Confronto tra la 1° e 2° Rivoluzione Industriale

Risaltano delle permanenze e delle importanti differenze. La permanenza più significativa è che le rivoluzioni industriali si verificano nei paesi culturalmente e istituzionalmente più avanzati dell'epoca, nei paesi, cioè, dove le istituzioni sia politiche sia economiche sono adeguate per permettere la libera iniziativa in un contesto di certezza del diritto commerciale, sono in grado di offrire un sistema monetario relativamente solido, un sistema finanziario capace di raccogliere ingenti capitali, una pratica contabile ordinata ed efficiente una sufficiente diffusione dell'alfabetizzazione, dell'informazione e della cultura superiore.

Non è certo un caso legato all'ambiente naturale o alla disponibilità di risorse che la prima rivoluzione industriale sia avvenuta in Gran Bretagna: era questo il paese culturalmente ed istituzionalmente più avanzato dell'epoca; il fatto poi che la Gran Bretagna disponesse di miniere di carbone, o di colonie che fornivano altre materie prime, è stato ormai riconosciuto un fattore di aiuto, ma no certo la causa principale del suo decollo industriale.

 Se la prima rivoluzione industriale si basava sulla macchina a vapore, che mutò drasticamente l'approvvigionamento di energia in qualunque processo produttivo, sulla lavorazione del ferro all'alto forno e sulla meccanizzazione di molti processi produttivi prima effettuati a mano, particolarmente nelle industrie tessili e alimentari, la seconda rivoluzione industriale si basò invece sull'elettricità, il motore a scoppio, acciaio e la chimica organica. Ebbene, le invenzioni della prima rivoluzione industriale richiedevano scarse elaborazioni teoriche e potevano essere realizzate anche da uomini pratici, come da uomini pratici potevano essere utilizzate: un' istruzione elementare era sufficiente (si ricordi, comunque, che all'epoca anche l'istruzione elementare era patrimonio di pochi. Nella Gran Bretagna della prima rivoluzione industriale solo metà della popolazione all'incirca sapeva leggere e scrivere). Ma la chimica, l'elettricità, l'acciaio e la meccanica del motore a scoppio erano più complicati, più legati a conoscenze e a nuove scoperte scientifiche, e richiedevano quindi un'istruzione medio-superiore per l'invenzione e almeno un'istruzione media per la loro utilizzazione. Fu così che i paesi che seppero istituire un sistema di istruzione medio-superiore più valido e generalizzato fecero meglio degli altri, la Germania e gli Stati Uniti in testa a tutti. Fu così che la Gran Bretagna attaccata ai suoi splendori non seppe tener dietro a questi nuovi sviluppi, non adeguò il suo sistema educativo e inizio il suoi declino da paese leader. Ma la seconda rivoluzione industriale rivela anche altre differenze rispetto alla prima. Nella seconda ci furono un numero maggiore di innovazioni di prodotto rispetto alla prima. Proprio la macchina a vapore è un'innovazione di prodotto: si tratta di qualcosa che prima non esisteva affatto, ma la meccanizzazione dei processi produttivi era soprattutto fatta di innovazioni di processo: quello che prima veniva fatta a mano, ora veniva eseguito dalle macchine, ma il prodotto finale non variava di molto. La seconda rivoluzione industriale vede invece spettacolari novità di prodotto: dal telefono all'aspirina, dall'aereo all'alluminio, dal cinematografo alle fibre tessili artificiali. Si avviano giganteschi investimenti per il trasporto dell'elettricità e della telefonia, la costruzione di strade per le automobili, ma, soprattutto, ci si rende conto che molti di quei nuovi prodotti possono essere resi disponibili ai consumatori a prezzi assai contenuti se se ne organizza la produzione su larga scala in impianti di enormi dimensioni.

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