AL
MINISTERO DELL’AMBIENTE
UFFICIO
VIA
Via
C. Colombo 44, 00147 Roma
e
p.c.
Al
Presidente della Provincia VCO
All’Assessore
all’Ambiente della Provincia VCO
All’Assessore
regionale ai Trasporti
All’Assessore
regionale all’Ambiente
Al
Prefetto di Verbania (VCO)
Al
Prefetto di Novara (NO)
All’Arpa
di Torino
All’Arpa
di Novara
All’Arpa
di Omegna
Al
Sindaco di Domodossola (VCO)
Al
Sindaco di Villadossola (VCO)
Al
Sindaco di Pieve Vergonte (VCO)
Al
Sindaco di Premosello C. (VCO)
Al
Sindaco di Vogogna (VCO)
Al
Sindaco di Ornavasso (VCO)
Al
Sindaco di Gravellona T. (VCO)
Al
Sindaco di Casale C. C. (VCO)
Al
Sindaco di Omegna (VCO)
Al
Sindaco di Orta S. Giulio (NO)
Al
Sindaco di Pettenasco (NO)
Al
Sindaco di Gozzano (NO)
Al
Sindaco di Briga N. (NO)
Al
Sindaco di Borgomanero (NO)
Al
Sindaco di Suno (NO)
Al
Sindaco di Momo (NO)
Al
Sindaco di Novara (NO)
A
Legambiente Nazionale, Roma
A
Legambiente Piemonte, Torino
All’avv.
F. Sicher, legale del Circolo Verbano di Legambiente
A
Italia Nostra del VCO
All’ing.
B. Pomi per Italia Nostra del VCO
Al
WWF del VCO
All’on.
D. Galli
All’on.
E. Realacci
All’on.
M. Zacchera
All’on.
W. Zanetta
Al
sen. L. Manfredi
Oggetto:
AUTOSTRADA
VIAGGIANTE TRATTA DOMODOSSOLA – OMEGNA - NOVARA. RICHIESTA DI PROCEDURA DI
VIA ai sensi del comma 2 dell’articolo 1 del DPCM 10 agosto 1988, n. 377
Come
è noto, la tratta ferroviaria Sempione - Domodossola – Novara, via
Omegna, linea dal tracciato ottocentesco al servizio delle realtà
locali, dal giugno 2001, in seguito ad accordi internazionali
stipulati a partire dal 1992 e con lavori di adeguamento dei binari e delle
gallerie, è diventata a tutti gli effetti un’autostrada
viaggiante, gestita dalla Società RAlpin AG, consorzio di imprese
appositamente costituito da BLS (30%), FFS (30%), Hupac (30%) e FS (10%),
presieduta e diretta da Hupac e BLS. Importanti opere sono state compiute
per adattare la sagoma delle gallerie del Sempione (a cura FFS) e della
rampa di accesso sud al Sempione (galleria elicoidale) (a cura FS).
Attualmente
il corridoio intermodale, percorso fino al 2001 da pochi treni locali lungo
una linea secondaria neppure elettrizzata, è agibile al transito
ferroviario del profilo UIC B, sagome P80; in pratica, al trasporto su carri
dal pianale ribassato degli automezzi di sagoma europea e cioè
dell’altezza di 4,00 m, della larghezza di 2,50 m, di peso massimo fino a
44 tonnellate ciascuno. Al regime ordinario (90% della potenzialità del
servizio), che si prevede di raggiungere entro qualche anno, le disponibilità
preventivate sono per 350.000 posti di carico all’anno, corrispondenti al
trasporto medio giornaliero di 950 – 1000 Tir, con 50 – 55 treni da 19
– 20 posti di carico. Lungo la linea del Sempione fino a Domodossola e
la linea Domo-Omegna-Novara sarà quindi instradato circa il 25% di tutto il
traffico merci transalpino elvetico, stimato per il prossimo decennio in
oltre 52.000.000 di tonnellate di merce.
Il
trasferimento su ferrovia del traffico merci non può che riempire di
soddisfazione un’associazione ambientalista come la nostra.
Accade
però che la linea percorsa dall’autostrada viaggiante in questione sia la
medesima tracciata nell’Ottocento al servizio del piccolo traffico locale,
e che quindi essa attraversi con andamento sinuoso tutti i paesi e i paesini
che incontra, tanto da essere da sempre utilizzata per i brevi trasporti dei
pendolari. Dall’avvento della modifica
sostanziale indotta dall’autostrada viaggiante, la situazione per i
paesi attraversati non è più sostenibile. Il rumore (v. alcune
misurazioni già effettuate dalla Provincia VCO) irrompe
nelle abitazioni, dislocate anche a pochi metri dai binari, e il rischio di
una catastrofe è sempre incombente. I numerosi passaggi a livello,
lungamente chiusi, creano inoltre un costante stato di disagio e di
pericolo.
Si
segnala a codesto Ufficio Ministeriale che la trasformazione da linea
ferroviaria locale ad autostrada viaggiante non è stata a suo tempo
sottoposta ad alcuna procedura di VIA, come invece, a nostro avviso,
prevede il comma 2 dell’articolo 1 del DPCM 10 agosto 1988, n. 377
(“La medesima procedura si applica anche agli interventi su opere già
esistenti ... , qualora da tali interventi derivi un’opera che rientra
nelle categorie stesse [indicate nel comma 1]; si applica altresì agli
interventi su opere già esistenti rientranti nelle categorie del comma 1, qualora
da tali interventi derivi un’opera con caratteristiche sostanzialmente
diverse dalla precedente..”.).
Si
chiede a codesto Ufficio Ministeriale di assumere l’iniziativa di
intervenire presso gli Enti di competenza, al fine di regolarizzare la
pratica in oggetto, nella certezza che una corretta procedura di VIA non
avrebbe mai consentito che la linea Domodossola-Omegna-Novara venisse
trasformata in un’autostrada viaggiante, senza gli indispensabili
strumenti di mitigazione e di compensazione.
La procedura viene da noi richiesta allo scopo di proteggere la popolazione
dal grave disagio attuale e futuro, e per evitare all’ambiente una
possibile catastrofe, in caso di disastro ferroviario.
Agli Enti e ai Parlamentari (tutti già informati e attivi sul tema), che ricevono questa nota per conoscenza, si chiede di intervenire con sollecitudine nella questione, facendo pervenire all’Ufficio ministeriale le loro richieste autorevoli, nonché l’elenco delle numerose iniziative già prodotte sul tema.
Chiedo di conoscere il nominativo del funzionario dell’Ufficio che si occuperà della pratica e chiedo di essere costantemente informata sul progredire della stessa.
Saluto
con osservanza
Presidente
Circolo Verbano di Legambiente
(all.
Documento “Per non deragliare”, redatto dall’ing. Bruno Pomi per conto
di Italia Nostra del VCO, da cui abbiamo tratto le informazioni tecniche
riportate nella nostra nota).
31/07/2002