Nella foto: L'antico sentiero del Morghen
che verrà dissestato dai lavori
 
UN ALTRO IMPIANTO IDROELETTRICO
 SULL'ANZA
Da Pestarena all'invaso Edison.
Leggete le nostre osservazioni.
30.09.03

ALL’UFFICIO V.I.A.

PROVINCIA VCO

Oggetto:

IMPIANTO IDROELETTRICO SUL TORRENTE ANZA

Presentato all’Ufficio VIA della Provincia VCO dalla Ditta Energia Autoprodotta Prodena srl di Cameri (NO). Progettista ing. G. Chieu.

L’Associazione Circolo Verbano di Legambiente, portatrice di interessi diffusi di tutela del territorio, interviene con le seguenti Osservazioni nella Procedura provinciale di VIA.

Dott.ssa Amelia Alberti

Presidente Circolo Verbano di Legambiente

06/08/2003

SINTESI DEL PROGETTO

L’impianto di sfruttamento a scopo idroelettrico delle acque dell’Anza si compone delle seguenti opere:

opera di presa a quota 1010 m in comune di Macugnaga, loc. Pestarena

condotta forzata interrata lunga 4100 m in sponda sin per 800 m, in sponda dx dal ponte del Vaud, lungo il sentiero del Morghen, dietro alla miniera di Ribasso, fino all’invaso Edison

centrale elettrica a quota 795 m in comune di Ceppo Morelli

La portata naturale media calcolata del torrente è di 682 l/s, la portata derivata media è di 479 l/s, il DMV calcolato è di 98 l/s, che sarà il deflusso reale per 8 mesi/anno.

La potenza nominale media è pari a 1010 Kw.

E’ attesa la produzione di 7.000.000 Kwh/anno.

OSSERVAZIONI

L’impianto idroelettrico lungo l’Anza in esame si aggiunge ad un novero incredibile di altri impianti, di ogni genere e potenza, che già sfruttano in modo massiccio l’Anza e i suoi affluenti, devastandone la naturalità. I DMV, quando prescritti, non sono controllati e gli alvei si presentano spesso come sassaie desolate, senza alcuna attrattiva turistica e senza luoghi dove praticare con soddisfazione la pesca sportiva. Sappiamo che altri progetti premono per essere autorizzati dagli uffici provinciali.

Si chiede che gli uffici provinciali sospendano ogni decisione autorizzatoria, finché non saranno operativi gli strumenti di pianificazione in itinere, i quali hanno il compito di calcolare se e quanta acqua è ancora disponibile per la produzione energetica.

L’impianto modificherà in modo negativo sostanziale la diluizione degli scarichi fognari.

Attualmente il comune di Macugnaga è servito da un depuratore che è stato monitorato una sola volta, nel luglio 2002 dall’Arpa, con risultato assolutamente deludente. La località Pestarena è servita da un altro depuratore, di cui gli uffici provinciali non dispongono di analisi alcuna, mentre conosciamo le lamentele di abitanti viciniori.

Si chiede di ricalcolare in modo documentato l’impatto ambientale presente e futuro degli scarichi fognari, rispetto all’impianto idroelettrico proposto.

Si riportano i valori di RCE-2 calcolati dal gruppo di lavoro del Piano ittico, che pone questo tratto di Anza tratto in classe II. La classificazione riportata risale al 1998 (Piano Ittico provinciale), quando venne effettuata in mesi autunnali. Non è stata ripetuta e soprattutto non è stata fatta la misurazione in punti diversi e in periodi dell’anno diversi, ad esempio in presenza di un forte apporto turistico.

Si chiede di produrre una classificazione più completa della qualità del corso d’acqua interessato.

La condotta forzata attraverserà l’Anza all’altezza del ponte del Vaud in un punto particolarmente pregevole da un punto di vista geologico, che verrebbe alterato dalla traversa di protezione.

Si chiede di ripensare al percorso della condotta.

E’ previsto che la condotta si affianchi all’antico sentiero del Morghen, in stato di perfetta conservazione. I lavori di interramento rischiano di comprometterne la selciatura.

Si chiede di ripensare al percorso della condotta.

Non si dice se i lavori interesseranno terreni gravati da usi civici.

Noi riteniamo gli usi civici una memoria di civile convivenza, cui non è il caso di rinunciare mai, anche se la qualità e il ritmo della vita odierna ne abbia sminuito (o meglio: modificato) l’importanza. Le terre gravate di uso civico sono portatrici di un vincolo ambientale di primaria importanza. Svendere un capitale collettivo per un interesse immediato di piccolo conto non è operazione lungimirante.

Si chiede che vengano evidenziati "tutti" i terreni gravati da uso civico, compresi quelli eventuali alle opere di presa e che vengano indicati i passi già compiuti o che si intendono compiere e far compiere per risolvere il problema.

Anche in questo progetto non si prendono in esame alternative credibili, rendendo in questo modo svilito il senso della procedura di VIA.

Si chiede di esigere alternative progettuali tra cui scegliere.

Non si prendono in esame le attività concorrenti defraudate, come il turismo e la pesca sportiva, se non per garantire la scala di rimonta (di tipo a scatola, che facilmente si intasa e diventa inutilizzabile dai pesci) e inseminazioni generiche.

Si chiede di prendere in seria considerazione l’impoverimento complessivo dell’ambiente, per valutare l’opportunità dell’impianto.