BALNEABILITA' A RISCHIO CHIMICO A
VERBANIA
A mollo nello scarico Acetati
In questi giorni l'Asl e l'Arpa stanno
esaminando la domanda avanzata dal Comune di Verbania, per verificare la balneabilità
della spiaggia alla punta dell'Arena, alla foce del torrente S.
Bernardino. Come è noto, proprio di fronte alla foce del S.
Bernardino, sul fondale a ottanta metri di profondità, sbocca il tubo di scarico degli
impianti chimici Acetati/Italpet, denunciato dal Circolo
Verbano di Legambiente (col conforto di dichiarazioni scritte rese in
forma ufficiale dall'Assessorato all'ambiente della Provincia VCO) per la
quantità e la qualità dei loro reflui: 1500 mc/ora, per un inquinamento di
tipo poco biodegradabile, come quantità paragonabile a quello prodotto da
una città di 25.000 abitanti, che non depurasse i suoi reflui, contenente
anche cloroformio e formaldeide, sostanze cancerogene secondo le tabelle
ufficiali, nonché ammoniaca, sostanza tossica. Sulla denuncia è in corso
un'istruttoria della Procura della Repubblica di Verbania. E'
peraltro possibile che la balneabilità non venga negata dagli organi di
controllo, poiché la legge sulla balneabilità (DPR 8.06.82, n.
470) per verificare i requisiti di qualità delle acque di
balneazione (all. I del DPR) prevede soltanto analisi di
tipo biologico (per coliformi, streptococchi, salmonelle), ricerca di oli
minerali, tensioattivi, fenoli e pH. E' possibile, anzi, che il
flusso continuo di formaldeide dagli scarichi aziendali renda sterile
l'acqua soprastante: è proprio un peccato che la formaldeide sia
cancerogena!