Signor
Ministro
La
provincia del Verbano Cusio Ossola, incuneata nelle Alpi Lepontine e
prospiciente il lago Maggiore, uno dei più belli d’Italia, è luogo dai
valori naturalistici unici, in cui hanno sede quattro Parchi regionali e un
Parco nazionale. Ciò costituisce anche una straordinaria attrattiva turistica.
Purtroppo
nel passato il territorio è stato sottoposto ad uno sviluppo industriale
consono ai tempi, ma assolutamente deleterio per l’ambiente. Industrie
chimiche private, poi inglobate in aziende statali (EniChem, Montefibre), infine
rivendute a privati e tuttora attive, hanno segnato e segnano con i loro residui
velenosi l’aria, l’acqua, il suolo.
Lei
è certamente consapevole che a Pieve Vergonte, in Ossola, in riva al
fiume Toce, immissario del lago Maggiore, opera l’azienda chimica Tessenderlo,
ex EniChem, ex Rumianca, la quale produce oggi cloroderivati
organici aromatici, essendo stata abbandonata nel 1996 la produzione del DDT,
quando un’indagine del confinante Cantone elvetico rese di pubblico dominio
che le specie ittiche edibili (ma anche tutta la catena alimentare, e i fondali)
del lago Maggiore erano gravemente inquinati dal famigerato insetticida, che ha
reso non più commestibili alcuni tipi di pesci pregiatissimi. A ciò si
aggiunga l’ancor più grave inquinamento parallelo da MERCURIO,
metallo liquido tuttora utilizzato a Pieve Vergonte per la produzione
elettrolitica del cloro, che - insieme al DDT e ad altri cloroderivati - è
uscito per decenni, per negligenza e per incuria, dagli impianti chimici, in
parte raggiungendo tutti insieme il lago Maggiore direttamente tramite i corsi
d’acqua, veri e propri canali fognari industriali, in parte restando
accumulati come residui di lavorazione sul suolo, dove tuttora giacciono, a
rischio per la falda acquifera sottostante. Il sito di Pieve Vergonte è
stato decretato come uno dei siti da bonificare di interesse nazionale (L.
426 del 9.12.98).
-
- - - -
Le
Associazioni Legambiente Circolo Verbano e Italia Nostra del VCO si appellano al
Ministro dell’Ambiente, affinché
-
acceleri
i tempi del risanamento ambientale del sito di Pieve Vergonte, imponendo ad
EniChem una vera opera di bonifica dei terreni, che non si limiti ad
accumulare per i posteri le terre inquinate in un “sarcofago” da mezzo
milione di metri cubi, più o meno impermeabile
-
imponga
la modifica degli impianti elettrolitici di fabbricazione del cloro
secondo tecniche esistenti, altrove in uso corrente, che non prevedano
l’impiego di mercurio
Presidente
Circolo Verbano di Legambiente