10 luglio 2001
"Favole nere" della realtà

Nel primo week-end tanti spettacoli e diversi linguaggi per raccontare, commuovendo, il mondo contemporaneo. Convince tutti il Teatro delle Ariette con una proposta che mescola cibo e arte, memoria e presente.
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L'evento "naturale"
Ma l'evento che mette d'accordo tutti, romantici e marxisti, postmoderni e tradizionali, è stato il Teatro da mangiare?, una tavola imbandita per ventisei (più o meno) commensali organizzata dal Teatro delle Ariette, un'anomala formazione guidata da Stefano Pasquini e Paola Berselli che dopo essere stati presenza storica nel teatro bolognese degli anni Ottanta si misurano con la scelta di vivere il teatro con una diversa impostazione, certamente e potentemente umana e che non nega la sua storia, anche politica, anzi la ricorda, la rivendica, ci fa sobbalzare di commozione. Dal loro agriturismo hanno ricostruito un percorso invitando gli spettatori nella loro casa, fra loro, come ospiti ai quali rammentare il sapore e gli odori di una vita che ha deciso di dire no e di un lungo racconto di sé fatto di aneddoti, dell'Internazionale urlata e cantata, clown e davvero tanto altro ancora: uno spettacolo che fa bene alle coscienze e alla memoria.
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Paolo Ruffini