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CORRIERE DELLA SERA Peter Weir: «I Truman tv sono show
per guardoni»
DAL NOSTRO INVIATO
TAORMINA - Peter Weir è tornato dopo 24 anni al festival che lo
premiò per «Picnic a Hanging Rock», un mito per più generazioni e inizio di una
carriera straordinaria. E al Teatro Greco ha riproposto proprio questo film nella versione
«Director's Cut», quella originaria che non aveva potuto realizzare.
Anche l'ultimo film di Peter Weir, «The Truman Show», è diventato un crocevia della
generazione a cavallo del secolo, anticipatore com'è del «Grande fratello» che le tv di
mezzo mondo ora trasmettono. Si difende scherzando: «Non è colpa mia. Doveva succedere
comunque. Io facevo solo una satira di una soap opera che si confonde con la realtà. Oggi
purtroppo il mondo occidentale è sfinito, ha perso la capacità di sentire. La nostra è
un'era di guardoni. Tutti sono lì davanti allo schermo ad aspettare che succeda qualcosa.
Per provare emozioni hanno bisogno di quelli che io definisco i nuovi
"snuff-movie", con l'attesa che una donna si spogli alla finestra, che qualcuno
venga ucciso in diretta». |
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