- Alcune osservazioni agli interventi programmati sul litorale pisano -
La spiaggia di ghiaia, proposta dagli studiosi per la difesa della costa
marinese, non ferma la lenta ma inesorabile corrosione dei fondali litoranei,
che è notevole oltre le scogliere frangiflutti esterne.
Inoltre, data la prominenza dell’arco costiero, su cui è situata
Marina di Pisa, investito dalle onde trasversali, sospinte dal forte libeccio,
potrebbero manifestarsi problemi legati alla stabilità della ghiaia.
Ritengo quindi importante
rimuovere le cause che hanno prodotto negli anni, quest’incommensurabile danno
ambientale, un vero disastro protrattasi nell’arco di oltre un secolo.
Senza contrastare le vere
cause dell’erosione costiera, gli interventi effettuati per difendere la costa
hanno un’efficacia limitata nel tempo e possono andare ad incidere
negativamente, con le modifiche alle correnti marine, sui fondali litoranei,
corrodendoli ulteriormente, quindi accentuare l’erosione costiera sulla
spiaggia ancora integra, prossima all’opera di difesa messa in atto.
***
·
Il recupero urbanistico delle colonie
marine del Calambrone:
Tutta la zona del
Calambrone ricade del Parco naturale, nella cosiddetta “area esterna”,
dov’è presente una volumetria edificata particolarmente consistente.
E’
già stato ristrutturato da oltre un anno, al Calambrone, il complesso del
Ciso-Anap, trasformandolo un’ampia struttura ricettiva: il «Green Park Resort»,
realizzato dai fratelli Madonna.
L'elenco completo delle colonie marine, che sono state
assegnate a vari nuovi proprietari o che sono andate in gestione sono le
seguenti (Il Tirreno):
1)
Colonia «Vittorio Emanuele III» fronte spiaggia, costruita tra il 1934
e il 1940. Proprietà del Comune di Pisa, con una superficie del terreno di
24.820 metri quadri mentre l'area coperta è pari a 3.900 mq, con un
volume del fabbricato di 52.700 metri cubi. Destinata a case popolari di prima
accoglienza e ad essere sede di società sportive.
2)
Colonia marina estiva «Firenze» fronte spiaggia costruita tra il 1931 e
il 1932. La superficie coperta del fabbricato è pari a 3.770 metri quadri, con
un volume del fabbricato di 38.960 metri cubi. Proprietà della Regione Toscana
assegnata ad imprenditori livornesi per 30 anni. E’ destinata a centro
congressi e casa albergo per anziani.
3)
Colonia marina «Principi di Piemonte» fronte spiaggia, costruita nel
1932. Proprietà dell'impresario Giacomo Bizzarri che, nel 1987, acquistò
questa colonia, per poi unirsi con la famiglia Mori nella «Euro Mare s r l»,
società che è l'attuale proprietaria. Superficie del terreno di 26.940 mq, con
un volume del fabbricato di 27.500 mc. Sarà trasformato in albergo a «5 stelle»
ed appartamenti residenziali.
4)
Gruppo colonie marine «Regina Elena», fronte spiaggia, costruita nel
1934, e «Rosa Maltoni, fronte nord», fronte spiaggia, costruita nel 1925. Una
con superficie coperta del fabbricato di 4.865 mq e l'altra di 34.838 mq.
Proprietà della famiglia Madonna, comprate dalle Ferrovie dello Stato.
L’edificio del 1932, progettato dall'architetto Mazzoni è una realizzazione
tra le più significative dell'architettura di quel periodo, uno dei rari
edifici storici sul fronte mare. Fu costruita per essere destinata a colonia
marina talasso-elioterapica. Il piano di gestione prevede una ristrutturazione
per realizzare un albergo, una residenza turistica-alberghiera ed una struttura
didattica o centro congressi. Un Residence dotato d’accesso al mare con
struttura balneare per il «Green Park Resort».
