CONSIGLIO COMUNALE DI VERBANIA DEL 27.01.99 SULLA QUALITA’ DELL’ARIA E SUL PROTOCOLLO D’INTESA CON ACETATI/ITALPET

In discussione sono l’interpellanza (all. 1) del consigliere comunale dei Verdi, Paolo Caruso, e l’o.d.g. (all. 2), proposto dalla consigliera comunale di R. C., Giovanna Albertini.

Vengono riportati in estrema sintesi gli interventi e, a fronte, il nostro commento.

GLI INTERVENTI

IL NOSTRO COMMENTO

CARUSO espone il contenuto e il senso della sua interpellanza, che riprende compiutamente tutti gli argomenti discussi nelle Assemblee di S. Anna.

Per motivi tattici Caruso ha accettato di riunire la discussione della sua interpellanza con l’o.d.g. di Albertini, per poter contribuire a completarne il testo nel senso espresso dalle Assemblee di S. Anna.

ALBERTINI espone il contenuto e il senso del suo o.d.g..

 

IL SINDACO afferma che le emissioni delle aziende ACETATI/ITALPET rientrano nel pieno e totale rispetto delle leggi, benchè ciò non significhi che la situazione non debba migliorare. Si dice preoccupato per il clima che si sta creando tra lavoratori e cittadini.

Afferma che l’Amministrazione Comunale vive i documenti diffusi in termini di preoccupazione.

Rivendica un ruolo attivo dell’A.C. nella ricerca di soluzioni, operando come già fatto per la questione del rumore nel quartiere Madonna di Campagna (Circoscrizione, con i cittadini e con le aziende).

IL SINDACO assume su di sé tutto il peso della discussione. Tutta la parte iniziale del suo intervento riprende quanto già detto alla Terza Assemblea di S. Anna.

 

I documenti diffusi da Legambiente vengono citati dal sindaco e da tutti con rispetto.

Annuncia che è intenzione dell’A.C. costruire entro un mese un PROTOCOLLO D’INTESA tra l’A.C. stessa e le due società su tutti i punti chiave, che andrà ad illustrare uno per uno (v. paragrafi seguenti).

Il protocollo annunciato, come vedremo, tiene conto di alcuni suggerimenti e richieste dell’Assemblea, ma pretende di essere gestito in assenza di parti terze (associazioni, sindacati, ¼ )

1) CENTRALE TERMOELETTRICA BREDA. Precisa che da due anni l’olio combustibile non è più del tipo ATZ al 3,12% di zolfo, ma BTZ allo 0,9%. Conferma che la c.t.e. funziona con 2/3 di metano e 1/3 di olio combustibile.

Questa precisazione non modifica il valore giornaliero di anidride solforosa (1664 Kg), emessa dalla c.t.e. Acetati, come da noi pubblicato. Il dato, già enorme, deve essere quindi più che triplicato per quanto riguarda gli anni precedenti.

Comunica che è precisa determinazione dell’azienda continuare a bruciare olio combustibile per almeno altri quattro anni.

Su questo punto il sindaco è stato irremovibile: evidentemente c’è una precisa volontà dell’Acetati, che ha fatto bene i suoi conti economici.

2) C.T.E. DEL MONACO E ANSALDO. Sono due caldaie minori. La prima è fuori servizio, la seconda in dismissione.

Le due c.t.e. minori non sono più convenienti e vengono dismesse.

3) NUOVA CENTRALE TERMOELETTRICA. E’ in fase di costruzione una nuova c.t.e., di potenza simile alla Breda, che funzionerà a metano.

Questa notizia è estremamente preoccupante. Acetati sembra dunque determinata ad autofinanziarsi con il ricavato della vendita (economicamente molto vantaggiosa) di energia elettrica all’ENEL, a discapito della qualità dell’aria e dell’ambiente. Benchè la combustione del metano sia meno inquinante di quella dell’olio combustibile (non si formano né anidride solforosa né polverino), tuttavia bisogna aspettarsi altri quantitativi di ossido di azoto e ossido di carbonio. Per il funzionamento della nuova c.t.e., inoltre, è necessario un ulteriore prelievo di acqua dal sottosuolo. Aumenta anche il campo elettromagnetico (nuovi generatori, trasformatori ed elettrodotti). Di questo passo la ragione sociale di Acetati non sarà più quella di fabbricare acetato di cellulosa, ma elettricità (senza peraltro aggiungere posti di lavoro, essendo la produzione assolutamente automatizzata). Attualmente Acetati fattura 13 MLD/anno dall’ENEL, cui vende metà della sua produzione.

