LE PROTESTE

Il vescovo di Como: fedeli, cambiate canale

A ccusato di «cannibalismo televisivo», «Il Grande Fratello» continua a suscitare proteste. Dopo l’«Osservatore Romano», il vescovo di Como Alessandro Maggiolini: «Una trovata davvero squallida che alimenta il voyeurismo e corrompe le masse e fruga nelle intimità delle persone. Dirò ai miei fedeli di cambiare canale». Nasce anche un comitato «contro» che offre «assistenza psicologica e consulenza legale per difendere il telespettatore». Il progetto «Teleabusato» dello psicologo Massimo Cicogna e dell’avvocato Nino Marazzita offrirà gratis consulenza per «denunciare gli abusi». Altri due «no» dal Movimento dei genitori Moige («pronti a spegnere "Il Grande Fratello" se diventa fratellastro per i nostri figli») e dal senatore Michele Bonatesta di An. Il direttore di Canale 5 Giorgio Gori risponde che «è meno violento di Miss Italia: lì ci sono ragazze esposte per la loro avvenenza fisica, qui i concorrenti hanno molte più possibilità di mettersi in gioco».