Nella foto: Una vista sui castelli
 
 
CASTELLI DI CANNERO STOP
 
 
Di oggi (v. sotto da La Stampa) la notizia che la Regione Piemonte e l'Amministrazione Borromeo rinunciano al fantasioso progetto di "valorizzazione turistica" dei Castelli di Cannero, "amareggiati" per l'opposizione dura e argomentata degli ambientalisti. I Castelli, che avrebbero bisogno di un bel restauro conservativo, tirano comunque un sospiro di sollievo. Meglio le rughe del tempo, se la cura di ringiovanimento deve essere peggiore del male.
 
 
 
 
(Del 25/8/2002 Sezione: Novara Pag. 39)
D´ACCORDO CON LA FONDAZIONE BORROMEO. RACCHELLI: «TROPPI LE POLEMICHE E GLI INSULTI»
La Regione «scarica» i Castelli
Cannero, stop ai finanziamenti destinati ai restauri



CANNERO RIVIERA

Il restauro dei Castelli di Cannero non si farà più: la Regione Piemonte e la Fondazione Borromeo, i due partner che avevano lanciato l´idea di una valorizzazione con ricadute sullo sviluppo turistico, hanno ritirato i finanziamenti. La notizia era nell´aria da tempo e ieri è stata confermata dall´assessore regionale al Turismo, Ettore Racchelli. Amareggiato l´amministratore, che era stato tra gli artefici del progetto, ha detto: «Non se ne fa più niente. Abbiamo rinunciato a concretizzare il programma perchè intorno si erano create troppe polemiche. Anzichè essere incoraggiati siamo stati offesi e insultati. Contro di noi c´è stata una crociata feroce da parte di finti ambientalisti. Nessuno, però, dagli amministratori ai politici, ha preso posizione a difesa della nostra proposta che oltretutto aveva tra i suoi obiettivi il rispetto dell´ambiente. Ora la proprietà ha deciso di investire altrove i suoi soldi e altrettanto farà la Regione Piemonte». Tra gli ambientalisti che avevano osteggiato il progetto, perchè «avrebbe snaturato l´dentità del posto», di fronte a questo annuncio, nessuna euforia. «Saremmo stati felici se la Regione ci avesse informati di aver deciso per i lavori di conservazione. Noi non abbiamo mai fatto polemiche ma critiche costruttive», commenta Pietro Carmine del Comitato Difesa Castelli. Dice Pietro Ricchi portavoce dei Verdi: «La questione non è conclusa: i Castelli hanno bisogno di un restauro conservativo e ora speriamo che la Regione dirotti le risorse in questo tipo di intervento». Certamente in sintonia con Wwf, Legambiente, Italia Nostra, Museo del Paesaggio ed il Comitato Salvaguardia Castelli di Cannero, Ricchi aggiunge: «Siamo soddisfatti di aver osteggiato il progetto con argomentazioni valide, coinvolgendo critici e personaggi della cultura al di sopra di ogni sospetto». Implicito il riferimento a Vittorio Sgarbi che in veste di sottosegretario ai Beni Culturali aveva bocciato l´idea. Tullio Artusi, del Comitato Salvaguardia Castelli, consapevole del degrado a cui possono andare incontro i ruderi, richiama l´attenzione del ministero dei beni Culturali e Ambientali e della Regione Piemonte «sull´urgenza di un recupero conservativo del bene senza incidere sul profilo esteriore del monumento»; sottolineando però: «Che i Castelli non giacciono nell´abbandono ma hanno una frequentazione civilissima e rispettosa dell´ambiente».
Filippo Rubertà