DDT NEL LAGO MAGGIORE

semplice inquinamento o disastro ambientale?

Il prossimo 4 dicembre, presso la Pretura di Verbania, avrà inizio il processo penale nei confronti di alcuni dirigenti dello stabilimento ex ENICHEM (ex SIR, ex ANIC, ex RUMIANCA) di Pieve Vergonte, che per cinquant'anni ha scaricato i suoi micidiali reflui di lavorazione nel Toce e nel lago Maggiore (DDT, mercurio, sostanze organiche clorurate). Gli Svizzeri del Canton Ticino, due anni e mezzo fa, comunicarono l'esito delle loro ricerche: i pesci, carichi di DDT, erano immangiabili, a norma di legge (svizzera, ma soprattutto italiana). Il resto è noto.

Le accuse rivolte dalla Procura di Verbania contro i dirigenti ENICHEM sono di sversamento di reflui con concentrazioni superiori a quelle ammesse dalla legge Merli e danneggiamento.

Si stanno organizzando per costituirsi parti civili al processo le Province di Novara e del VCO, i Comuni rivieraschi piemontesi, il Parco regionale di Fondotoce, le associazioni ambientaliste. Non sappiamo niente della Provincia di Varese e dei Comuni rivieraschi lombardi.

Le associazioni ambientaliste avevano presentato a suo tempo una denuncia specifica alla Procura della Repubblica di Verbania, sollecitando l'imputazione per DISASTRO AMBIENTALE, avendo letto il rapporto della Commissione ministeriale, presieduta dal dott. R. De Bernardi (direttore dell'Istituto di Idrobiologia di Verbania e assessore provinciale all'Ambiente), costituita allo scopo di inquadrare la gravità della questione: la Commissione aveva rilevato un inquinamento dei fondali così elevato, da prevedere un danno anche economico e d'immagine, che si protrarrà per decenni, soprattutto a causa della persistenza e della bioaccumulabilità del DDT (e del mercurio), che sale lungo le catene alimentari, fissandosi permanentemente nelle parti grasse dei carnivoli (uccelli, pesci, uomini).

Il DDT, cancerogeno per gli animali da laboratorio, è sicuramente nocivo e probabilmente cancerogeno anche per l'uomo (secondo l'IARC).

LEGAMBIENTE ritiene che lo spargimento continuato e sciagurato, per decenni, di sostanze così micidiali non debba essere giudicato alla stregua di un qualunque inquinamento. Si tratta di DISASTRO AMBIENTALE, e come tale deve essere affrontato e giudicato. NON SI FANNO SCONTI A CHI UCCIDE IL TERRITORIO E TOGLIE LA SALUTE AI CITTADINI.

Amelia Alberti, 25.11.98