(Nella foto: l'attuale depuratore di Acetati a Verbania)

LA DEPURAZIONE RIMANDATA ALL'INFINITO

Vi trascrivo in calce il comunicato a valle di un incontro tra le parti per definire modi e tempi della depurazione degli scarichi di Acetati e Italpet (da un articolo de La Stampa). Qui sotto il mio commento, molto sofferto.
 
Come è noto, gli ottanta metri cubi all'ora di liquami chimici concentrati che escono dagli impianti di Acetati e di Italpet, da dodici anni a questa parte vengono scaricati a lago, previa una sommaria depurazione e soprattutto con l'aggiunta di millecinquecento metri cubi di acqua pulita, che riportano nei limiti di legge lo scarico, pur mettendo fuori legge le aziende. Forse però quei liquami, già tanto malfamati, sono ancora peggiori di quanto le analisi chimiche dell'Arpa e delle aziende stesse non mostrino, se, a detta delle aziende stesse, sarebbero necessari sei mesi di indagini e poi altri diciotto mesi di tempo per realizzare l'impianto di depurazione definitivo. E questo ci preoccupa. In fondo dovrebbe trattarsi di un piccolo impianto chimico-fisico tradizionale, da gestire in modo accurato, per preservare l'integrità dell'ecosistema lago Maggiore, che si può mettere a punto in pochi mesi. Oppure i dirigenti di Acetati e Italpet ci stanno prendendo in giro, e questo non ci piace. Si accresce il sospetto che le aziende verbanesi non abbiano alcuna intenzione di investire nella depurazione, e stiano soltanto cercando di tirare in lungo, forse in attesa che gli impianti giungano spontaneamente al capolinea produttivo. Ben diversa sarà la premura messa in campo per costruire la nuova centrale termoelettrica, quella sì produttiva e remunerativa. Ma depurare!... Spese superflue, quando si ha un lago davanti a disposizione, e pubblici Amministratori intimiditi.
 
 
ILLUSTRATI IERI SERA NELL´INCONTRO IN PROVINCIA
Scarichi Acetati «Questi i piani»

VERBANIA

Un impianto-pilota finanziato da Acetati e realizzato da Spv-Servizi Pubblici Verbanesi per il trattamento chimico-fisico e biologico degli scarichi di Acetati e Italpet. Entro sei mesi, analisi dei dati e dei risultati di questa fase sperimentale e in base a tali risultanze il progetto degli impianti di depurazione veri e propri e loro costruzione secondo un programnma ed un piano finanziario che saranno definiti in seguito. Queste le fasi attraverso le quali entro 24 mesi sarà attivato il sistema definitivo di depurazione e sarà risolto il problema degli scarichi a lago degli stabilimenti di Pallanza. L´assessore provinciale all´ambiente Alberto Zacchera aveva sollecitato nei mesi scorsi l´azienda a fornire soluzioni tecniche per ottenere il rinnovo della relativa autorizzazione e in tale ottica si erano tenuti ripetuti incontri tra azienda, Comune ed Spv per delineare il progetto di intervento ora proposto. E´ stato illustrato nel tardo pomeriggio di ieri all´assessore Zacchera e al presidente della Provincia Ivan Guarducci nel corso di un incontro al Tecnoparco del Lago Maggiore al quale hanno preso parte il sindaco di Verbania Aldo Reschigna, l´amministratore delegato di Acetati-Italpet Gianfranco Bellingeri, il presidente dell´Unione Industriale del Vco Giuseppe Polli e il direttore Mario Caminito, il presidente della Spv Paolo Micotti e funzionari degli enti coinvolti. In precedenza i rappresentanti dell´azienda e dell´Unione Industriale avevano avuto un incontro separato con Guarducci per una analisi globale dei problemi del polo chimico verbanese che stanno suscitando numerose discussioni. Il dibattito in corso aveva preso le mosse proprio dalle denunce relative agli scarichi dell´azienda, su cui le varie parti erano intervenute il mese scorso ad un articolato confronto svoltosi presso la Circoscrizione Ovest. Quella resa nota ieri è pertanto la prima concreta risposta alle problematiche sollevate e delinea la via d´uscita ad una delle principali questioni poste sul tappeto.

S.R.