Soprintendenza Beni Ambientali e

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Oggetto: Ipotesi progettuali di recupero dei Castelli di Cannero

Le sottoscritte Associazioni, riunite presso il Museo del Paesaggio di Verbania in data 31.07.99 si sono confrontate sulla questione in oggetto ed hanno deciso di rivolgersi congiuntamente alle Autoritą in indirizzo con il presente documento, per ripercorrere gli avvenimenti e rendere noto il loro fermo convincimento sulla questione.

In data 03.07.99 si č tenuto presso il Museo del Paesaggio di Verbania un incontro tra alcune delle Associazioni qui sottoscritte e l’Assessore regionale al Turismo E. Racchelli in merito al progetto di realizzazione dei pontili di attracco ai Castelli di Cannero e, pił in generale, agli interventi di recupero dei Castelli stessi.

In data successiva si č potuto prendere visione degli elaborati forniti dallo stesso Assessore relativi ad un progetto di massima , con relativo computo estimativo, per un "risanamento conservativo" del complesso dei Castelli. In merito al progetto di attracco indicazioni pił precise sono state fornite nel corso del sopralluogo effettuato in data 26.07.99 alla presenza dei progettisti e di esperti della Navigazione lago Maggiore.

L’acquisizione di questi elementi ha determinato la comune decisione di sottoporre alle Autoritą in indirizzo le osservazioni che seguono:

Pontili di attracco ai Castelli.

Il Comune di Cannobio ha conferito gli incarichi per la progettazione delle strutture di attracco, per battelli pubblici e privati, soggette a finanziamenti regionali, da completarsi con tutte le autorizzazioni richieste entro il termine del 31 Agosto c.m. Dall’esame degli elaborati finora prodotti appare che l’intenzione dei proponenti sia quella di realizzare un attracco per battelli di medie e grandi dimensioni. Questa scelta, in assenza di uno studio e di una valutazione che definisca la "capacita’ ricettiva" dei Castelli, prefigura una "valorizzazione" dei Castelli indirizzata verso un afflusso turistico di massa.

Progetto di recupero dei Castelli.

Dall’esame degli elaborati tecnici che rappresentano l’intenzione di intervento della proprieta’, risulta una ipotesi di "ricostruzione" dei Castelli (definita di risanamento conservativo) che contrasta con le assicurazioni ricevute da parte dell’Assessore Regionale al Turismo di interventi finalizzati ad un rigoroso restauro.

A nessuno sfugge la differenza di sostanza nell’uso di questi termini. E’ noto infatti come la ricostruzione di parti di un edificio non piu’ esistenti costituisca grave contrasto sia con l’immagine del valore paesaggistico acquisito dai Castelli nel corso dei secoli, sia con le stesse metodiche cui fa riferimento il restauro che non punta a ricostruire ma a valorizzare la fisicita’ del manufatto cosi’ come la storia ed il tempo ce lo presentano.

 

Le Associzioni apprezzano la disponibilitą dell’Assessore Regionale al Turismo di sedersi al tavolo di dialogo del Museo del Paesaggio, tuttavia il tipo di attracco e le modalitą di recupero previsti costituiscono motivo di forte preoccupazione.

E’ infatti nostra convinzione che il tipo di fruizione ipotizzata (accesso pubblico ai Castelli) con il dimensionamento previsto (turismo di massa) sia in palese contrasto con la capacita’ del bene a sopportare simile impatto.

Queste preoccupazioni trovano oltretutto giustificazione dalla affrettata sequenza degli interventi operativi messi in atto (date forniteci dal Sindaco di Cannobio e dall’Assessore Racchelli):

a) per le strutture di attracco, approvazione progetto e acquisizione del finanziamento regionale entro il termine del 31 Agosto c.a.;

b) per il restauro, progetto definitivo entro tre mesi a partire dalla data di stipula della Convenzione tra Regione Piemonte, Fondazione dei Castelli di Cannero e Comune di Cannobio (in vigore dall’ inizio luglio c.a.).

c) tra gli elaborati esaminati esiste una stima dei lavori, normalmente redatta solo a seguito di progettazione esecutiva, che prevede, ad esempio, il rifacimento di intonaci esterni in misura rilevante (dell’ordine di 2500 mq), il rifacimento di orizzontamenti e la formazione di coperture in misura consistente, con le conseguenti aggiunte di murature visto lo stato di "rudere" dell’esistente, tutte opere ben aldilą del restauro e comunque in assenza di un progetto.

Le Associazioni chiedono pertanto l’attenzione delle Autoritą preposte alla tutela dell’ambiente e dei Beni storici e monumentali sulle osservazioni e prese di posizione emerse dagli incontri collegiali delle Associazioni stesse:

1. il progetto del pontile di attracco sia organicamente inserito nel contesto del progetto generale;

2. venga riconosciuta la rilevante implicazione paesaggistica dell’intervento, che intende avvalersi di un consistente contributo finanziario di parte pubblica;

3. si prenda atto della necessitą di procedere preliminarmente ad analisi e valutazioni adeguate alla complessita’ e rilevanza dell’intervento, quali:

I risultati delle analisi dovranno costituire le linee guida del progetto di restauro riferito ad un Bene censito come monumento nazionale, con rilevante valenza paesaggistico-ambientale e fortemente protagonista dell’immagine dell’intero bacino dell’Alto Lago Maggiore.

In attesa di riscontro, nei tempi previsti dalla L. 241, con la certezza che le Autoritą in indirizzo vorranno svolgere in questa delicata materia un tempestivo ruolo di tutela di Beni che le Associazioni difendono per gli interessi della collettivitą.

 

 

Associazione Arte e Natura, Canton Ticino

Italia Nostra, Sezioni VCO e Varese

Legambiente, Circolo Verbano e Comitato Regionale

LIPU, VCO e Varese

WWF, Sezioni VCO e Varese

Comitato per la tutela dei Castelli di Cannero

 

Museo del Paesaggio

Verbania, 02/08/99 (dr. Gianni Pizzigoni)