5)
Colonia marina «Rosa Maltoni sud», fronte spiaggia, costruita nel 1925
dall'architetto Angiolo Mazzoni. Proprietà della società «Regina del Mare s r
l», pare d’alcuni imprenditori di Castiglioncello, acquistata dalla
Fondazione religiosa «Charitas Tridentina». Superficie del terreno: 52.096
metri quadri, con superficie del fabbricato di 64.000 mq. Saranno realizzati in
questo fabbricato, vari appartamenti residenziali, un albergo ed una struttura
balneare.
6)
Colonia
marina «Figli italiani all'estero», costruita nel 1934. Proprietà dal 1999
della società «Elle Emme s. r. l.» di Livorno, superficie coperta del
fabbricato: metri quadrati 11.280, con un volume di 77.200 metri cubi. Con la
ristrutturazione di quest’edificio verranno realizzate varie residenze ed una
casa-albergo.
7)
Soggiorno estivo «Salesiani Sacro Cuore» di Livorno, costruita nel 1960
di proprietà della famiglia Gianvanni. La superficie coperta del fabbricato è
pari a 910 mq, il volume del fabbricato è di 3.100 metri cubi. Sarà
trasformato in una casa-albergo e vari appartamenti residenziali.
In pratica una cittadina, che si vuol far sviluppare al
Calambrone, recuperando le strutture delle colonie marine, inserita a tutti gli
effetti, nel Parco Naturale.
I futuri residenti avranno bisogno di spazi per
parcheggiare le auto, oltre ai vari impianti di servizio. Le
infrastrutture che si renderanno necessarie per le numerose persone che andranno
ad abitarci, possono andare ad incidere sensibilmente sul territorio.
Viene da chiedersi quale influenza avrà sul territorio
del parco, l’aumento d’abitanti in questa zona, dove si trovano le ultime
dune naturali.
Queste dune, ancor oggi
presenti al Calambrone, rischiano di essere sacrificate (o danneggiate), per far
posto ad aree di parcheggi per i futuri residenti o per far spazio alla
balneazione.
Piuttosto che rischiare d’avere impatti ambientali
negativi, sarebbe stato preferibile per queste vecchie colonie, ridurre la
notevole volumetria esistente.
Si è letto più volte,
negli anni, sulle cronache locali dei vari giornali, le ripetute violazioni
all’integrità che hanno subito le dune di Tirrenia, inserite nell’area
costiera in concessione al WWF di Pisa (
)Tutto questo testimonia le difficoltà oggettive di un’efficace protezione in
un’area che dovrebbe essere difesa in modo rigoroso.
Da ricordare che le dune
litoranee sono protette dalla legislazione attuale che è ben precisata e
tutelate dal Parco ()
Le dune naturali sono le
ultime rimaste in questa vasta zona litoranea, che costituisce l’antico
territorio di Tombolo.
Sono presenti varie
pregevoli essenze vegetali: dalla comune ginestra alla fillirea ed infine, vi si
trovano altre specie più rare come il giglio di mare e la splendida, preziosa
“solidago litoralis savi”, chiamata volgarmente verga d’oro delle spiagge.
Un ambiente naturale,
quello attinente le dune, da salvaguardare in modo integrale, preferibilmente a
debita distanza da insediamenti abitativi. Un’area di rispetto che è doverosa
mantenere in un Parco naturale.
Occorre purtroppo osservare
che le recenti strutture abitative a Marina di Pisa, sono state costruite a
pochi metri di distanza dalla vecchia linea ferroviaria dimessa del “Trammino”,
che si trova vicino alla macchia, la vegetazione spontanea del Parco naturale ed
a quello che rimane dell’estesissima pineta di Boccadarno, presente prima che
Marina di Pisa fosse edificata.
Era doveroso quindi,
rispettarne adeguatamente le distanze.
Il carico antropico
(relativo al numero delle persone) sull’intero litorale si eleverà
considerevolmente negli anni.
Nell’area ex Cosmopolitan,
a Tirrenia, sorgerà una grande struttura ricettiva, un residence, attiguo al
campo da golf, con ben 70 appartamenti. Saranno inoltre realizzati alcuni
alberghi e vari altri appartamenti.
