lativvu.com: il sito

Indietro

 

 

 

 

CORRIERE DELLA SERA

Sarà operativo solo se aderiranno tutti gli altri big discografici

Musica dal Web: accordo tra Mp3 e Emi

Dopo la sospensione della chiusura di Napster, novità anche per l’altro sito che mette i brani digitali online


Los Angeles - Dopo la riapertura di Napster, la «ola» telematica e l'esultanza degli appassionati di musica, hanno trovato nuovo alimento. Mentre su Internet proseguono indisturbati scambi e prelievi di musica via computer attraverso la Napster, dopo l'inattesa decisione della Corte d'Appello di San Francisco che ha revocato la chiusura del relativo sito disposta in primo grado, un'altra compagnia di ascolti musicali online finita nel mirino dell'industria discografica - la Mp3.com Inc. - ha raggiunto una transazione con uno dei colossi del settore, Emi, affinchè questa ritirasse la denuncia presentata per violazione dei diritti d'autore: la stessa infrazione contestata a Napster.

Il direttore generale di Mp3, Michael Robertson, ha tuttavia tenuto a prendere le distanze dai «colleghi», che pur utilizzando lo stesso formato digitale, ormai un classico, vanno molto oltre. Mentre Mp3 si limita a far ascoltare la musica gratis, infatti, la concorrenza permette addirittura che questa sia liberamente scaricata e conservata da chi si collega con il suo sito.

In virtù dell'accordo, Mp3 potrà continuare a trasmettere in piena liceità brani pubblicati originariamente su etichetta Emi; in cambio dovrà versare alla casa discografica, a titolo di risarcimento forfettario, una somma di denaro il cui ammontare non è stato reso noto, ma che secondo gli esperti del settore musicale dovrebbe aggirarsi intorno ai 20 milioni di dollari, equivalenti in lire a circa 40 miliardi. La transazione diverrà peraltro operativa a tutti gli effetti soltanto a condizione che la società online riesca a trovare un compromesso analogo con tutti e quattro gli altri quattro colossi del ramo con i quali è in causa: già è riuscita a trovare un'intesa con Warner e Bmg, mentre è in trattative a tal fine con Sony Entertainment e Universal.

E questo, a detta dei legali, è l'unico modo per evitare un processo, giacchè nel prendere atto dell'accordo i giudici hanno stabilito che nè questo nè i precedenti bastano comunque a chiudere la controversia.

Quanto al caso Napster, in attesa che la magistratura decida nel merito, non è ancora detto che sul sito si potrà continuare impunemente a scaricare musica senza spendere nulla. La Riaa, l'Associazione dei Produttori Discografici d'America, ha infatti preannunciato ricorso, forse addirittura alla Corte Suprema degli Stati Uniti; in caso di accoglimento, potrebbe essere impartito un nuovo termine per la chiusura del sito sul tipo di quello che sarebbe dovuto scadere alla mezzanotte scorsa, ora della California, le 9 del mattino di oggi in Italia.

Informazione

Notizie, recensioni, rassegne stampa giornalmente per voi su lativvu.com