"Il Grande fratello mi fa un po' paura"

Mike: gli italiani non ci cascheranno
Bongiorno parla del programma choc e spiega la sua filosofia televisiva: mai cose complicate

di SILVIA FUMAROLA

ROMA - Il lavoro gli piace ancora, come quarant'anni fa. "È molto divertente incontrare la gente, conoscere i problemi degli italiani... Ma lo sa che da quando faccio La ruota della fortuna ho incontrato seicento e passa persone? E anche con Momenti di gloria ho modo di incontrare questi ragazzi che sono così bravi, così carini...". Mike Bongiorno alle undici di sera, dopo una giornata in studio è fresco come una rosa, di ottimo umore, pronto a raccontare tutta la sua vita, dei figli, "ho la grande fortuna di averne tre giovanissimi, per questo mi mantengo bene", della sua timidezza - "non avrei mai pensato di fare questo mestiere, ma lo sa che dovevo fare il giornalista, eh?" - delle riunioni con Berlusconi, che gli manca molto. "Ah, lui se si mette una cosa in testa la fa. Mi ricordo quando ci riunì per comunciare che si sarebbe dato alla politica e guardi che ha combinato".
Con Momenti di gloria, in onda stasera su Canale 5 - campione d'ascolti - apre le porte ai debuttanti "che sono bravissimi, ha visto che fenomeni? Ma oggi nessuno investe su nessuno".
Mike, fa solo televisione o la guarda anche?
"Quest'anno, con tutte le mie ospitate, avrò 330 ore di tv alle spalle... In genere vedo il Tg dell'una e il Tg5 della notte, non perdo le grandi partite di calcio, magari le vedo registrate".
Lei ormai è un "classico", che pensa del "Grande fratello?
"Mi lascia molto molto perplesso. Tutto quello che è nuovo attira l' attenzione, ma non mi convince. Le persone che hanno fatto il provino, si corre il rischio che non siano più se stesse, che diventino attori, oltretutto c'è una gara: si vincono 250 milioni. Se fossi uno dei dieci concorrenti mi chiederei che fare per conquistarli, magari diventerei esibizionista. Parliamoci chiaro, ognuno cerca di essere il più interessante possibile. La candid camera ha il vantaggio che riprende la gente che non lo sa...".
Questo è un passo successivo.
"Va nell'intimo, stuzzica la curiosità: che faranno in bagno o in camera da letto? Ma l'italiano è molto scafato, non so mica se ci casca. Comunque dal punto di vista televisivo Canale 5 ha fatto un grosso colpo, è il programma di cui si parla di più".
Le sembra che in tv sia stato superato il limite?
"Hai voglia, ma non solo con Grande fratello. Abbiamo proprio toccato il fondo moralmente. Una donna può essere bella anche senza scoprire il seno o far vedere il popò. Guardi Ellen Hidding, che fa con me Momenti di gloria: carina, modesta, non dice una parola più. Tutti quelli che fanno televisione dicono: bisogna mettere un paio di femmine. Svestite. Le sembra possibile? Sono anche contrario ai film violenti, non è normale vedere solo storie in cui si spara, si uccide, si strozza. Ma il pericolo nasce da Internet. Mio figlio Leonardo non guarda la tv, finito di cenare, nella sua stanza, cliccando, va da tutte le parti: un grosso rischio".
Che caratteristiche deve avere un buon conduttore?
"Come prima cosa, una faccia che buca lo schermo. Per me il più completo è Gerry Scotti: ha questa faccia da luna piena, detto in senso buono, è intelligente, ironico, bonario. Bonolis è più caustico, ha un grande ritmo. Fazio è ironico, fa il finto tonto, ha classe. Resistere non è facile: è facile all'inizio perché sei un personaggio di moda, ma se non sei in grado di comunicare qualcosa agli altri non vai da nessuna parte. Bisogna sapersi districare in tutte le situazioni, avere una grande conoscenza della vita e dell'Italia. Molti fanno il nostro lavoro e non sanno come si vive nel paesino di duemila anime. I cosiddetti vip che vanno alle tavole rotonde, non sanno che certe cose vengono fatte in un certo modo perchè alla gente piacciono così".
Cosa piace alla gente?
"La semplicità, e non è facile. Io, per esempio, lo so: dico delle battute che fanno venire la pelle d'oca, ma so che funzionano".