Nella foto: La valle del rio Socraggio
 
RIO SOCRAGGIO ADDIO
Anche il piccolo rio Socraggio
di Cannobio verrà prosciugato?
Leggi le osservazioni, cliccando.
24.12.03

ALL’UFFICIO V.I.A.

PROVINCIA VCO

Oggetto:

DERIVAZIONE D’ACQUA DAL RIO SOCRAGGIO PER LA PRODUZIONE DI ENERGIA IDROELETTRICA

Presentato all’Ufficio VIA della Provincia VCO dalla Ditta sig. Adorna Roberto di Villette

Data di scadenza per le Osservazioni nella Fase di Verifica: 27.12.03

L’Associazione Circolo Verbano di Legambiente, portatrice di interessi diffusi di tutela del territorio, interviene con le seguenti Osservazioni nella Procedura provinciale di VIA. Chiede all’autorità competente di essere coinvolta ai sensi della LR 40/98, art. 9 c. 3, e comunque di presenziare alle Conferenze dei servizi, di avere copia dei verbali e di essere informata di ogni ulteriore passaggio amministrativo.

Dott.ssa Amelia Alberti

Presidente Circolo Verbano di Legambiente

23.12.03

SINTESI DEL PROGETTO

L’impianto di sfruttamento a scopo idroelettrico delle acque del rio Socraggia in comune di Cannobbio, affluente in sponda dx del rio Cannobino, a monte di Cavaglio S. Donnino, si compone delle seguenti opere:

opera di presa a quota 588 m slm

breve galleria di derivazione

vasca di carico di circa

condotta forzata lunga 1800 mt, interrata nella parte intermedia del percorso, agganciata esternamente al muro di sostegno della strada e alla roccia viva nella parte iniziale e finale

centrale elettrica sulla strada Cannobina, a quota 366 m slm, e canale di restituzione nel rio Belvedere, affluente del Cannobino

La portata derivabile media del torrente è di 209 l/s, max 250 l/s, il DMV calcolato è di 35.8 l/s.

Il salto netto è di 222 m.

La potenza media è di 455 kW

E’ attesa la produzione di 2.900.000 Kwh/anno.

OSSERVAZIONI

Il rio Socraggio è un corso d’acqua a carattere torrentizio, che scorre per lo più in forre profondamente scavate, conservando una fascinosa caratteristica di selvaggità. E’ una natura che richiama la selvaggità del contiguo Parco Nazionale Val Grande, di cui dovrebbe da tempo fare parte, se i calcoli miopi degli Amministratori locali non si dimostrassero prevaricanti rispetto alle vocazioni del territorio. La vicinanza estrema con il Parco Nazionale Val Grande, in fase di espansione territoriale, mette in discussione preliminare la possibilità di costruire impianti idroelettrici nelle sue vicinanze, con il rischio di corrompere la natura del SIC.

Si chiede ancora una volta di analizzare la possibilità di ricorrere ad una procedura di Valutazione di Incidenza, che includa tutti gli impianti recentemente sottoposti a VIA (lungo i torrenti Ogliana di Pozzolo, Melezzo orientale, Cannobino e Falmenta).

L’impianto idroelettrico sottrarrà acqua ad una serie di cascate naturali di particolare bellezza, che contribuiscono al fascino selvaggio della valle Cannobina e delle vallette collaterali. La procedura di VIA deve prendere in considerazione anche il degrado paesaggistico dei luoghi, il quale non è misurabile soltanto in numero di fruitori-turisti.

Si chiede di respingere la domanda, perché di eccessivo impatto ambientale.

A conclusione piace notare la contraddizione in cui cadrebbe la politica del territorio, quando si confrontano le opere in fase di valutazione con gli obiettivi approvati dalla Comunità Montana con il Piano Ecologico Territoriale del ’99, ripresi anche nel progetto in esame: "conservazione del capitale esistente, costituito dagli ecosistemi e dalle funzioni da essi espletate, mediante un’opera continua di manutenzione; valorizzazione, sul piano economico e sociale, del patrimonio naturalistico, paesaggistico e culturale, finalizzata a perseguire uno sviluppo sostenibile del territorio; promozione della vocazione turistica del territorio".

Agli Amministratori pubblici si chiede soltanto coerenza con i documenti da loro stessi approvati.