A chi mai potevano dare fastidio i sei cipressi che adornavano il monumento ai caduti di Cambiasca? Se ne stavano da almeno quarant'anni nel recinto del sacrario ai caduti in guerra, facevano da riparo a centinaia di uccellini in primavera, davano ombra e frescura, non minacciavano né automobili, né passanti, erano sani come cristalli. Eppure il sindaco di Cambiasca, emulo del sindaco del capoluogo verbanese, ma non solo, ne ha decretato l’abbattimento.

Ci chiediamo: può un sindaco depauperare - per quello che appare un capriccio - il bene pubblico cittadino? E le motivazioni? Pericolo? Con che cosa andrà a sostituire i cipressi abbattuti? Chi pagherà i danni?