(Nella foto: il lago Maggiore, preziosa bellezza da tutelare)

Scarichi a lago da Pieve Vergonte e da Verbania preoccupano tre deputati ticinesi

ARRIVANO I NOSTRI, DALLA SVIZZERA

 
Tre deputati ticinesi, che ci avevano tempo fa chiesto alcune informazioni e chiarimenti sulle ultime e penultime vicende tristissime del lago Maggiore antistante le rive VCO, hanno presentato un'interrogazione al Gran Consiglio ticinese, perchè si informi e renda conto di che cosa succede o non succede a Pieve Vergonte in fatto di bonifica e per sapere che cosa butta a lago lo scarico Acetati, da sempre autorizzato a praticamente non depurare le sue acque e a infilarle nel tubo di scarico del depuratore, che le libera sui fondali davanti alla foce del torrente S. Bernardino (quando non escono direttamente di fronte all'ufficio tecnico del Comune!). Già nel 1996 abbiamo dovuto ringraziare il Laboratorio cantonale elvetico, che ci ha messo di fronte al disastro DDT. Chissà se anche questa volta la soluzione alla bonifica di Pieve Vergonte, che di fatto non si realizza, e allo scarico Acetati, che non si interrompe, dovrà avvenire per merito dei nostri vicini? Qui sotto è riportato l'articolo de La Stampa del 1.12.01.
 
 
SI CHIEDONO GARANZIE SULL´IMPIANTO DI DEPURAZIONE, NEL MIRINO ANCHE UN´AZIENDA DI VERBANIA
Dalla Svizzera accuse a Enichem
Tre deputati: «L´inquinamento non si è fermato»

PIEVE VERGONTE Pericolo di catastrofe ambientale nella zona del Verbano? L´allarme viene da tre deputati del parlamento del Ticino (Eva Feistmann, Fiamma Pelossi e Giorgio Canonica), che in un´interrogazione al governo del Cantone puntando il dito contro la ex Enichem di Pieve Vergonte. L´azienda oggi è Tessenderlo ma Enichem è ancora presente per la bonifica del Ddt, il pesticida prodotto fino agli Anni `80 e per decenni finito nel lago a tonnellate provocando l'inquinamento e lo «stop» all'attività dei pescatori. In questi giorni, tra l´altro, le voci del passaggio di Enichem agli arabi suscitano le perplessità di Legambiente del Vco che si chiede: i nuovi proprietari porteranno avanti la costosa bonifica? Secondo i tre deputati elvetici l'impianto di depurazione delle acque, inaugurato con la visita del ministro Matteoli, non offre tutte le garanzie per trattenere gli inquinanti. Inoltre il terreno accanto allo stabilimento (500 mila metri cubi) avrebbe subito una grave contaminazione mentre all'interno dell'edificio sarebbero stoccati dei fusti arruginiti che contengono pericolosi prodotti chimici a base di mercurio e cloro. Non è tutto. Lo scenario diventa ancora più negativo poichè, sempre secondo il documento, anche «un´industria di Verbania scarica nel lago residui di anidride acetica pari alla quantità di inquinanti organici di una popolazione di 25 mila abitanti». I tre deputati chiedono quindi un´ispezione sollecitando la commissione internazionale per la protezione delle acque italo-svizzere a «uscire dal letargo e a premere sulle autorità italiane affinché venga affrontato senza ulteriori indugi il radicale risanamento dell'intero sito contaminatro». Anche il governo del canton Ticino viene invitato ad adottare drastiche misure di carattere internazionale.
t. v.