CONGREGAZIONE FIGLIE DI SAN GIUSEPPE DI GENONI


  

 

GIUSEPPINE DI ORISTANO

 

BREVE STORIA

 

 La N. D. Placida Passino fin dai primi anni del suo matrimonio aveva fondato una piccola comunità, dedicata principalmente ai poveri e alle orfane, sotto il patrocinio di San Giuseppe.

 

Il 19/3/1873 consacrò pubblicamente l'opera al Santo Patriarca nella Cappella della propria abitazione, a lui dedicata, sita in via San Giuseppe a Bortigali.

 

In questa Cappella, benedetta il 30/11/1874, fu collocata una statua di San Giuseppe, venerato dalla famiglia Passino. La statua era stata donata dagli eredi di Donna Peppica Sechi (restaurata una prima volta nel 1926 dal pittore Francesco Serra di Oristano, fu restaurata una seconda volta dalla pittrice Adele Navarino di Oristano; attualmente è venerata nella Casa del Postulantato in Via Carmine).

 

Ai primi di luglio del 1889 la Fondatrice si era trasferita, assieme a sei orfane, a Oristano, nella casa di sua sorella Marietta, sita sopra il Portico di Santa Chiara, in Piazza Martini n° 2.

 

Alla sua morte, avvenuta il 28/7/1897, divenne Superiora Suor Nicoletta Carboni e la piccola Comunità (Suor Nicoletta Carboni, Giovanna Demuro, Teresa Zurru, e tre piccole) si trasferì in casa del Notaio Giuseppe Marongiu.

 

Il 19/1/1898 la Comunità rientrò a Bortigali stabilendosi nuovamente in Via San Giuseppe e vivendo, per nove mesi, assieme ad altre quattro Suore Missionarie di Gesù Bambino provenienti da Alcamo.

 

Il 4/10/1910 fu ricevuta in Comunità anche la piccola Antonietta Pinna di sette anni.

 

Il 28/12/1912, con il permesso di Mons. Ernesto Maria Piovella, rientrarono a Oristano andando ad abitare in una casa sita in Piazza Mariano; Direttore e Cappellano fu designato Mons. Giuseppe Frau, Penitenziere della Cattedrale.

 

Il 14/9/1914 la Comunità si trasferì da Piazza Mariano alla casa in Via Carmine 26, acquistata il 14/4/1914.

 

Il 25/6/1916, con il consenso dell'Arcivescovo, Mons. Ernesto Maria Piovella, le tre orfane anziane:

    smisero di chiamarsi "Signora" e presero il titolo di Suora senza pronunciare voti speciali.

Il 7/12/1918 fu acquistata una casa in Via Carmine 28 ed il 12/5/1919 si allestirono un asilo, una sartoria, un laboratorio per il ricamo del filet e la confezione di fiori finti.

 

Il 19/3/1920 nel locale adibito a Cappella venne celebrata, per la prima volta, la Santa Messa e nello stesso locale, dal 16/3/1923, si conservò il SS. Sacramento.

 

L'8/9/1920 la Comunità accolse la piccola Savina Corrias.

 

Nei giorni 22-23-24 marzo 1921 il nuovo Arcivescovo, Mons. Giorgio Delrio, predicò i primi Esercizi Spirituali nella Casa delle Giuseppine di Oristano.

 

Una bella foto del settembre 1922 immortala le Suore con le Orfane.

 

Il 18/3/1923, alla vigilia del 50° anniversario della fondazione della Comunità, le tre Suore anziane vestirono l'abito religioso:

 

Il 19/3/1923 il 50° anniversario della fondazione della Comunità fu celebrato solennemente alla presenza dell'Arcivescovo Mons. Giorgio Delrio.

 

Una bella fotografia del settebre 1922 immortala le Suore con le Orfane.

 

Il 28/12/1923 fu ammessa una quarta componente: Suor Francesca Maria Piga.

 

Il 2/10/1924 anche Angela Pinna, ammessa il 4/10/1919, divenne Suora prendendo il nome di Suor Antonietta Pinna; in seguito Suor Antonietta diverrà Superiora Generale della Congregazione.

 

Il 1/9/1926 Mons. Giuseppe Frau cessò di essere Direttore restando Cappellano della Comunità.

 

Il 10/8/1927 la Superiora della Comunità di Oristano, Suor Nicoletta Carboni, inviò una lettera a Madre Eugenia Montixi, Superiora Generale dell'omonima Comunità, fondata a Genoni dal Padre Felice Prinetti; proponeva di unificare i due istituti aventi stesso nome, stesso protettore, San Giuseppe, e medesimi scopi.

 

Il 15/8/1927 Mons. Francesco Cao, Superiore Generale delle Figlie di san Giuseppe di Genoni, fondate dal Padre Felice Prinetti, anche a nome della Superiora, Madre Eugenia Montixi, scrive la lettera di risposta alla Superiora della Comunità di Oristano, Suor Nicoletta Carboni, disponendo finalmente l'unificazione dei due istituti in un'unica Congregazione delle Figlie di San Giuseppe.

 

 

 

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