DICHIARAZIONI CONTRADDITTORIE SUI CASTELLI DI CANNERO
 
Il sindaco di Cannobio, che ha il compito istituzionale di garantire la salvaguardia del monumento nazionale "Castelli di Cannero", è in difficoltà (v. oltre, l'articolo di domenica 7 maggio, su La Stampa). Il progetto della Fondazione, che sembrava avviato a passi veloci verso la ricostruzione fantasiosa di un castello vagamente medioevale, è stato fermato ed è in attesa di superare la procedura di legge regionale, detta di Valutazione di Impatto Ambientale. Forse alla fine la ragionevolezza avrà la meglio, con un restauro conservativo, che ne garantisca l'integrità e ne conservi l'immagine per i posteri.
Amelia Alberti
 
Castelli Cannero
«Restauri ancora da progettare»

CANNOBIO. Sulle polemiche in corso in merito alla sistemazione dei castelli di Cannero, interviene il sindaco di Giuseppe Albertella. Le sue precisazioni si riferiscono al contenuto dei volantini diffusi durante manifestazioni organizzate dalle associazioni ambientaliste. Premesso che al momento non esiste alcun progetto definitivo approvato per il recupero dei castelli, Albertella aggiunge di non avere rilasciato alcuna autorizzazione per lavori ed interventi sul complesso. «Finora - aggiunge il sindaco - si è elaborato solo un preliminare per restauro e risanamento conservativo. Si dovrà predisporre un intervento rispettoso dell’importanza storico-ambientale del sito, con la collaborazione della Soprintendenza della Regione Piemonte, dell’assessorato alla pianificazione, del settore beni ambientali, dei progettisti incaricati dalla Fondazione Castelli di Cannero, con la consulenza dell’architetto Paolo Marconi, esperto in tale tipo di interventi». Albertella lamenta la diffusione di informazioni non sufficientemente documentate con fantasiosi fotomontaggi, poichè crea inutili allarmismi e non agevola il recupero dei castelli. Inoltre essa non garantisce la migliore fruizione di essi proprio ai cittadini che non hanno mai potuto accedervi e di cui i comitati spontanei affermano di difendere i diritti. L’amministrazione comunale promuoverà un confronto aperto alla popolazione e ai gruppi ambientalisti, ma solo quando saranno definite le linee di intervento .