Nella foto: La croce dei Vasma a Pecetto
 
UN GOLF FUORI MISURA A MACUGNAGA
Cliccando si può leggere le nostre osservazioni
contro il campo da golf sui pascoli di Pecetto
25.09.03

AL SINDACO DI MACUGNAGA (VCO)

Oggetto:

Osservazioni alla Variante Strutturale al P.R.G.C. "Ridelimitazione con ampliamento area destinata a campo da golf di cui all’accordo di programma ai sensi dell’art.17 comma 4 della L.R. 5 dicembre 1977 n.56 e s.m. e i." approvata dal Consiglio comunale il 27.06.03 e pubblicata all’albo pretorio dal 15 al 30.07.03.

1) L’art. 20 (c. 2) della LR 40/98 sulla VIA prevede esplicitamente che "i piani e i programmi ... e le loro varianti sostanziali contengono all’interno della relazione generale le informazioni relative all’analisi di compatibilità ambientale come specificate all’allegato F". Il Comunicato del Presidente della Giunta Regionale pubblicato sul BUR n. 46 del 15.11.00, tra l’altro, in proposito esplicita che "Nelle delibere di adozione e di approvazione di detti strumenti sarà esplicitato il rispetto dei disposti di cui all’art. 20 della LR 40/98". La Delibera menzionata in oggetto non cita in nessuna sua parte il rispetto ecc., né la Relazione di compatibilità ambientale è stata successivamente allegata da subito alle carte progettuali. L’assenza della Relazione di compatibilità ambientale non ci permette di valutare se l’impatto ambientale del piano è sopportabile oppure no.

Si chiede di ritirare la Variante in itinere a causa della grave irregolarità nella pubblicazione, che la rende inefficace a tutti gli effetti.

2) In data 19.07.03 segnalavo via fax al Sindaco di Macugnaga (all. 1) la possibilità che terreni gravati da Usi civici potessero essere coinvolti nella progettazione del Campo da golf in questione. In effetti l’elenco dei terreni vincolati, a Voi trasmesso dalla Regione Piemonte in data 27.06.03, riporta numerosi mappali interessati al progetto di Campo da golf molto probabilmente gravati da Uso civico. Poiché il gioco del golf presuppone una modifica permanente, anche agronomica, di suolo, sottosuolo e soprassuolo, ed inoltre esclude, proprio per la sua natura elitaria, l’uso collettivo dei luoghi, riteniamo illegittima la programmazione urbanistica in corso su di essi.

Si chiede pertanto di escludere i mappali vincolati da Usi civici dalla Variante in itinere, ovvero di procedere alla loro sdemanializzazione, secondo le procedure giudiziarie da regolarizzare presso il Magistrato agli Usi civici di Torino, non essendo certamente sufficiente la procedura di sospensione temporanea degli stessi, concedibile dagli Uffici regionali competenti. Si anticipa che codesta Associazione affiancherà i cittadini titolari del gravame, se vorranno opporsi al mutamento d’uso del suolo.

3) Per sua natura un campo da golf modernamente inteso è una struttura a verde innaturale e molto estesa (circa 70 ettari), diversissima come impatto visivo dall’attuale stato dei luoghi ad uso agricolo e di fienagione, e che mal si inserirebbe in un contesto paesaggistico così importante, come è quello di Macugnaga, piccolo villaggio Walser dominato dalla catena del Rosa, purtroppo già abbondantemente funestato da interventi immobiliari, strutturali e viabilistici di qualità e di quantità discutibili.

Si chiede di ritirare la Variante, in attesa di un ripensamento complessivo del progetto (in specie in occasione della discussione in corso nell’ambito del Piano Territoriale Provinciale, osservando il quale chiederemo una tutela particolare per tutti i territori Walser, anche in previsione della loro candidatura a "patrimonio mondiale dell’umanità" Unesco). Allego a tal fine (all. 2) il documento "Nel futuro dei Walser una proposta per la cultura" di Enrico Rizzi, presidente della Fondazione Monti, del quale condividiamo lo spirito e le finalità.

4) L’area interessata dal progettato Campo da golf è parzialmente inclusa nell’area di tutela denominata Oasi faunistica, con la quale non appare compatibile.

Si chiede di ridefinire l’area di progetto, escludendone l’Oasi faunistica.

5) Il Campo da golf è situato in area contigua a un gruppo di abitazioni. Il gioco può provocare incidenti gravi alle persone residenti.

Si chiede di spostare adeguatamente i limiti del Campo.

6) Il progetto del Campo da golf prevede l’occupazione di aree private, presumibilmente da espropriare.

Si chiede di esplicitare fin d’ora le modalità previste per l’esproprio, e di dimostrarne, se è questo il caso, le finalità per interesse pubblico.

7) Il Campo da golf è percorso da tempo immemorabile da sentieri di uso pubblico, che non possono assolutamente essere interclusi.

Si chiede di evidenziare nella cartografia la rete sentieristica e di confermarne esplicitamente per il futuro l’uso pubblico attuale e le modalità previste per tutelare l’incolumità dei passanti.

