TRASPORTI
FERROVIARI SENZA TUTELA PER I CITTADINI
"Ovunque in Europa
la gente subisce le conseguenze delle immissioni dovute al traffico
stradale pesante. Soprattutto nelle Alpi, spazio ecologico
estremamente sensibile, la situazione è precaria: qui la valanga di
autotreni in transito ha da tempo superato i limiti del sopportabile.
Nel 1994 il popolo svizzero ha approvato
con una memorabile votazione l’Iniziativa delle Alpi. Da allora
la protezione dello spazio alpino trova una collocazione nella Costituzione
federale, cosicché Governo e Parlamento sono tenuti ad attuarla.
Concretamente l’articolo sulla
protezione dello spazio alpino prescrive che il traffico merci attraverso le
Alpi deve essere trasferito su ferrovia entro 10 anni (2004).
Inoltre la capacità delle strade di transito nell’arco alpino non può
essere aumentata.
Queste richieste non solo sono adeguate e
coerenti per la Svizzera e le Alpi, bensì sono necessarie per tutti i
territori ecologicamente sensibili in Europa".
Gli Svizzeri, dopo aver stipulato convenzioni internazionali
nel senso sopraesposto, da anni stanno lavorando alacremente e oculatamente
(anche dal punto di vista ambientale) per portare su rotaia tutto
il traffico merci in attraversamento delle Alpi. Il 25% di tale traffico sarà
indirizzato sulla direttrice del Sempione. Su questa direttrice l'Italia si
è limitata ad elettrificare la linea Domo-Novara via Omegna, senza alcuna
attenzione alle problematiche ambientali e al limite di sopportazione della
gente.
Questa premessa aiuta a capire che cosa ci sta per crollare
addosso, e che riassumo in un paragrafo tratto dallo studio "Per non
deragliare", commissionato da Italia Nostra del VCO al suo esperto ing.
Pomi: "Al compimento dei programmi enunciati, la tratta ferroviaria da
Iselle a Domo sarà percorsa giornalmente da almeno 55 - 60 treni, della
lunghezza media di 550 m ciascuno, pr un trasporto complessivo di merci
equivalenti a circa 1100/1200 Tir/giorno. ... Ponendo siano riservati ai
transiti le ore notturne, ... si avrebbe un intervallo medio di 8 - 8,5
minuti tra un transito e l'altro".
Il Comitato cittadino di Omegna ha fornito ieri sera
un'occasione preziosa di informazione e di confronto di fronte ad un
pubblico numerosissimo e molto preoccupato. Nel mio intervento ho
incominciato a chiedere soprattutto ai parlamentari che vengano meglio
utilizzati i fondi (1500 miliardi) stanziati nella Legge Obiettivo per
costruire un inutile doppione al traforo del Sempione dopo il confine, e cioè
che vengano distribuiti sulla linea ferroviaria, per difese foniche,
sottopassi, raddoppi di binario, sistemazione di gallerie, ecc.. Cercheremo
di tenere aperto il discorso.