LETTERA APERTA SULLA BANDIERA BLU A VERBANIA
La campagna elettorale verbanese è stata animata dallesaltazione anche a mezzo stampa di un "titolo onorifico", la cosiddetta "bandiera blu", insignito alla città di Verbania da unassociazione europea, la FEEE.
Referente ufficiale e suggeritore per la Feee, e poi in prima fila a battere le mani, il direttore dellIstituto di Idrobiologia di Pallanza, dottor Riccardo De Bernardi, assessore provinciale allAmbiente. Egli, indifferente alla massa di inquinanti (non solo DDT! e i cloroderivati e il mercurio, dove li mettiamo?) scolati per oltre cinquantanni da Pieve Vergonte, che hanno raggiunto lacqua del lago Maggiore, accumulandosi nelle catene alimentari, ripete ossessivamente che lacqua del lago è perfetta e che quindi il suo denunciato inquinamento è una "leggenda metropolitana", messa in giro dai nemici del turismo e degli affari, tra cui vanno evidentemente annoverati, oltre a verdi e ambientalisti, anche il sostituto procuratore della repubblica e forse il pretore di Verbania, che ha condannato i dirigenti Enichem.
Agli scarichi industriali altrui, Verbania aggiunge i propri, in particolare quelli derivanti dalle lavorazioni chimiche di Acetati/Italpet, e cioè circa trecento metri cubi allora di reflui, mescolati con circa milleduecento metri cubi allora di acque di raffreddamento degli impianti e di condensazione del vapore, che raggiungono lungo un tubo subacqueo le acque del lago davanti alla foce del San Bernardino, in pieno centro urbano. Anche questo scarico ha avuto, dal 92 in poi, il beneplacito del dott. De Bernardi, sia come direttore dellIstituto di Idrobiologia, sia come assessore provinciale allambiente.
Ben altro ruolo avremmo voluto veder giocare dagli uomini di scienza locali.
Dott.ssa Amelia Alberti
Presidente del Circolo Verbano
12.06.99
N.B. Tutte le informazioni contenute sono documentate e verificabili.