Nella foto: Gli scarichi idrici di Acetati e Italpet
 
 
INIZIA IL PROCESSO CONTRO GLI SCARICHI ACETATI
Mercoledì 7.5.03 dirigenti e amministratori Acetati
sono chiamati in tribunale a Verbania
7.5.03
 
Mercoledì 7 maggio, presso il Tribunale di Verbania, a partire dalle 9 del mattino, inizia il processo penale contro amministratori e dirigenti dell'azienda chimica Acetati s.p.a. di Verbania, di proprietà della multinazionale Mossi & Ghisolfi. L'azienda, che produce "acetato di cellulosa" a partire da cellulosa, acido acetico e anidride acetica, è l'erede dal 1990 della Montefibre, chiusa nel 1983. L'accusa mossa agli imputati dalla Procura della Repubblica è quella di avere sversato continuativamente nel lago Maggiore ingenti quantitativi di sostanze pericolose, anche cancerogene (formaldeide, ma l'istruttoria parallela in corso si occupa anche di acetamide e di triossido di antimonio, per il quale ultimo risulta indagata Italpet s.p.a. sempre di Verbania, azienda sorella e contigua, che produce il polimero PET, necessario per fabbricare bottiglie di plastica ad uso alimentare). Gli scarichi di lavorazione, dopo una sommaria depurazione, venivano fatti rientrare artatamente entro i limiti di legge grazie ad una diluizione estrema dei reflui con acque di raffreddamento degli impianti, secondo una tecnica assai diffusa nel mondo dell'industria chimica.
Il Circolo Verbano di Legambiente è molto orgoglioso di aver messo in moto le indagini con una denuncia documentata, presentata nel marzo 2002 per mano dell'avv. Francesco Sicher di Arona.
Il Circolo Verbano e la Segreteria regionale di Legambiente saranno parti civili al processo, nella convinzione che soltanto controlli severissimi e punizioni altrettanto severe sapranno convincere certe aziende a rispettare l'ambiente e la salute dei cittadini e dei lavoratori stessi, gli unici profitti leciti essendo quelli che si ricavano dalle innovazioni tecnologiche e da un'intelligente pianificazione aziendale.