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LA REPUBBLICA

Grande Fratello il cannibale
pronto a mangiarsi la tivù

Gori, direttore di Canale 5: "Apriremo finestre nei programmi in diretta"

ROMA - Il Grande Fratello cannibalizza la tivù, specialmente Canale 5. Le "finestre" di venerdì (in diretta a Verissimo e in seconda serata con un fuori programma) non sono che un timido inizio. L'annuncio è del direttore di Canale 5, Giorgio Gori: "Potremo facilmente aprire delle "finestre" nei nostri programmi in diretta, da Verissimo, dove Carlo Rossella ha in mente di farne un appuntamento fisso, fino a Buona Domenica e a Striscia la notizia. Stiamo inoltre pensando di mandare in onda brevi flash fuori dai programmi, in seconda serata per dare maggiore visibilità al Grande Fratello presso un pubblico diverso".
Gori fa capire che questa tattica da incursori era già nei programmi prima che la trasmissione iniziasse. Ma poi i buoni dati relativi alla seconda giornata ("sorprendenti") hanno in realtà allentato ogni allarme: "Anche in Spagna, dove il programma è andato benissimo, il dato di ascolto giornaliero era più basso che da noi". Dunque nessun correttivo, la formula funziona così com'è e la strategia di Gori è condivisa in Mediaset. Anche quando, com'è accaduto nella prima giornata, il rischio della noia è diventato realtà: "Ogni nuova trasmissione è come il lancio di una monetina, ma credo che anche la prima puntata, un po' didascalica, sia servita per far conoscere i ragazzi e a far capire come funziona la Casa. Ci ha dato un vantaggio che si è visto il giorno dopo".
Le critiche non mancano. Ieri il Movimento italiano dei genitori ha denunciato all'Autorità delle Comunicazioni Giorgio Gori per i "contenuti inadatti ai minori" del Grande Fratello. Ma il direttore di Canale 5 ribatte che "nulla di offensivo è andato in onda, le parolacce coperte da bip, e i discorsi sulla "prima volta" erano quanto di più casto e delicato io abbia mai sentito".
Il versante cattolico è sempre in allarme. Ieri si è espresso Monsignor Antonio Riboldi, vescovo di Acerra, che ha sottolineato come oggi "questi dieci ragazzi neanche potranno andare a Messa: non sapranno forse neanche che è domenica. Grande Fratello è un programma senza alcun valore pedagogico o educativo, visto che, chiusi dentro una casa, si recita, non si vive. I responsabili di quel programma vogliono fare dei telespettatori italiani dei guardoni. E l'unico obiettivo di questa finzione è il profitto, l'Auditel. Una tristezza diseducativa".
In Inghilterra, dove il programma si è chiuso ieri di fronte a dieci milioni di spettatori con la vittoria del muratore di Liverpool Craig Phillips (il compagnone del gruppo, anche generoso: ha donato i 210 milioni del premio a un'amica che deve essere operata in America), il famoso antropologo Desmond Morris ha scritto sul Guardian che anche lui ha goduto di "un po' di divertimento a spettegolare" sui partecipanti. E ancora che "seppure abbiamo imparato qualcosa guardando Big Brother è stato sulla psicologia dei redattori televisivi, non dei partecipanti al gioco: abbiamo scoperto ciò che loro ritengono possa divertirci".
La cosa ha strappato una grossa risata a Giorgio Gori, direttamente chiamato in causa: "Questo programma mi sembra un gran bel gioco di specchi: ci racconta come sono queste persone chiuse nella Casa, ma anche come siamo noi che lo facciamo, visto che soprattutto la versione di Canale 5 è un prodotto autoriale, c'è una selezione, un filtro, di quanto accade. Ma infine credo che dia soprattutto conto di come sono gli italiani: si è visto per l' interesse improvviso intorno ai partecipanti, si vedrà nel modo in cui voteranno per uno o per l'altro". Qual è il suo preferito? "Salvatore, per la sua spontaneità".

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