Com’era
bella ed estesa, un tempo, la pineta di Tirrenia. Adesso in questo luogo vi si
trova solo asfalto e cemento.
Quest’aumento di
popolazione avverrà soprattutto nel periodo estivo, con possibili problemi,
inerenti alla depurazione delle acque di scarico.
E’ probabile infine, che
vi saranno altri problemi, ad esempio per l’aumento della richiesta del
servizio d’acqua potabile, relativi quindi all’efficienza dell’attuale
rete distributiva dell’acquedotto.
Da ricordare che le risorse
idriche saranno sempre più limitate negli anni, per i cambiamenti climatici in
atto, ovunque nel mondo.
***
·
Un’ultima considerazione, relativa a
Marina di Vecchiano.
Questo litorale per fortuna
non risente dei gravi danni prodotti dall’erosione costiera. Fa parte a tutti
gli effetti del Parco naturale, inserito nell’area interna, quindi va tutelato
in modo adeguato. Durante l’estate però, si riversano su questo litorale
numerose persone,(in alcuni
giorni, ben ventimila bagnanti!) , provenienti da tutta la Toscana.
Un carico verosimilmente
eccessivo che implica inoltre, problemi di pulizia dell’arenile, evidenziati
anche recentemente sulle cronache locali dei giornali.
Il vicino litorale
versiliese, è adeguatamente attrezzato per la balneazione e quindi potrebbe
accogliere senza problemi la maggioranza di questi bagnanti.
Periodicamente è
effettuata, con il contributo delle associazioni ambientaliste, la pulizia del
litorale, spiaggia e dune naturali, ma ben presto tutto torna come prima.
Con l’ultima pulizia,
effettuata la prima domenica di febbraio, sulla spiaggia era presente ogni cosa
che non doveva esserci. Dalla plastica, che aveva invaso tutta la zona, al
polistirolo, per arrivare alle numerose lattine ed al vetro, presenti ovunque.
Questo territorio, con le
ricchezze che offre, sarebbe ancor più bello se la pulizia fosse mantenuta
costante tutto l'arco dell'anno.
Pulizia del litorale, da
parte dei volontari di Legambiente
Tra l’altro la strada per
arrivare a Marina di Vecchiano è di proprietà privata, piuttosto stretta nel
tratto finale ed attraversa la macchia mediterranea, con possibili i rischi
d’incendi per la siccità estiva. Ad esempio, per il classico mozzicone di
sigaretta lasciato cadere distrattamente dal finestrino dell’auto in transito.
Vi sono inoltre, problemi nel trovare lo spazio necessario a parcheggiare le numerose auto che raggiungono la spiaggia, ma a quanto pare la viabilità sarà potenziata con un intervento che ha provocato varie critiche ()
«Con il dichiarato scopo di portare quanti più utenti possibili sull'Arenile di Marina di Vecchiano, già la scorsa stagione estiva stimati in oltre seicentomila, sono stati progettati e si stanno per realizzare un parcheggio scambiatore ed una nuova viabilità collegante la statale Aurelia con la via del Mare, opere entrambi ricadenti dentro il parco naturale. Infatti, il parcheggio scambiatore è previsto, non a confine con la zona parco, come sarebbe logico, ma addirittura cinque chilometri all'interno ed a ridosso di una riserva integrale, con la conseguenza di spostare le attuali colonne di auto, che si formano nelle giornate festive in attesa di poter raggiungere l'arenile, nel parco stesso con effetti di inquinamento atmosferico ed acustico facilmente immaginabili per una vastissima area di enorme pregio ambientale»()
«Il progetto presentato dalle Ferrovie che prevede la costruzione di un sottopasso e una viabilità alternativa a via dei Pini in località Pruniccio, ha trovato il plauso dell'amministrazione comunale e degli altri enti interessati, come l'Anas e l'Ente Parco»()
Intanto, a Marina di
Vecchiano stanno per essere ultimati alcuni lavori di ristrutturazione ai
margini dell’arenile naturale, iniziati nel febbraio scorso. Adesso la strada
lungo l’arenile naturale, si presenta tutta asfaltata.