Sulla nuova c.t.e. va aperto un grosso contenzioso.

4) MONITORAGGIO. Il sindaco annuncia una CENTRALINA nel quartiere S. Anna. Non si capisce se intende riferirsi ad una centralina nuova, oppure alla riattivazione di quella provinciale, disattiva da due anni.

 

 

Il sindaco riferisce che è previsto anche un monitoraggio in continuo al camino, limitato però al camino della c.t.e., che comunichi i dati mensilmente al Comune, in forma di grafico facilmente leggibile.

Del ruolo secondario della centralina si è detto in assemblea. La centralina infatti rileva gli inquinanti standard dell’aria in una situazione puntiforme e non permette di attribuire le responsabilità in modo inequivoco (traffico? riscaldamento? industrie?). Fornisce i dati non in tempo reale, senza nessuna possibilità, quindi, di intervento immediato in caso di emissioni anomale.

I dati al camino, che avevamo indicati come gli unici veramente utili, non devono limitarsi alla sola c.t.e., ma estendersi ai punti di emissione delle sostanze chimiche, eventualmente tutti convogliati in un unico sfiato. I dati devono poi fluire in tempo reale al Comune e/o all’ARPA. Un monitoraggio ben fatto e trasmesso in tempo reale è molto costoso. Un monitoraggio parziale è semplicemente deviante.

5) RUMORE. Il sindaco ammette una rumorosità fastidiosa di fondo, soprattutto notturna, che va ulteriormente ridotta, dopo le migliorie già ottenute grazie alla collaborazione tra la Circoscrizione di Suna e i cittadini con le aziende. Il sindaco si esprime positivamente sulla via ‘istituzionale’ per risolvere i problemi ambientali.

Si tratta di interventi di insonorizzazione di alcuni macchinari effettuati da Italpet. I limiti di legge sulla rumorosità nelle zone industriali sono più permissivi che non in zone urbanizzate, cosicchè l’alta rumorosità può risultare a norma di legge e quindi affidata alla benevolenza dell’azienda.

6) CERTIFICAZIONE VOLONTARIA ISO 14000 SULLA GESTIONE AMBIENTALE. Il sindaco conferma che sia Acetati che Italpet stanno attivandosi per ottenere entro un anno la certificazione ISO 14000.

Ha chiesto alle aziende che la questione non venga da loro trattata in modo interno, ma ne venga informata l’A.C..

Lo spirito con cui è iniziata la certificazione da parte di Acetati/Italpet è diverso da quello per cui la certificazione stessa è nata, che prevede trasparenza, dialogo, attenzione alle richieste che vengono dalle parti sociali.

Bisogna insistere per una presentazione ufficiale e pubblica dell’intenzione e degli obiettivi, intermedi e finale, ricavando uno spazio di discussione.

Sarebbe interessante sapere se contemporaneamente verrà attivata anche la procedura ISO 9000 sulla qualità del prodotto (spesso le due procedure sono intimamente correlate).

7) BIOMONITORAGGIO CON I LICHENI. Il sindaco comunica di avere preso contatto con il dott. Guidetti dell’ARPA di Novara per una campagna di biomonitoraggio, che si allarghi su tutta la provincia. Ha affermato di essere disponibile a cofinanziare la ricerca.

La cosa è molto positiva. Come Assemblea manterremo il nostro ruolo di co-committenti della ricerca, per poterla seguire e indirizzare insieme agli altri enti (Comune, Provincia).

8) APPELLO DEI MEDICI. Il sindaco dice di aver accolto con rispetto l’appello dei medici e di essere disposto a cofinanziare l’indagine epidemiologica richiesta, che non sia mirata soltanto a Acetati/Italpet.