8) L’area del Campo da golf include la "Croce dei Vasma", di antichissima tradizione, legata alla devozione popolare, mèta della processione annuale di fine luglio.

Si chiede di confermare la presenza della "Croce dei Vasma" e di prevedere la possibilità che la processione si svolga come è sempre avvenuto.

9) Le pratiche agricole connesse all’attività sportiva del golf sono ad elevato impatto ambientale, a causa dei fertilizzanti, diserbanti e dei fitofarmaci da distribuire sul tappeto erboso innaturale. V. ad es. quanto riporta il sito www.lezionidigolf.it : (Fertilizzazione): Per una manutenzione ecocompatibile, la fertilizzazione deve essere condotta in maniera accurata, in quanto, oltre a rendere il tappeto erboso estremamente sensibile alle malattie fungine, può causare rischi di dilavamento, lisciviazione ed inquinamento delle falde, in particolare per quanto riguarda l’azoto. (Somministrazione dei prodotti fitosanitari): E’ indicato operare con campo chiuso al gioco, ed attendere per l’apertura che il tappeto erboso sia asciutto. Le nuove normative contemplano l’indicazione in etichetta del tempo di rientro, cioè il tempo che deve intercorrere tra la somministrazione del fitofarmaco e il momento in cui è possibile usufruire nuovamente della superficie trattata, che in generale è intorno alle 24 ore. L’operatore che effettua il trattamento deve essere munito di apposita autorizzazione regionale all’impiego dei prodotti fitosanitari catalogati come: molto tossici, tossici e nocivi (ex 1a e 2a classe). Inoltre deve eseguire l’operazione protetto da tuta, guanti, scarpe e maschera a norma secondo le attuali leggi vigenti, in modo da evitare rischi di contatto con la sospensione o soluzione di prodotto distribuita. Si raccomanda l’utilizzo di prodotti caratterizzati da bassa tossicità.

Si chiede di specificare i tipi di trattamento previsti, le quantità e le tipologie delle sostanze chimiche che si prevede di impiegare, le mitigazioni che si prevede di mettere in atto già nella fase progettuale, per evitarne l’infiltrazione nel sottosuolo e nella falda idrica.

10) Il mantenimento a verde di un campo da golf prevede l’irrigazione intensiva, anche e soprattutto nei periodi di elevata siccità. Leggiamo ad es. nel sito www.sportsturf.it (Consulenze agronomiche per il tappeto erboso sportivo): Nei circoli golfistici, infatti, è "indispensabile" che tutte le superfici del campo siano di un verde intenso, ad eccezione, in alcuni casi, del rough, dove una colorazione verde-gialla è tollerata, e ciò richiede in media, per un percorso di 18 buche, 1000 – 1200 mc di acqua al giorno.

Si chiede di specificare se la quantità di acqua prevista per l’irrigazione è disponibile e i punti di prelievo della stessa, nonché le ricadute ambientali dirette e indirette di un tale prelievo.

11) E’ una costante dei campi da golf modernamente intesi l’inserimento di "laghetti", che costituiscono richiamo estetico e difficoltà di percorso per i giocatori, ma che altererebbero in modo insopportabile l’aspetto dei luoghi.

Si chiede di confermare o di smentire la previsione, e nel primo caso di specificare come si intende procedere per un inserimento paesaggistico dell’intervento.

12 ) E’ una costante dei campi da golf modernamente intesi l’inserimento di collinette e di avvallamenti artificiali, che costituiscono richiamo estetico e difficoltà di percorso per i giocatori, ma che altererebbero in modo insopportabile l’aspetto dei luoghi. A questo proposito così si legge nell’ultimo paragrafo di autopresentazione in internet della primaria ditta Mole Golf lts: Ci auguriamo che tutto ciò sia di vostro interesse e ricordate - noi della Mole siamo come le talpe…scaviamo la terra e costruiamo collinette!!

Si chiede di confermare o di smentire la previsione, e nel primo caso di specificare come si intende procedere per un inserimento paesaggistico dell’intervento.

13) Si è molto parlato nei mesi scorsi di un progetto di "elisuperficie", addirittura prevista sui bordi dell’attuale Campo da golf, da inserire tra le opere richieste per controllare l’emergenza Lago effimero (e gentilmente me ne è stata persino inviata per posta la bozza dal Comune).

Si chiede di confermare o annullare contestualmente tale previsione, che potrebbe aggravare l’impatto ambientale complessivo dell’intervento.

14) La costruzione di un campo da golf è notoriamente operazione costosissima, così come la sua gestione, e di conseguenza le quote sociali sono molto elevate, tanto che il golf è considerato uno sport élitario. Le province di Novara e del VCO, già ridondanti di attrezzature del genere, potrebbero avere raggiunto la saturazione.

Poiché la costruzione e la gestione del Campo da golf in questione pare siano interamente comunali, si chiede di conoscere le previsioni e il budget finanziario dell’impresa, almeno nelle sue grandi linee.

 

 

Dott.ssa Amelia Alberti

Presidente Circolo Verbano di Legambiente

 

24/09/2003