IL MOTORE A SCOPPIO

Nel 1856,due italiani Bersanti e Matteucci,realizzarono il primo motore a scoppio a tre tempi (mancava la fase di compressione)alimentato da una miscela di aria e gas ,ma la vera svolta fu data dal motore a quattro tempi,brevettato dal francese Alphonse Beau de Rochas nel 1862.Fondaandosi;infatti ,su questo ciclo termico,le invenzioni compiute in seguito saranno mirate a migliorare la velocità,la praticità e la leggerezza dei veicoli.  

I motori endotermici hanno due modalità di funzionamento:ad accensione per scintilla,o ad accensione per compressione.

Seguendo la prima modalità si strutturano i moti di carburazione a quattro tempi ,quelli vale a dire impiegati sulla maggior parte dei veicoli a trazione su strada ,e che comprendono quattro tempi:

1° Tempo:Aspirazione:lo stantuffo,azionato da un moto passivo,scende verso il P.M.I(punto morto inferiore);mentre,apertesi le valvole di aspirazione,un carburatore o un miscelatore lascia che il combustibile(una miscela di aria unita benzene o a metano o più raramente a gas liquidi)venga aspirato nel cilindro per la depressione causata dal moto di espansione del pistone

2° Tempo:Compressione:il pistone;sempre sottoposto ad una forza passiva ;risale fino al P.M.S(punto morto superiore),comprimendo il combustibile.

3° Tempo:Combustione:prima che il pistone sia giunto al P.M.S,una coppia di elettrodi fa scoccare una scintilla,la quale provoca un innalzamento di pressione e di temperatura,che precede l'imminente combustione e quindi lo scoppio,che si trasforma in energia cinetica e spinge il pistone di nuovo verso il P.M.I. Questa è l'unica fase attiva del ciclo.

4° Tempo:Scarico:nella sua quarta corsa il pistone risale fino al P.M.S, spingendo i gas combusti fuori dalle valvole di scarico,che nel frattempo sono state opportunamente aperte.   

 

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