L’appello dei medici è stato sicuramente utile e significativo. E’ importante che l’Assemblea tenga il collegamento con i medici, affinchè la loro richiesta venga realizzata.

9) TELERISCALDAMENTO. Accogliendo la proposta della consigliera Albertini, il sindaco dice di avere già richiesto forme di teleriscaldamento o meglio di cogenerazione.

E’ probabile che la nuova c.t.e. installi sistemi di cogenerazione, con recupero del calore residuo. Oggi la cosa è diventata assai conveniente..

10) VARIANTE DI PRG. Il sindaco conferma la sua contrarietà alla proposta (giudicata demagogica) di Variante di PRG, che impegni in futuro l’area per un uso non industriale (proposta del cons. prov. Pietro Ricchi, sostenuta da Caruso).

Dice che anche il solo parlarne mina la permanenza delle aziende in Verbania.

 

 

 

 

Già si erano lette dichiarazioni delle aziende ai giornalisti nel senso di un espatrio (Ticino o Savoia). Chi fa del terrorismo e dell’allarmismo? gli ambientalisti o altri?

CONCLUSIONE. In conclusione il sindaco chiede un impegno collettivo nel senso del miglioramento e ‘allarga’ anche alle rappresentanze consiliari il rapporto con le aziende.

 

BOLDI (F.I.) Ricorda che è stato un grave errore politico permettere l’insediamento di due industrie insalubri in città. Sottolinea che le ricerche epidemiologiche possono dare risultati soltanto a distanza di anni. Nel frattempo occorre un monitoraggio continuo e un’informazione corretta alla popolazione.

 

MAZZOLA (DS) Esprime apprezzamento per le parole del sindaco. Invita a muoversi nei limiti delle possibilità e con gradualità, senza contrapposizioni e asprezze.

 

REBECCHI (A.N.) Non ci sono solo Acetati e Italpet. In Acetati una volta la situazione era ben più grave. Si parlava di spostarla in Piano Grande, ma avrebbe avuto problemi di approvvigionamento idrico (in Verbania Acetati emunge acqua dal sottosuolo in abbondanza). E’ necessario controllare anche le emissioni di benzene da traffico automobilistico.

 

MALAVASI (PPI) Occorrono dati certi. L’allarmismo non serve.

 

ACTIS (A.N.) Condivide le posizioni di allarme espresse.

 

CARUSO Nella sua replica, rimpolpa l’o.d.g. di R.C. con precise richieste, già contenute nella sua interpellanza (stop all’uso di olio combustibile, monitoraggio a tutti gli sfiati, trasparenza, certificato di prevenzione incendi, variante al PRG, ricerca con bioindicatori, ricerca epidemiologica, ecc.), già contenute nella sua interpellanza.

Se passasse l’o.d.g. modificato da Caruso, passerebbero le richieste dell’Assemblea, e l’A.C. si troverebbe in gravi difficoltà nei suoi rapporti già avviati con le aziende.

ALBERTINI Raccoglie ciò che è stato detto nella serata e approva le modifiche proposte da Caruso.

 

SINDACO Si dichiara angosciato all’idea di far approvare un documento composto alle 2 del mattino. Dice di non poter votare il documento di Caruso, perché non realisticamente realizzabile, nonostante la disponibilità di Acetati/Italpet nei confronti dell’A.C.

La più inaccettabile delle questioni è sicuramente quella di impedire da subito l’uso di olio combustile.

TADDEI Venendo incontro al sindaco, propone la convocazione di una conferenza dei capigruppo, per confezionare insieme il testo del protocollo, che potrà raccogliere alcune delle questioni emerse.

Con questo ‘trucco’ si sottrae alla pubblicità del Consiglio Comunale la conclusione di una discussione, che ha portato all’aperto questioni molto importanti e messo in seria difficoltà la maggioranza.

MAIERNA (R.C.) Propone di modificare l’o.d.g. di R.C. nel senso di aggiungere in conclusione il rinvio alla conferenza dei capigruppo dell’impegno a costruire il protocollo con le aziende. Il testo, così modificato, viene messo in votazione e approvato.

Alle 2 di notte forse non si può fare un documento, ma certamente si può fare un colpo di mano!