CASTELLI DI CANNERO:

il parere del Settore Regionale Beni Ambientali

è in accordo con il punto di vista delle Associazioni Ambientaliste

comunicato stampa

Sulla questione CASTELLI DI CANNERO (restauro o ricostruzione?) l'Assessore regionale ai Beni Ambientali, Antonino Masaracchio, interpellato dalla presidente del Circolo Verbano di Legambiente, nel confermare con una nota scritta tutto il suo impegno a seguire la questione, allega una recente relazione del Settore Regionale Gestione Beni Ambientali (6 agosto '99), con la quale la responsabile di settore, arch. M. Bianco, riferisce all'assessore del sopralluogo compiuto il 4 agosto per valutare il posizionamento dell'eventuale pontile di attracco ai battelli di linea, sull'isolotto principale. "In tale occasione" scrive l'arch. Bianco "sono state ricordate le competenze autorizzative della Soprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici del Piemonte, in quanto ... il complesso monumentale dei Castelli di Cannero è interessato dal vincolo di tutela a sensi della legge 1089/39 e pertanto anche le eventuali opere da realizzarsi nell'immediato intorno dei ruderi ... dovranno essere oggetto di specifico pronunciamento da parte della Soprintendenza competente, oltre che dello scrivente Settore". Pronunciamento, che - finora - non è stato neppure richiesto, nonostante le pressioni nostre e delle altre associazioni ambientaliste. In conclusione di relazione si legge: "... si ritiene di dover richiamare l'opportunità di una valutazione preventiva di queste iniziative in sedi rappresentative di tutti gli Enti coinvolti. Infatti risulta oltremodo complessa la valutazione della eventuale compatibilità delle opere da realizzarsi per il raggiungimento degli obiettivi enunciati" (s'intende quelli oggetto di convenzione tra la Regione Piemonte, la Fondazione Castelli di Cannero e il Comune di Cannobio, per il recupero, il restauro e la valorizzazione dei Castelli di Cannero) "e la loro coerenza con gli indirizzi di tutela del complesso monumentale e del contesto paesaggistico interessato in mancanza di un progetto complessivo e dettagliato che individui puntualmente la portata dell'intervento nel suo complesso e le sue ricadute sulla pregevole immagine dei Castelli di Cannero". Che è esattamente ciò che noi andavamo da mesi proponendo e - in un certo senso - pretendendo, nella certezza che le leggi vigenti davano ragione al nostro modo prudente e circospetto di procedere, piuttosto che a quello frettoloso e superficiale di chi intende la bellezza come pura occasione di sfruttamento a fini economici, costi quel che costi.

12 settembre 1999

E-mail: lambient@internetpiu.com

www.verbania.com/legambiente