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(dal CdS)
A
Madrid sul set del «Grande fratello» che filma i concorrenti 24 ore su 24: sorvegliati
dalla polizia, li aiuta uno psicologo
Tra i prigionieri della tv spia: amori,
noia e crisi di nervi
VIDEO & REALTA Conquista
anche la Spagna il gioco ispirato dal film «Truman show», a settembre su Canale 5. Dieci
partecipanti, i telespettatori scelgono il vincitore
- DAL NOSTRO INVIATO
C MADRID
è la polizia fuori dalla casa. Non si sa se per evitare che entrino intrusi o per
impedire che scappino gli «inquilini». Sì, perché il prefabbricato in questione è del
tutto inusuale: accoglie i 10 partecipanti del gioco «Il grande fratello», programma
televisivo ispirato al film «Truman show», nato in Olanda, che ora sta spopolando in
Spagna. Mercoledì scorso è stato visto da 10 milioni di telespettatori, con uno share
del 56%. Incollati al video a guardare una quotidianità senza segreti di 5 uomini e 5
donne blindati in un appartamento di 160 metri quadrati, un solo bagno per tutti, due
stanze da letto, un soggiorno con cucina a vista. Novanta giorni di un inquietante gioco
di «resistenza» psicologica, mista a esibizionismo, sfida, divertimento, curiosità.
Presto tutto questo accadrà anche da noi: a Roma, a Cinecittà, in una zona isolata,
stanno costruendo la casa che ospiterà i dieci concorrenti. Anche loro si sfideranno, da
settembre, per 100 giorni, su Canale 5.
La casa spagnola si trova a Soto del Real, 40 chi- lometri a nord di Madrid. Una periferia
desertica, o- gni tanto qualche pascolo. Ma non fa differenza: tanto la vita di Ivàn,
Ania e gli altri, per 90 giorni, non prevede uscite. A parte quelli che escono per sempre,
gli «espulsi»: i telespettatori, ogni 15 giorni, votano da casa il concorrente da
cacciare. Alla fine, ne resta uno, il vincitore. Dunque sono partiti in 10, il 23 aprile,
tutti fra i 20 e i 40 anni; ora sono in sei, presto saranno in cinque, poi in quattro,
fino al 21 luglio, ultima puntata.
In questi giorni, di caldo estivo, tutti passano la giornata in piscina. Li si può
guardare attraverso i vetri, ma loro non possono vedere nessuno. Sembrano abituati, ormai,
a questa vita da forzati. Forse perché, nonostante le regole dure, sanno che in qualunque
momento possono abbandonare il gioco e tornare alla loro vita normale. Ma finché restano,
i contatti con lesterno sono vietatissimi. In casa, cè una stanza, si chiama
«confessionale»: una poltrona, e una telecamera. Serve per i momenti duri: uno alla
volta, si possono sedere e chiedere di parlare con lo psicologo (ogni concorrente ha uno
psicologo che lo segue, dalle selezioni iniziali alla fine del gioco) o con un medico.
Parlano alla telecamera, naturalmente, non vedono nessuno, ma la voce risponde, li
rassicura. Cè anche la «dispensa», una stanza dove sono lasciati i viveri
dallesterno.
Dunque cinque donne e cinque uomini che hanno passato selezioni, provini, test
attitudinali. Poi è cominciata la convivenza. E i colpi di fulmine. Lei Maria José, 30
anni, due figli da due mariti diversi, una bella donna, sofferta. Lui Jorge, 25 anni, ex
elicotterista, soldato in Bosnia, gran sentimentale. Si innamorano a prima vista. Dopo due
settimane è lei la prima a uscire dal gruppo. Lui passa due giorni a piangere, di
continuo, con la foto di lei in mano. E le telecamere a riprendere ogni lacrima. Non ce la
fa più. E decide: chissenefrega del gioco, dei soldi, del premio. Lascia tutto e corre da
Maria José. La Spagna si commuove. Non basta. Ci sono anche Israel, giovane studente, e
Silvia, parrucchiera di Malaga. Anche loro si innamorano. Questa volta è Israel a essere
cacciato. Questa volta è lei, Silvia, a non resistere senza il suo nuovo amore. Anche lei
saluta. E segue il cuore. Dunque un gioco duro, che non ammette sentimentalismi, perché
il gruppo si «ribella» alla coppia. E non è mancato nemmeno lo «scandalo»: una
rivista spagnola ha scoperto che due donne del gruppo avevano un passato da prostitute.
Ne sono successe tante in questi due mesi. Forse perché 24 ore senza alcun rapporto con
lesterno sono lunghe da passare. La mattina ci pensa la regia a dare la sveglia
attorno alle 10.30. Poi la giornata trascorre senza orari, senza orologi. I ragazzi hanno
a disposizione 500 pesetas cadauno al giorno (5.500 lire): devono servire per spesa,
generi alimentari, sigarette. Il tutto rigorosamente deciso insieme. Una ragazza con il
detersivo pulisce il bagno. Unaltra prepara la tavola. In tv immagini hard non se ne
vedono: la linea editoriale di Telecinco ha vietato di trasmettere nudi, docce, bagni,
scene di sesso. Ammessi solo baci. Insomma, apparentemente una vita tranquilla. Tanto che
in sala troneggia un piccolo acquario con pesci rossi. Sì, lha consigliato lo
psicologo: i pesci rossi trasmettono calma.
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Telecinco, così il
programma fa volare gli ascolti della rete
AUDIENCE
T elecinco è la televisione spagnola
privata, nata nel 90: 40% di Mediaset, 25% di Kirch, 25% di Correo (gruppo
editoriale spagnolo), 10% di Planeta (gruppo editoriale spagnolo). Attualmente è guidata
da Paolo Vasile, già manager del gruppo a Roma. Telecinco non trasmette né calcio, né
varietà, ma solo film, fiction, informazione. Dopo TVE1, la prima rete pubblica,
Telecinco da questanno è la seconda emittente nazionale, avendo superato
laltra privata Antenna Tres. Il clamoroso successo del «Grande fratello», che ha
toccato punte di 10 milioni con il 56% di share, ha fatto sì che dal 23 aprile al 14
giugno lo share medio giornaliero di Telecinco sia passato dal 22,7% al 26,1%, superando
dunque in questi due mesi la rivale TVE1, che si attesta sul 24,2% di share.
Sergio (pampero) |
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