Procede di pari passo anche
la regolamentazione dei parcheggi e l'accesso al mare. Per coloro che non sono
residenti nel comune, i parcheggi delle auto a Marina di Vecchiano saranno a
pagamento dal 18 maggio 2002.
«Queste scelte – dicono all'unisono il primo cittadino, Rodolfo Pardini e l'assessore all'arenile, Federico Meini - sono dettate dal principio secondo il quale a Marina di Vecchiano devono convivere la tutela ambientale e la fruizione sociale assieme al decollo fattivo del litorale» ()
Il Tirreno, di martedì 30 aprile 2002, pubblica un
articolo che illustra il depliant fatto stampare recentemente, per lanciare la
prossima estate a Marina di Vecchiano:
"Più informazioni sulle bellezze della zona per attrarre sempre più turisti (…). Intanto qui si illustra una spiaggia molto bella. Una lunga striscia godibile con tutti i comfort tra ombrelloni, sdraio, lettini, docce e una serie d’optional diversi da zona a zona (…). La Marina offre sempre di più. Solarium, parcheggi coperti, beach volley, docce calde per tutti, senza contare corsi di acquagim, danza e massaggio terapeutico (…). Ristoranti aperti a pranzo e a cena con menu dove il pesce farà da protagonista insieme ad altre delizie da gustare là dentro il Parco e vicino alle dune (…), eventi, tropical party, cene a tema, cocktail dinner, sempre davanti ai tramonti indimenticabili che questa zona può offrire."
Perbacco, ma qui si fa
concorrenza a Viareggio!
***
Saranno razionalizzati in
un prossimo futuro, gli accessi alla spiaggia, diminuendo il loro numero, per
tutelare il sistema dunale a ridosso del litorale. Per l'anno prossimo infine,
è previsto un intervento di delimitazione tramite staccionate da apporre lungo
i vialetti a mare e la creazione di un museo ambientale a cielo aperto.
E’ in ogni modo un dato
di fatto che d’estate questo litorale ha un carico antropico notevole, un vero
affollamento. Un numero eccessivo di persone che generano conseguenti problemi
di protezione dell’ambiente naturale, non ultimi quelli della pulizia
dell’intera costa.
Ad oggi, le strutture
balneari di Marina di Vecchiano, alcune in muratura costruite da oltre un
decennio, denominate “Oasi”, altre più recenti ed in qualche modo
maggiormente integrate con l’ambiente, fanno perdere poco a poco la natura
selvaggia di questa costa.
Una zona di particolare pregio ambientale, per la
vicinanza della foce naturale del Fiume Serchio. Una zona che costituisce
un forte richiamo per l’avifauna, per le varie specie d’uccelli, quindi, un
luogo d’alto interesse ambientale e naturalistico, inserito a tutti gli
effetti, per questi motivi, nell’area interna del Parco Naturale.
E’ anche una delle poche
coste naturali che ci sono rimaste in Toscana, l’ultima adiacente all’ampio
litorale versiliese, oramai completamente urbanizzato.
Le “Oasi” di Marina di Vecchiano
***
Concludo con una citazione di Seneca:
nemo sibi tantummodo errat, sed alieni erroris et causa et auctor est –
(chi erra, non solo sbaglia per sé, ma è la causa ed origine d’errori di
altri), un monito per coloro che detengono il potere.
Parole, che mi sembrano attinenti sia ai problemi
generati dai cambiamenti climatici che a quelli relativi all’erosione
costiera.
In sostanza, la natura va compresa e soprattutto… va
rispettata.
* * *
Solidago Litoralis Savi (wwf)
Ammofila (wwf)
Fillirea (wwf)
Calcatreppola (wwf)
Ginestre (wwf)
Soldanella di mare (wwf)