Ogni ora dagli impianti chimici Acetati/Italpet si riversano nel lago
Maggiore, a pochi metri dalla riva di Villa Maioni, ottanta metri cubi di
liquami chimici concentrati, contenenti anche ammoniaca e sostanze
cancerogene, "diluiti" in millecinquecento metri cubi di acqua
potabile, estratti gratuitamente (pare) dal sottosuolo e utilizzati una sola
volta per raffreddare gli impianti. La "diluizione" ha lo
scopo di far rientrare la composizione degli scarichi nei valori tabellari,
sebbene la legge proibisca tale pratica, soprattutto in presenza di sostanze
cancerogene.
Da La Prealpina di oggi (che non pubblica in internet, e quindi non vi posso
trascrivere) arriva la notizia che finalmente č stata firmata
la Convenzione tra la Provincia VCO, nella persona del presidente
Guarducci, e la proprietā Acetati-Italpet-Expedio8, per la costruzione di un
nuovo depuratore delle acque di scarico produttive. Il depuratore sarā
costruito e gestito dal Consorzio SPV e costerā intorno a 1 milione di euro.
Il cronoprogramma prevede un impianto pilota, seguito dall'impianto vero e
proprio, il tutto per il 2004. Nel frattempo rimarrā sospesa in Provincia la
pratica per il rinnovo dell'autorizzazione allo scarico, in deroga ormai da
mesi e mesi. Questo regime di favore straordinario per l'azienda a discapito
dell'ambiente lacustre proseguirā fino al 2004, se tutto andrā per il
meglio. Il Circolo Verbano, pur riconoscendo lo sforzo della Provincia,
ritiene che a nessuno e per nessun motivo dovrebbe essere permesso di
danneggiare impunemente l'ecosistema lacustre. Il Circolo Verbano di
Legambiente aveva denunciato la situazione alla Procura della
Repubblica di Verbania, che sta ancora indagando, e aveva chiesto il sequestro
dello scarico a lago.