Nel paesaggio arzachenese,contraddistinnto da picchi granitici modellati dagli agenti atmosferici, colpiscono due elementi le strane forme delle rocce con figure che richiamano animali, mostri e quant'altro, e li conchi: Questi ultimi sono cavità nella roccia. La traduzione del termine gallurese è: tafone. Nel territorio arzachenese ne sono presenti numerosissimi. in particolare nei pressi di Arzachena. La loro particolarità sta sia nelle origini geologiche che nelluso che ne è stato fatto dalle genti del posto. Nella favolistica locale ritornano spesso come rifugio-nascondiglio di efferati banditi. Si narra di briganti che hanno vissuto alla macchia utilizzando tali recessi come base imprendibile. Migliaia di anni fa esseri primitivi si aggiravano fra i graniti e la macchia di questi luoghi. Non conoscievano ancora le abitazioni e si riparavano in capanne e ancora più spesso, ne li conchi: Erano quindi dei ripari sottoroccia dove si svolgeva la vita familiare dei protosardi. Li conchi vennero anche adibiti a luoghi di sepoltura. In epoche più recenti furono usati come rifugio per animali, a mo di stalle. Inoltre con interventi minimi accostando qualche sasso, venivano chiusi e trasformati in ripostiglio per gli attrezzi dei pastori. |
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