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LA REPUBBLICA

 

"Io, eliminata dal set del Grande Fratello"

"La tv in bagno era troppo per me"
Elena, segretaria romana di 23 anni, racconta il suo provino finito con l'esclusione. Scelti i primi due "inquilini" della casa

di ALESSANDRA ROTA

ROMA - "Ho capito che non ce l' avrei fatta quando siamo arrivati alla storia delle telecamere in bagno. La mia intimità, quella più segreta, sbattuta davanti a milioni di persone... no, ho sentito che sarebbe stato come vendermi". Elena Lieto, 23 anni, bruna, non troppo alta, due occhi scuri e brillanti, nessun problema di linea e una faccia da foto, è (meglio, era) una tra i 2500 aspiranti che hanno sostenuto il provino per un posto nel "Grande Fratello", programma di Canale 5 (Stream e portale Jumpy) non ancora cominciato ma già salito al primo posto dell'audience virtuale, non fosse per la sapiente strategia con cui vengono filtrate e smistate le notizie a riguardo.
È di ieri infatti il laconico comunicato in cui si annuncia che due dei 10 inquilini-forzati che per 100 giorni vivranno sotto l' occhio delle telecamere, accese 24 ore su 24, sono stati finalmente individuati: una donna forse sarda o più probabilmente siciliana, un uomo di bell'aspetto, non più giovanissimo, proveniente dal Nord d'Italia. Niente altro.
Parla invece volentieri Elena Lieto, segretaria in uno studio legale, maturità scientifica, romana di Monteverde Vecchio, una tra le prime ad essere "visionata" e respinta.
Cos'è questa faccenda del bagno?
"Quando mi sono presentata, sapevo che avrei dovuto convivere con altre persone, andare in onda in diretta, avevo pure chiesto al mio fidanzato se mi avrebbe aspettato tre mesi senza lasciarmi, caso mai mi avessero presa! Erano in tre in quella stanza del colloquio, ma solo uno faceva domande. A un certo punto gli ho chiesto spiegazioni: sul pollaio, perché ci sono le galline, sulle camere da letto. Sul bagno. È lì che è venuta fuori la storia delle telecamere: tre, una su water e bidet, una sulla doccia, l'altra sul lavandino".
Era una delle "condizioni". Possibile che non ne sapesse nulla?
"Non chiaramente. Insomma che mi riprendessero mentre ero seduta sul water non mi sembrava poi così necessario, nè subito dopo, quando mi lavavo. Scherzando ho detto che mi sarei messa un costume. L'esaminatore ha subito cambiato faccia. Era ancora gentile ma - come posso spiegare - più freddo, meno interessato".
E che è successo a quel punto?
"Ha continuato a domandarmi se ero disposta a stare nuda, ma nuda nuda. Io pensavo che magari le braccia sul seno, un lavandino, la tenda della doccia potevano servire come schermo. Non sono una frustrata, una bacchettona, però quella del bagno mi è sembrata una tale violenza, una forzatura. Mi interessa andare in televisione, volevo essere notata, si sa, una cosa tira l'altra in quel mondo, però non volevo esibirmi. Nuda ci sto a casa mia, non mi metto volentieri in monokini su una spiaggia, figuriamoci se mi lavo in televisione".
Niente bagno, ma eventuali storie d'amore con abitanti della casa come è successo nei Big Brother degli altri paesi?
"Sì, mi hanno chiesto come mi sarei comportata se mi fossi innamorata. Non ho mica escluso la possibilità".
E a letto?
"Sarei stata ben attenta, mi sarei trattenuta, niente sesso filmato".
Come, avrebbe finto?
"No, avrei aspettato di uscire; lì dentro niente più di qualche affettuosità".
Che però il suo fidanzato avrebbe visto in diretta...
"Faccio di testa mia, lui non era d'accordo che partecipassi alle selezioni. Ci sono andata lo stesso. Mia madre era molto contenta, poi però quando ho raccontato del bagno ha approvato la mia scelta".
Pentita?
"Assolutamente no, anzi ammetto che è un'esperienza che mi ha fatto cambiare un po' idea sul mondo della televisione. Credevo che ormai la filosofia del: "quella lì l'ha data a destra e a sinistra" fosse ormai tramontata e invece scopro che il criterio di selezione è l'esibizione della nudità, il corpo in mostra anche in momenti che dovrebbero essere intimi. Comunque che non facevo al caso loro l'ho capito molto presto. Alla domanda sul mio carattere ho risposto: "Aggressivo". Non era esattamente quello che si aspettavano".

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