Nella foto: La grandiosa cascata del Toce
nei giorni del Giro d'Italia (foto Pizzorni)
 
TUTTE LE ACQUE SONO PUBBLICHE
Acetati "regala" l'acqua del sottosuolo.
E l'assessore ringrazia.
13.08.03
 
 
"Tutte le acque superficiali e sotterranee sono pubbliche e costituiscono una risorsa che è salvaguardata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà ... L'uso dell'acqua per il consumo umano è prioritario rispetto agli altri usi ..." Così recitano i primi commi degli articoli 1 e 2 della Legge 36/94, più nota come Legge Galli. E così è logico e giusto che sia.
Acetati per i suoi usi industriali, di cui deve rispondere davanti alla Magistratura, usa 1500 mc di acqua (pubblica) potabile, di prima qualità, ogni ora, e cioè la quantità sufficiente per dissetare tutti i cittadini del VCO, ogni giorno dell'anno. L'acqua, dopo avere raffreddato gli impianti, viene aggiunta ai reflui chimici, diluendoli, e poi scaricata, calda e sporca, nel lago, davanti alla spiaggia del Rigoletto.
Il fatto che ieri sera, al telegiornale locale, l'assessore provinciale alla Protezione civile, Angelo Guenza, abbia informato la popolazione assetata che l'acqua prelevata dal pozzo Acetati era da questa concessa a titolo gratuito, come dono, è quindi una doppia mistificazione della verità. L'unità di crisi per l'emergenza idrica ha il compito di distribuire l'acqua, bene pubblico, prioritariamente per gli usi potabili, e così giustamente sta facendo. Senza dover ringraziare nessuno, tantomeno chi quell'acqua quotidianamente spreca e sporca senza ritegno.
Un'altra riflessione andrebbe fatta sull'imprevidenza di una classe di amministratori pubblici che porta un territorio, così ricco d'acqua, alla sete.