ASS.RE PROV.LE ALL'AMBIENTE

ing. A. Zacchera

e p.c.

CAPIGRUPPO CONSILIARI

Oggetto: QUESTIONI VARIE E QUESTIONE PROGRAMMA PROV.LE RIFIUTI

Ho ricevuto la sua sollecita risposta scritta, datata 9.8.99, sulle questioni trattate nel nostro incontro del 6.8.99, tutte precedentemente anticipate da mia nota di cortesia a lei e al presidente della Provincia, altresì presente all'incontro.

Mi preme aggiungere qualche parola per ogni argomento, con l'intenzione di allargargare questo dialogo a tutte le forze politiche del Consiglio Provinciale, come è mio costume. In coda avanzerò qualche considerazione sul progetto di nuovo Programma prov.le dei rifiuti.

  1. Prendo atto che l'Amministrazione provinciale intende utilizzare i fondi ricavati dalla transazione con Enichem genericamente per una migliore gestione dell'Assessorato all'ambiente, e non per questioni più specificamente attinenti alla causa che ha ingenerato il disastro ambientale e quindi il risarcimento, raccogliendo ad esempio il nostro suggerimento di incoraggiare il processo di Certificazione ambientale delle aziende chimiche (e non solo) del VCO, finanziando corsi di formazione per valutatori aziendali.
  2. Apprendo con soddisfazione la determinazione dell'Amm.ne prov.le a finanziare la mappatura della qualità dell'aria del VCO con i licheni, come prevista già dalla precedente Amm.ne prov.le, anche in seguito a proposta di Legambiente, ma mai attuata. E' quindi urgente che l'assessore concordi con il dott. Guidetti dell'ARPA di Novara tempi e modi, al fine anche di promuovere da parte nostra un interessante coinvolgimento di alcune classi di scuole dell'obbligo e superiori.
  3. Mi fa molto piacere l'interessamento dell'assessore nei confronti della nostra ipotesi di Centro di Educazione Ambientale a Ghiffa (presso la costruenda sede del Parco reg.le SS Trinità). E' quindi necessario che venga programmato un incontro ad hoc con le principali parti in causa, tra cui il Comune di Ghiffa e l'ente Parco, per verificare le dimensioni della collaborazione e stipulare le intese tra le parti, prevedendo il coinvolgimento anche dell'ente Regione.
  4. Mi rendo conto che l'idea di un camuffamento con specie arboree dello svincolo di Baveno non sia di immediata soluzione e richieda l'intervento di un progettista per avere suggerimenti accreditati. Mi pare però che limitare il camuffamento ai rampicanti da far ricadere dalle fioriere esistenti sia intervento decisamente inadeguato.

Per quanto riguarda il progetto di Programma prov.le dei Rifiuti, esposto nella DGP n. 313 del 10.8.99, sento la necessità di esprimere alcune riflessioni, che si riallacciano alle molte altre espresse nei mesi scorsi e di cui esiste copia presso il protocollo della Provincia.

Salvo errori interpretativi, sembra di capire che la nuova Amm.ne prov.le intenderebbe far proprio l'impianto scenico predisposto dal progetto precedente (Soc. Ecostudio), adottato dalla precedente Giunta, ma respinto dal Consiglio per mancanza del numero legale. Mi preme ricordare che la mancanza del numero legale non era dovuta a negligenza o malattia dei consiglieri, ma ad una scelta di fondo, condivisa anche da Legambiente, che aveva trovato il consenso di alcuni consiglieri di maggioranza e dei consiglieri di minoranza (Polo ed AN in prima fila). La scelta di fondo era la seguente: che il PpR adottato, giudicato carente perchè tutto costruito intorno alla necessità di raddoppiare l'attuale inceneritore, venisse riproposto arricchito di uno studio che valutasse la quantità di raccolta differenziata (e relativi impianti) necessaria in via teorica, per evitare la costruzione del nuovo inceneritore. Si reputava (e si reputa) che soltanto di fronte ad almeno due ipotesi diverse, con relativi bilanci ecologico ed economico, i consiglieri provinciali potessero fare una scelta consapevole.

Sembra di capire, purtroppo, che la preoccupazione fondamentale della nuova Amm.ne prov.le, rispetto al problema, sia quella di avere l'indicazione dell'inceneritore migliore esistente sul mercato e che questo sia considerato il nodo principale da risolvere, tant'è vero che l'incarico è stato affidato a un professionista del ramo per una cifra esigua, che esclude uno studio approfondito della problematica complessiva e la ricerca di soluzioni alternative.

Sicuramente, nel caso in cui il Consiglio prov.le convenisse sulla necessità inderogabile di costruire un nuovo inceneritore, la scelta non potrebbe ricadere su un forno a griglia o su un pirolitico tipo Thermoselect, per il fondamentale limite intrinseco di entrambi, i quali, posto che funzionino correttamente, sono stati pensati per un rifiuto indifferenziato, cosa che va in contraddizione con il decreto Ronchi sui rifiuti, che prevede "almeno" una raccolta differenziata del 35%, valore oggi ampiamente e facilmente superato da gran parte dei Comuni della Lombardia (v. ad es. il recente documento sui Comuni Ricicloni di Legambiente Nazionale, di cui posso fornire copia). D'altra parte, l'esistenza a Mergozzo di mezzo forno a griglia mette in chiaro e comprensibile imbarazzo gli enti decisori.

Per quanto mi riguarda, continuo ad aspettare un colpo d'ala da parte delle Amministrazioni pubbliche, che si confrontino con le realtà della vicina Lombardia e del Veneto e si proiettino verso soluzioni morbide e poco impiantistiche, economiche ed ecologiche.

Temo di aver approfittato dell'invito, che forse era soltanto di cortesia, a dialogare con lei sui temi che mi appassionano. Lo consideri, la prego, un gesto di stima.

Con osservanza

Dott.ssa Amelia Alberti

Presidente del Circolo Verbano

16.8.99