golfo di Guayaquil
comandate dal famoso condottiero Pizarro. La città deve
il suo nome dall'omonimo capo indigeno (Guayas) e a sua
moglie (Quill) che lottò fino alla morte prima di
consegnare nelle mani dei conquistatori la sua terra.
Grazie alla sua collocazione geografica la città può
contare sul più grande porto di tutto l'Ecuador e questo
fa si che la Guayaquil sia considerata a ragione, il
crocevia economico-finanziario di tutto il paese
sudamericano. Arrivando all'aeroporto internazionale
Sinón Bolívar, il visitatore, respira da subito un aria
di grande ospitalità che caratterizza in generale i
guayaquileños. Le maggiori strutture ricettive sono
dislocate tra il centro e il nord della città; tutti i
maggiori alberghi sono controllati a vista da guardie
giurate perché nonostante la città sia abbastanza
tranquilla, la sicurezza non è mai abbastanza in questa
parte del mondo. Sotto l'aspetto puramente
turistico,Guayaquil offre molte cose da vedere, la
maggior parte delle quali sono concentrate verso il
lungofiume. Percorrendo a piedi l'arteria più importante
della città,l'Avenida 9 de Octubre, si giunge al Malecón,
spettacolare esempio d'architettura contempranea che
impressiona per la sua bellezza e magnificenza. All' estremità meridionale del Malecón
si scorge la statua di José Joaquín Olmedo Maruri, poeta
e politico ecuadoriano vissuto a cavallo tra il 1700 e la
metà del 1800. Continuando a passeggiare per il
lungofiume in direzione nord, tenendo il Río Guayas
sulla destra, si passa davanti a diversi monumenti tra i
quali la famosa Torre dell'Orologio in stile
moresco, eretta per la prima volta nel 1770 e sostituita
più volte da allora. Di fronte alla Torre, dall'altro
lato della strada va segnalato il Palacio Municipal,
un edificio caratterizzato da decorazioni pittoriche
abbastanza interessanti che però contrastano decisamente
con la sobrietà del Palacio del Gobierno
situato in una piazzetta poco distante dal Palacio
Municipal. Ambe due i palazzi risalgono agli anni venti
ma il secondo è stato ricostruito sulle ceneri
dell'antecedente andato completamente distrutto in un
incendio nel 1917. Proseguendo il nostro itinerario
arriviamo nei pressi de La Rotonda, uno dei
monumenti più caratteristici di Guayaquil raffigurante
lo storico incontro tra i due libertadores sudameriani Simón Bolívar
e José San Martín nel 1822. Il primo fu capace di
liberare dall' oppressione colognale spagnola il suo
paese d'origine, il Venezuela e poi la Colombia e l'
Ecuador; il secondo sconfisse gli spagnoli in Cile e in
Perù. Da qui è possibile scorgere nella sua totale
bellezza il distretto di Las Peñas, importante
esempio del periodo colognale, che si estende ai piedi
del Cerro El Carmen a nord del lungofiume; in
lontananza è visibile il più grande ponte dell' Ecuador
il Guayaquil-Durán. Lasciando il Malecón,
restando comunque ancora nel centro della città, occorre
segnalare il Parque Seminario che si trova a tre
isolati dalla Plaza de San Francisco. Questo parco è
famoso perché è popolato da famiglie di iguana che
scorazzano liberamente per il parco è per questo che il
parco è altresì conosciuto come Parque de las
Iguanas. Sul lato occidentale del parco si erge la
Cattedrale che fu costruita per la prima volta nel 1547 e
a seguito di un incendio fu poi totalmente ricostruita e
completata nel 1948. In contrasto con la sobrietà
interna l'ingresso anteriore presenta molti decori.
Internamente la cattedrale è caratterizzata da uno stile
essenziale e moderno con alte volte; splendide sono le
vetrate. Adesso si spostiamo verso il nord della città che ci regala uno scenario totalmente differente da quello fin qui descritto. Infatti l'area nord è la parte più moderna della città dove accanto a quartieri ancora poveri, troviamo dei masestosi grattaceli come il WTC che danno di Guayaquil un immagine di assoluto progresso. Vi sono molte altre cose da vedere e scoprire, ma adesso tocca a voi farlo, visitando questa splendida città. |