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CORRIERE DELLA SERA «Abbiamo vinto la scommessa
Rilanciato il cinema italiano»
VENEZIA - «Era la scommessa più rischiosa». Chiusa la Mostra,
Alberto Barbera tira le fila di undici giorni e brinda alle buone sorti del cinema
italiano. «Una scommessa vinta», assicura il direttore che su questo fronte si era
sbilanciato mettendo in gara ben quattro film tricolori. E scegliendone altri sei, sparsi
nelle sezioni collaterali. Un'abbondanza che gli aveva fatto piovere addosso qualche
critica e sospetto di sciovinismo. «La prova dei fatti ha dimostrato quanto il nostro
cinema sia vitale. Accolti bene dal pubblico e dalla critica, i nostri film ora
affronteranno le sale. Qualcuno, come "I cento passi" di Giordana, l'ha già
fatto. E con risultati lusinghieri». Altre medaglie da appuntare sulla 57ma Mostra: la
crescita delle presenze (oltre 23 mila paganti, circa il 30 per cento in più rispetto al
'99), 1500 biglietti venduti via Internet, 14 milioni di contatti sul sito.
Soddisfatto Barbera. Soddisfatto Baratta. Il presidente della Biennale sogna per il 2001
una sala in più, «uno spazio di 600 posti che ci consentirebbe di soddisfare, almeno in
parte, le tantissime richieste. La caccia al biglietto, per chi non è abbonato, è ancora
spesso vana».
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